Editoriale
Voci di ragione | pag. 2
di Hystrio
Il cartellone
Confermato l’immobilismo della scena italiana
Stagione ’89-’90: si recita il gioco delle parti | pag. 3
Mentre il ministero ribadisce che “la Legge verrà”, i teatri pubblici e privati, le imprese di produzione, le cooperative e i gruppi sperimentali continuano ad agire secondo regole consolidate e abitudini acquisite – La Corte dei Conti, intanto, sostiene che “si fa troppo spettacolo” – Deboli indicazioni di tendenza: vivacità degli Stabili minori, aperture verso il repertorio contemporaneo e, in mezzo a tanti progetti “di cassetta”, qualche mattatore e qualche primadonna disposti a rimettersi in discussione.
La società teatrale
Scadenza 1992: un convegno dell’Elart all’Aquila
Come gestire meglio i teatri pubblici d’Europa | pag. 7
di Paolo Guzzi
A confronto i vari modelli europei, con particolare riguardo all’intervento dello Stato, al ruolo degli sponsor, alla salvaguardia dei livelli culturali e alla formazione del pubblico – Germania: un sistema solido – Gran Bretagna: scommessa sul mecenatismo privato – Francia: conflitto fra istituzioni e artisti – Italia: “ la “stretta” ministeriale e il mercantilismo.
Teatro estate
Due protagonisti al Festival di Spoleto ‘89
La Praga magica di Pagliaro, la Napoli eduardiana di Leo | pag. 8
La Boemia onirica di Ripellino, ovvero la fantasia e il sogno come antidoto all’aridità contemporanea – De Berardinis: “Un testo teatrale, per me, è un supporto per manifestare e trasmettere altre emozioni”.
De Berardinis: “E adesso, faccio Strindberg: Verso Damasco” | pag. 10
di N. N.
Gianrico Tedeschi nella pièce di Ferrone
Goldoni alle Ville Vesuviane tra i furori della Rivoluzione | pag. 11
Molto eclettica la settima rassegna di Taormina
Dall’Orca mitologica di D’Arrigo alla pioggia di premi con Baudo | pag. 12
In attesa di fruire dei nuovi moderni spazi, il Teatro Antico e la Villa comunale sono stati ancora i contenitori degli spettacoli – Il Riccardo III di Lavia, il Kean di Proietti, un Goldoni invelenito da Fassbinder e le performances di Gazzolo e Foà gli spettacoli di richiamo – Il Premio Eduardo a Peppino Patroni Griffi, il Laurence Olivier a Glauco Mauri.
Dove va La Zattera Di Babele di Quartucci
I Giganti della montagna e altre utopie a Erice | pag. 15
La proposta dell’animatore delle Giornate delle arti è quella di un Pirandello che nella vecchiaia torna fanciullo – Marionette di Kleist nell’arsenale delle apparizioni, tra fantasmi settecenteschi e figure del futuro – L’ultimo ruolo di Santuccio, Graziani e la Tatò fra gli interpreti – Una tetralogia che comprenderà anche Tamerlano di Marlowe, Macbeth di Shakespeare e Don Giovanni di Mozart-Molière – “Qui, di fronte al mare africano, puoi pensare e dimenticare il teatro-industria”.
Bilancio delle Orestiadi del sindaco Corrao
Nel teatro dei ruderi il futuro di Gibellina | pag. 17
“Riconquistiamo la nuova realtà rappresentando i sogni e le memorie del passato. E cerchiamo di restituire alla Sicilia il ruolo di chiave del mondo mediterraneo” – La passione di Cleopatra di Ahmad Shawqi con le scene-sculture di Pomodoro e gli altri appuntamenti dell’estate ’89.
I Giganti della montagna alle Panatenee
Bolognini sostituisce Vassiliev: e delude | pag. 19
L’allestimento del testo pirandelliano bloccato in un’eleganza calligrafica – Furori mediterranei ma non moderne inquietudini della Ilse interpretata da Irene Papas – Il Crotone negromantico di Flavio Bucci e le buone prove di Giustino Durano, Luigi Pistilli e Nuccia Fumo.
L’intervista
Incontro con l’ultimo Don Giovanni della scena italiana
Mauri e Sturno: domani ognuno per la sua strada | pag. 21
“E’ giusto dividere la compagnia in due tronconi: Roberto non è più un mio allievo, è un collega con pari meriti, diritti e doveri – Molière per me è innanzitutto il rifiuto dell’ipocrisia. Nel teatro italiano molti prendono ma pochi sanno dare – I miei maestri? Costa, Benassi, Enriquez – Vorrei recitare ancora con Valeria Moriconi. E scrivere per la scena.
