Sommario: Numero 4 di ottobre-dicembre 1992

Numero 4 di ottobre-dicembre 1992

Editoriale

Liberare il teatro | pag. 5

La stagione

Note sulla nuova (o vecchia?) stagione di prosa

Tante risate in scena contro la depressione | pag. 6

A Milano come a Roma si reagisce ai tagli con rassegne comiche e spettacoli brillanti – Strehler al Piccolo e Bosetti al rifondato Stabile veneto si votano a Goldoni – Il cartellone “provvisorio” del Teatro di Roma – Ronconi tiene a battesimo il giovsane e “scandaloso” Syxty – Made in Italy a Parigi

Una doppia stagione dello Stabile milanese

Strehler: come celebro Goldoni | pag. 10

di U.R
La rivisitazione delle Baruffe e del Campiello, l’affresco dei Mémoires e il dimenticato Apatista

Eurofestival

Nuove regole per i festival | pag. 11

È con convinto interesse che il Festival delle Ville Vesuviane ha ospitato questo forum sul teatro negli spazi non teatrali: innanzitutto per l’alto livello degli intervenuti, che sarebbero stati ancora più numerosi se un improvviso taglio di finanziamenti non avesse messo in difficoltà la manifestazione dal punto di vista economico, costringendoci ad alcuni ridimensionamenti. La soddisfazione di cui dicevo è comunque data innanzitutto dal fatto di essere riusciti a confermare l’appuntamento e poi perché il tema di questo forum ci riguardava strettamente: la nostra è infatti una rassegna concepita proprio per valorizzare degli spazi, quelli delle Ville Vesuviane del XVIII secolo. Non a caso il festival si è dato come sottotitolo “Progetto ’700, intendendo fin dall’inizio che le ville erano non solo i contenitori ma in qualche modo anche i contenuti della manifestazione. È questo naturalmente soltanto uno dei tanti modi che il teatro ha per rapportarsi agli spazi in cui viene rappresentato. Eravamo curiosi di ascoltare altre esperienze per confrontarle al fine di un reciproco arricchimento. Ho accennato prima a problemi di carattere finanziario che sarebbe ipocrita tenere nascosti. Se infatti può nascere un Europa dei Festival è importante capire come altri Paesi hanno meglio di noi risolto il problema del finanziamento di queste manifestazioni. In Italia si avverte un gran bisogno di chiarezza, di ordine, di criteri precisi nell’attribuzione delle sovvenzioni. La Francia, per esempio, ha sicuramente meglio di noi risolto questo problema e sarà interessante capire bene in che modo. Eravamo poi anche interessati a conoscere le opinioni di tanti autorevoli intervenuti sulla situazione attuale dei festival italiani, sulle realtà emergenti e su quelle che invece sembrano sopravvivere a se stesse, approfittando di un glorioso passato. Mi sia consentito anche auspicare una sorta di decalogo del buon festival teatrale; che fissi alcune discriminanti (la promozione del nuovo, il carattere produttivo, una precisa costante tematica, per fare soltanto alcuni esempi) ritenute da tutti ineliminabili per permettere la promozione del teatro attraverso i festival. Ritengo comunque che il mio ruolo fosse più quello dello spettatore che quello del protagonista, e ho quindi seguito con interesse e curiosità questa giornata di confronto e di studio. 12

L’incontro di Ercolano sulle rassegne d’estate

Festival: dare una rotta ad un battello ubriaco | pag. 12

Troppe manifestazioni mancano di progettualità, sono soltanto contenitori di spettacoli insignificanti – Nell’inflazionato disordine del settore si hanno da un lato rassegne immeritatamente ipertrofiche, finanziate oltre i meriti, e festival che hanno un’immagine culturalmente degna e programmi coerenti ma navigano in cattive acque – Un primo risultato dal dibattito: fare leva sulla memoria di luoghi non teatrali e mettere radici nel territorio

Cronaca di un’intensa giornata di studio

Le regole per il buon uso degli spazi non teatrali | pag. 14

Se si vuole partecipare alla creazione di un ideale palcoscenico europeo occorre cercare luoghi meno convenzionali, mettere dell’ordine nell’effimero festivaliero e distribuire meglio le risorse che oggi sono disperse – Come ritrovare il senso della festa teatrale e salvaguardare le realtà etniche.

Le leggi antiche della liturgia teatrale | pag. 19

“Occupazione dello spazio: il primo rito del teatro Oggi convivono la scena collaudata e quella effimera: importante è che la sala ornata, la costruzione fornita, il capannone sorretto da tubi non dimentichino che, fuori, c’è l’uomo e che, dentro, di lui si deve parlare”

Storia dei festival d’estate in Italia

L’impronta dei luoghi sulle prime rassegne | pag. 21

Spazio architettonici e cornici paesaggistiche hanno influito sulle scelte del repertorio e sulle soluzioni scenografiche – Dalle rappresentazioni en-plain-air dell’inizio del secolo ai rigorosi allestimenti di Copeau e di Reinhardt per il Maggio- I campielli per Goldoni, le macerie della guerra e dei terremoti – Attraverso il teatro, il rilancio di ville, castelli, litorali.

Toscana: Cosa c’era e cos’è rimasto

Il teatro nel sangue e il sangue nel teatro | pag. 24

Nella regione si sono succedute rassegne d’estate originali e vivaci: dal Maggio musicale alla storica rassegna degli Stabili, dalla festa di San Miniato all’autodramma di Monticchiello, dalla Versiliana agli appuntamenti estivi di Volterra, Montalcino, Montepulciano – In certi casi è mancata però una programmazione coerente sicchè alcune iniziative sono fallite.

Momenti di teatro fra memoria e turismo

Liguria: quando la scena è fra il cielo e il mare | pag. 28

Da Apricale a Sarzana, da Borgio Verezzi a Genova, l’articolazione delle proposte teatrali rispecchia un uso “condizionato” degli spazi – L’approccio ai luoghi può essere però anche provocatorio o ironico – Il recupero del barocco all’Albergo dei Poveri e la “restituzione” del Palazzo Ducale.

Le lezioni di Gémier, Copeau e Vilar

Il caso di Avignone: apoteosi e interrogativi | pag. 30

In Francia chi dice festival dice festa civica e popolare – Il segreto della crescita della rassegna avignonese, all’interno di una città murata che è come un grande teatro immaginario – Le metamorfosi del cortile del Palazzo dei Papi, le cave lungo il fiume scoperte da Brook e la questione aperta dell’Off.

Fra passato e futuro i festival inglesi

Edimburgo: cinquant’anni e la giovinezza del Fringe | pag. 33

Nelle tre settimane della famosa rassegna coesistono il teatro della grande tradizione e la zona franca delle nuove promesse della scena – Dalle sale alle palestre ai parchi, ogni luogo diventa spazio teatrale – Magdalena ’86, vetrina della drammaturgia femminile, e il Workshop City Festival.

Alla ricerca dei luoghi della libertà

Gli spazi pericolosi del teatro polacco | pag. 35

L’evento teatrale è un cerchio di persone che circonda gli attori: il dove è di secondaria importanza – La chiesa o la fabbrica come zone franche contro le censure del potere – La lezione di Grotowski e la rassegna di Poznan

Festival

Il direttore di Avignone lascia dopo otto anni

Alain Crombecque: La main passe… | pag. 39

Va adirigere il Festival d’Automne e al suo posto torna Faivre d’Arcier – Un bilancio critico in questa intervista a Hystrio – Gli eventi memorabili: il Mahabharata di Brook, Le soulier de satin di Vitez, l’Amleto di Chéreau e Oh douce nuit di Kantor – Un rimpianto: la mancanza di Strehler e Ronconi.

Le giornate del teatro di Taormina arte

Una festa inquieta aspettando l’austerità | pag. 40

Nel suo primo intervento pubblico il ministro Boniver ha detto che il teatro protetto più dalla politica che dalla qualità non ha più ragione di esistere – Un anno di tempo per determinare un consenso sulla legge e su un nuovo sistema di credito – La pioggia dei biglietti d’oro e la diretta tivù con Baudo.

Il cartellone dell’austerità di Gabriele Lavia

Taormina: i mostri sacri ma anche le nuove leve | pag. 42

In vetrina La signorina Giulia con Lavia-Guerritore, Don Sand Don Juan con la Moriconi Premio Eduardo, O Lear, Lear, Lear con Albertazzi e Corpo d’altri con la Malfatti e la Monti – Il duello Melato- Branciaroli nella Bisbetica domata – Gli Amleti di Costa e i Marivaux della Grassi di Milano.

Edizione eterogenea al Festival dei due mondi

A Spoleto coppie in crisi mostri e figlie infelici | pag. 46

La rassegna spoletina ha seguito per la Prosa due filoni: recupero di autori fra l’Ottocento e il Novecento e proposta di novità italiane: Verso la fine dell’estate di Repetti, Jack lo sventratore di Franceschi, Mademoiselle Molière di Macchia-Siciliano – Audace Mariangela D’Abbraccio in Sushine.

La rassegna di Borgio Verezzi alla XXVI edizione

Il sindaco ligure che ama il teatro | pag. 49

In mezzo ad allestimenti di routine si sono distinti I rusteghi di Castri e la novità di Manfridi Corpo d’altri – Il prossimo festival sarà tutto goldoniano.