Teatro estate
Un consuntivo nel decennale della Rassegna
Piombo nell’ala della versiliana? | pag. 23
I responsabili del Festival, Martini e Nicolai, spiegano perché l’edizione ’89 non è stata memorabile, e assumono impegni per il futuro – Che cosa fare della Villa di D’Annunzio? – Il problema è però generale: la grandeur festivaliera oggi di moda è forse nemica del buon teatro.
Borgio Verezzi: un tema fisso e molte ambizioni
Amore e dolci inganni nella terrazza sul mare | pag. 25
Oltre al belvedere di piazza Sant’Agostino, dove si è passati da Sofocle a Marivaux a Costanzo, sono state utilizzate per il recital della Quattrini anche le grotte di Borgio – I progetti del sindaco Rembado: scelte tematiche, accordi con centri produttivi regionali, un “controfestival off”.
Intervista
Il Premio Borgio Verezzi dopo una stagione fortunata
De Carmine: rischio è bello e ti aiuta a restare giovane | pag. 27
Gli esordi difficili, la maturazione al Piccolo e, quest’anno, due successi, nel Guardiano di Pinter e nel Pilade di Pisolini – “Mi interessa sempre più il repertorio contemporaneo. La televisione? Non mi piace più”.
Teatro estate
Persuasivi risultati della nuova gestione ’89-‘90
I linguaggi della luna al Festival di Santarcangelo | pag. 28
Gli spettacoli presentati non come prodotti finiti, ma come tappe di un processo di maturazione delle istanze e dei linguaggi teatrali – L ‘esperienza del racconto in Corvi di luna, ricerca musicale e performance nei lavori del Tam-Teatromusica, l’inedito incontro Oriente-Occidente nella danza di Kazuo Ohno, le variazioni sul tema, in recitazione e musica, di Carpentieri in Resurrezione – La tendenza sembra quella di un “linguaggio da abitare” da parte del teatro di ricerca – Un progetto di studi su Cecchi e un movimentato incontro con le riviste di teatro e non.
Con il ritorno di Werner Henze alla direzione
Ha ripreso a pieno ritmo il Cantiere di Montepulciano | pag. 30
di Paolo Guzzi
Effervescenza di iniziative, non sempre concluse ma attestanti un coerente work in progress – Un Macbeth amatoriale, con cantastorie, la riesumazione della settecentesca Isola de’Pazzi e un dramma in musica.
La seconda edizione della rassegna calabrese
Altomonte: un teatro venuto da due mari | pag. 31
di Nino Cabelli
Un ponte all’insegna del dialogo fra Occidente e Oriente – La compagnia ungherese di Ivan Marko e i fermenti dell’est europeo – Dal mare africano gli Arabi della Rachidia, da Gerusalemme gli Israeliani del Train Theatre – Le radici del comico: Aldo Giuffrè, Peppe e Concetta Barra, Oreste Lionello, Anna Mazzamauro e gli attori del Bagaglino.
L’estate fiesolana alla 41esima edizione
Boccaccio è tornato a Villa di Maiano | pag. 32
Ugo Chiti ha adattato tre novelle nei luoghi del Decamerone – Il Figaro napoletano di Savelli e il Goldoni preso nel vortice della Rivoluzione di Ferrone – Testi di Calvino e Pasolini in una rassegna di canzoni d’autore.
Festival in crescita nel nome di Enriquez
Sirolo si apre all’autore italiano | pag. 34
Una vetrina della nuova drammaturgia – La Duse di De Chiara per Valeria Moriconi – Zavattini riscritto da Franceschi e la Boggio, Mazzucco, Rispo, Fazioli – Un convegno sulla novità italiana e il suo avventuroso viaggio verso la scena e una conferenza sulla regia di Enriquez.
Dedicata al mondo arabo la rassegna piemontese
Chieri: i Dervisci danzano con la terra | pag. 37
Rappresentata anche la giovane sperimentazione europea – Gli spettacoli di Passaggio a Nord Ovest, le presenze di Perlini e Moscato per il Cabaret Voltaire e ancora spettacoli di piazza, convegni e seminari.
Nuova drammaturgia e cooperazione con l’Europa
Astiteatro e Avignone, progetti in comune | pag. 38
Alla sua undicesima edizione la rassegna astigiana ha cercato il cambiamento nella continuità – Festeggiato con il Trofeo Alfieri il “monferrino” Armand Gatti – Accanto alle prove dei grandi attori, la Moriconi e Mauri, gli emergenti dell’Off, i nuovi comici, i danzatori della Guadalupa.
Avignone ’89 tra grande repertorio e ricerca
La sfida di Jeanne Moreau nella Celestina di De Rojas | pag. 40
Langhoff ha celebrato a modo suo il Bicentenario con Schnitzler e Müller – La tragedia e la commedia greca rivisitate da Vincent – Balletto “rivoluzionario” di Maguy Marin al Palazzo dei Papi – Buchner, Claudel, Camus, Weiss ma anche Kalisky e Novarina fra gli autori in cartellone.
Altri anniversari alla rassegna di Benevento
Per San Gennaro triplo Bicentenario | pag. 42
Snobbata la Rivoluzione Francese, sono stati messi in cartellone cinquantenari e centenari vari – L’America di Via col vento, le donne dei dittatori della seconda guerra mondiale e una novità di Romeo – Scarpetta, Campanile, ma anche Freud, Musatti e la maschera di Don Felice Sciosciammocca.
I nuovi comici
Giocosa non-intervista col nuovo fenomeno della risata
Via a ruota libera nell’assurdo: Bergonzoni | pag. 44
Antisatirico, nemico dell’umorismo melenso della tivù, è un funambolo della comicità che parte «all’italiana» e arriva alla patafisica – Ma è soprattutto se stesso, inconfondibile: e forse il cinema lo ruberà al teatro.
Amore di gruppo: tutto esaurito dal 1978
Undici anni di risate nella grassa Bologna | pag. 46
Soltanto a Broadway o lungo la Senna succedono cose del genere – La pochade di Giorgio Trestini non è raffinata: si tratta di prestazioni erotiche all’interno di due coppie, una di città ed una di campagna. Ma sullo sfondo si muovono gli antichi meccanismi della comicità emiliana.
Museo grevin
Storia e futuro del museo-biblioteca dell’attore
In un palazzetto rosa le memorie della scena | pag. 48
Hystrio ha intervistato a Genova il direttore della Fondazione, Alessandro D’Amico, e i suoi collaboratori Alessandro Tinterri e Teresa Viziano – Nata nel ‘66 dallo Stabile, l’istituzione custodisce tesori dell’Otto e del Novecento, ha inaugurato una sezione Cinema, ha un servizio di biblioteca e promuove mostre e dibattiti – Ma ha bisogno di altri spazi, di aiuti dagli enti locali, di rapporti più organici con lo Stabile e l’Università.
Techné
A colloquio con Infante, Direttore del Festival di Narni
La guerra è finita fra teatro, video e radio | pag. 52
Il concetto di luogo teatrale dev’essere riveduto tenendo conto delle possibilità offerte dai mezzi radiofonico e televisivo – Anche la satellizzazione delle comunicazioni offre nuove frontiere alla sperimentazione – L’esperienza di Carpi, dove il pubblico ha seguito l’evento teatrale con le radio portatili – Le ricerche di Falso Movimento, Gaia Scienza, Fiat Teatro Settimo, Koiné e Tam Teatromusica per creare i nuovi spazi visivi e sonori dell’immaginario – Gli spot e l’uso del cromaki sulla scena.
Laboratorio
Dario D’Ambrosi e il teatro patologico
La scena irreale della mente smarrita | pag. 54
Apprezzato negli Stati Uniti ma ancora misconosciuto in Italia, l’attore milanese parla in questa intervista delle tappe della sua formazione e dei suoi progetti – Le ricerche negli ospedali psichiatrici, l’esordio al Café La Mamma di New York e le coproduzioni con Peter Brook – “Lo scontro con la paura è lo scontro con la malattia mentale” – “Qui in Italia non ci sono posti dove ci sia odore di teatro”. Un teatro surreale.
I maestri
Il Premio Flaiano al magistrato-scrittore genovese
Vico Faggi, un drammaturgo che interroga la storia | pag. 57
Il riconoscimento attribuitogli per un testo su Marina Cvetaeva rende giustizia a un drammaturgo troppo presto trascurato e dimenticato – La sua opera non si limita al teatro-documento e i riferimenti non sono soltanto Brecht e Pirandello: l’autore di Rosa Luxemburg ha scritto anche testi satirici ed intimisti, sempre in una visione laica e illuministica.