Un primo bilancio delle Ville Tuscolane

Ma com’è difficile varare un festival! | pag. 50

In questa intervista l’assessore Posa e Pamela Villoresi parlano dei risultati positivi della prima edizione ma anche delle difficoltà economiche e delle deficienze strutturali incontrate – Nella seconda edizione verrà accentuato l’aspetto laboratoriale – Il tema scelto sarà l’ Europa e le sue religioni.

Un mese di passione teatrale a Frascati

Tanti intrighi d’amore e nuova drammaturgia | pag. 52

La nuova rassegna curata da Pamela Villoresi ha coinvolto giovani autori che hanno lavorato su commissione, e hanno trasformato le Ville Tuscolane in un vasto laboratorio – Questa tendenza sarà mantenuta anche nel ’93.

Importanza e magia del Mittelfest ’92

Kafka si è fermato a Cividale del Friuli | pag. 54

Autore elettivamente europeo, portato dalla pagina alla scena, lo scrittore di Praga ha tenuto insieme un cartellone con trenta debutti – La sfida vinta daGeorge Tabori, intorno ad un progetto culturale che richiama l’attenzione dell’Europa centrale – La Metamorfosi del Teatro del Carretto, la performance di Radtke, l’America di Barberio Corsetti e il Barbablu di Lievi.

Ordet per il teatro dello spirito a San Miniato

Conflitti religiosi e saghe familiari nella Danimarca contadina di Munk | pag. 56

Una testimonianza sulla rassegna romagnola

Il disordine positivo di Santarcangelo teatri | pag. 58

Una rassegna d’assalto per bande e predatori

Se dei monaci tibetani ballano al ritmo del rap | pag. 59

Apertura al diverso, coralità di iniziative, produzione e promozione teatrale indipendenti hanno caratterizzato il programma di Santarcangelo 1992

Una rassegna che dev’essere ripensata

Al suo minimo storico Astiteatro s’interroga | pag. 61

Trascurato dal pubblico e dalla stampa, il festival ha denunciato un calo di qualità – Il rilancio deve coinvolgere le responsabilità degli amministratori.

Il testo di D’Onghia ad Astiteatro

Macabri rituali gastronomici nelle latrine post-brechtiane | pag. 62

La rassegna del Teatro delle Briciole

Micro Micro, o il potere che hanno le voci e le cose | pag. 63

È in crescita l’appuntamento piemontese

Chieri scopre l’America di conquistati e conquistatori | pag. 64

Un recital di Piera Degli Esposti, le compagnie nigeriane Kakaaki e Odu Themes Meridan, il Wells Theatre di Trinidad e Cuore riletto da Filippo Scozzari tra gli allestimenti più riusciti di una rassegna giovane stimolante.

Marionette dall’Europa a Cervia | pag. 64

Dionysia: un festival-laboratorio

Fabbriche del teatro sulle colline del Chianti | pag. 65

Il nobel Soynka e il russo Galin, Mrozek e Santana, Sinisterra e Labou Tansi, Barker e Trolle, la Fornes e Chiti: dieci drammaturghi hanno lavorato per una rassegna intelligente che, adesso, deve darsi una strutura e un pubblico.

Danza, musica e un po’ di prosa per il nuovo corso di Castiglioncello | pag. 66

Toscana delle culture tra Volterra e Pontedera

Contro l’autodistruzione un teatro della diversità | pag. 67

Roberto Bacci ha chiamato comunità e artisti stranieri per un vivace confronto – Dal mito dell’ateo Don Giovanni al misticismo di Santa Oliva.

Teatro povero: convegno a Monticchiello

Comincia dalle radici la ricerca del nostro futuro | pag. 68

Aria di Déjà-vu alla rassegna inteatro

Polverigi si trasforma in una casa palcoscenico | pag. 69

Tra provocazioni gratuite e avanguardia inquieta spiccano il gruppo inglese Insomniac e quelli italiani del Teatro della Valdoca e del Teatro delle Albe.

Montalcino, laboratorio di domani

Compiti delle vacanze per giovani attori | pag. 70

Intervista con il nuovo direttore Spadoni

Fiesole: un rinnovamento che non chiude al passato | pag. 71

Un’edizione transitoria, in economia, e alcune idee portanti per cercare di rissollevare le sorti di una rassegna ch’è essenziale per l’estate toscana.

L’apertura con un omaggio ad Achille Campanile

L’autore italiano alla ribalta di Todi | pag. 72

Quasi cento spettacoli al festival umbro che ha consolidato in pochi anni un successo di pubblico e di critica – Da Buzzati alla Ginzburg, da Pecora alla Boggio con un dramma sull’Aids, dagli show di mezzanotte a un incontro clandestino fra Joyce e Svevo – Su tutto, la grande ombra della “divina” Duse.