Exit
Scomparso il grande attore shakesperiano
Laurence Olivier e la vertigine della finzione | pag. 61
di Ugo Ronfani
Una preparazione meticolosa e una cura quasi maniacale dei particolari – Il più bel Romeo ma anche l’acuto Mercuzio in alternanza con John Gielgud – L‘Amleto psicanalitico e il vecchio Lear torturato dal destino – Un attore mimetico, inquieto e leggendario, prestato al cinematografo.
Morte amara di un grande attore
Santuccio, una disperata fedeltà al palcoscenico | pag. 64
di Ugo Ronfani
Se n’è andato, in povertà e solitudine, dopo un toccante congedo nel ruolo del Mago Cotrone dei Giganti della montagna di Pirandello – Dietro l’immagine dell’artista maudit c’era in lui una nascosta fragilità, che lo portava a vivere con tormentata passione il suo mestiere – Dagli esordi sfolgoranti al Piccolo alla disincarnata interpretazione di Beckett.
Il decesso mentre provava Napoli Milionaria
Caprioli: con Pirandello il suo struggente addio | pag. 66
Gli esordi con Strehler, il successo a Parigi con il Teatro dei Gobbi insieme a Franca Valeri e Alberto Bonucci; poi una fortunata stagione cinematografica, anche come regista – Una schietta comicità napoletana che dalla Commedia dell’Arte approdava al vigore satirico di Molière.
Si è spenta Vera Vergani, la prima figliastra
Di sera, a Procida s’accende un geranio… | pag. 67
Ci ha lasciati l’animatore dei Legnanesi
Musazzi, dilettante di genio della razza di Plauto e Ruzante | pag. 68
di U R
Villi: dalla passerella ai classici
L’ala nera della morte sul Lago dorato di Olga | pag. 68
di N F
Humour
Foyer | pag. 70
Critiche
Tutte le critiche della prima parte della stagione | pag. 72
di N. N.
Biblioteca
Tribolazioni di un intellettuale sotto Stalin
Gli anni del logoramento di Brecht al Berliner | pag. 80
di Paolo Belli
È davvero insistita, negli ultimi anni di B.B., una lacerazione fra il poeta e il politico, fra l’uomo della libertà e il funzionario dell’ortodossia? – In un attento saggio Claudio Meldolesi e Laura Olivi dimostrano che, in un regime staliniano, l’artista si mimetizzò per salvare l’Ensemble.
Cinquant’anni dell’Accademia raccontati da Giammusso
Splendori e miserie della “Silvio D’Amico” | pag. 81
di Ubaldo Soddo
Un saggio di Sarah Zappulla Muscarà
Quando Pirandello si convertì al teatro | pag. 82
di Paolo Belli
L’Opera prima teatrale di Roberto Mussapi
Villon, poeta benedetto | pag. 83
Dalla lettura di un racconto di Stevenson l’idea di un personaggio fragile e contradditorio, ma non maudit – Del poeta il pubblico vive l’ultima giornata, in una prigione sotterranea, prima dell’esecuzione – Niente in comune fra la nuova interpretazione e l’apologia del crimine di Gênet.
Il testo
Un atto di Roberto Sanesi
DIALOGO DI YUSTE | pag. 86
di N. N.
Note di lettura sul Dialogo di Yuste
L’enigma dell’imperatore in una foresta di orologi | pag. 89
Due atti di Maura Del Serra
LA MINIMA | pag. 92
di N. N.
Chi era Madre Margherita Caiani
La piccola “sigaraia” che reinventò la pietà | pag. 94
di N. N.
Analisi della commedia
In un parco romano, il giorno della beatificazione della Minima… | pag. 95
di N. N.
Il lavoro critico e letterario dell’autrice
Maura Del Serra: dalla poesia al mistero della fede ardente | pag. 97
In copertina
“Le séducteur au phallus”, tempera di Eugène Ionesco per Hystrio | pag. 999
di N. N.
Disegnatore
Numero 4 di ottobre-dicembre 1989
Hanno collaborato
Anna Luisa Marré, Antonella Esposito, Carmelo Pistillo, Cristina Lilli, Daniela Marcheschi, Dante Guardamagna, Eliana Quattrini, Fabio Battistini, Fabrizio Caleffi, Federica Mabellini, Franco Garnero, Furio Gunnella, Giancarlo Ricci, Hystrio, Karin Wackers, N F, N. N., Nino Cabelli, Paolo Belli, Paolo Guzzi, Roberto Trovato, Rossella Minotti, Silvia Borromeo, U R, Ubaldo Soddo, Ugo Ronfani, Valeria Paniccia