Testo di Ronfani al Festival barocco

Il mistero dell’ acqua e i sogni di Bachelard | pag. 73

In crisi per scelta la rassegna friulana

Per Muggia ritorno al futuro: si rinnova il Teatro Ragazzi | pag. 75

La rassegna trentina di Dro

Quando una centrale elettrica alimenta la passione teatrale | pag. 76

I Macbeth alle giornate delle arti di Erice

Quartucci con Shakespeare nell’inferno della coppia | pag. 77

Il settembre di Benevento alla XIII edizione

Alla ricerca dell’esotico che è in ciascuno di noi | pag. 78

’O Munaciello diretto e interpretato da Tato Russo – Le streghe di Silvestri, Sartre secondo Moscato e un Pirandello di De Fusco – Una fiaba di Eduardo

Barba a Bergamo

Dall’Odin Teatret fino all’India | pag. 79

Panoramica sugli spettacoli d’estate

Danza: qualche pepita in mezzo alla bigiotteria | pag. 80

Nella dilagante palude di una prevedibile commercialità sono stati pochi gli eventi da segnalare – Fra questi Adieu a l’Italie di Micha Van Hoecke, La légende de Don Juan di Jean Claude Gallotta e la rassegna TorinoDanza

Il videotape come prodotto artistico originale

Nuovi media: un video d’arte ad alto contenuto di danza | pag. 82

A Torino, a Napoli e a Riccione riusciti appuntamenti italiani con la video-danza dopo i successi d’Oltralpe dei premi Dance Screen e Video Danse

Goldoni’93

Si delinea il programma del bicentenario

Ecco come Goldoni ritornerà fra noi | pag. 86

Il Comitato per le celebrazioni ha presentato a Venezia i risultati del suo lavoro e il ministro Boniver ha confermato l’impegno del governo – Quattro fasce di classificazioni dei progetti – Fra le iniziative, un festival e un convegno internazionale della Cee a Venezia, un colloquio in Sorbona, la ristampa dell’Omnia goldoniana, una tournèe del Piccolo, spettacoli lirici, gli interventi dell’Eti e del Poligrafico, la mobilitazione di registi e compagnie e lo studio di attività all’estero – Punto nero, l’indifferenza della Rai.

Festival

I progetti editoriali del Bicentenario

Dieci anni di lavoro per l’omnia goldoniana | pag. 89

Assistita da un comitato scientifico e con il patrocinio del Comitato per le Celebrazioni, la Marsilio di Venezia si è impegnata a ristampare tutta l’opera del Veneziano – Frattanto gli studiosi continueranno le loro ricerche

Video teatro

Scene immateriali

Realtà virtuale: un viaggio fino alla fine del mondo | pag. 91

Teatromondo

Cambia l’Europa e finisce l’era Brecht

Chiude il Berliner: decesso o rinnovamento? | pag. 92

L’ensemble riaprirà con un nuovo statuto e la direzione collegiale di Müller, Langhoff, Zadek, Marquardt e Palitsch – Gli eredi si sono opposti al nuovo assetto, che tenterà di sostituire la libera ricerca all’indottrinamento culturale – La tentazione di cancellare il passato anziché spiegarlo.

Teatropoesia

La prosa alle Wiener Festwochen

Deludente a Vienna l’avanguardia datata | pag. 96

Peymann mette in scena l’ultimo testo di Handke e Langhoff La torre di Hofmannsthal – Per l’Italia la Raffaello Sanzio presenta il suo Amleto

Critiche

Dopo i recenti allestimenti del suo teatro

Per Koltès in Italia plauso e scetticismo | pag. 106

Fuga della Società di Pensieri “Riflessi”, Nella solitudine dei campi di cotoneper la regia di Chérif e Roberto Zucco secondo Sciaccaluga hanno aperto un dibattito sul drammaturgo francese prematuramente scomparso.
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Cronache

Lettera romana

Roma capitale del teatro? | pag. 108

Sesta edizione del premio al Vittoria di Roma

Festa per Angela Pagano premio Maria Sciacca | pag. 109

Anche Proietti, Mastelloni, Corsini, Salemme e tanti attori intorno alla premiata, che ha animato una serata napoletana all’insegna della fraternità.

Humour

Foyer | pag. 110

Premio alla vocazione

I “sarano famosi” della Festa di Montegrotto | pag. 112

Testi

La commedia vincitrice del premio Vallecorsi 1992

Condor 222 A | pag. 114

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Una analisi della commedia di Glauco di Salle

La rivolta dei vecchi | pag. 119

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Spettacolo tutto da ridere | pag. 126

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In copertina

Ragazza della Polinesia, di Salvatore Fiume – Courtesy Prospettiva d’Arte | pag. 999

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