Editoriale
Cifre e statistiche per un dibattito serio
Otto grandi palcoscenici e poi il deserto teatrale | pag. 2
I maestri
Bilancio di una carriera, con molte sorprese
Ronconi: sicuramente non farò mai l’Amleto | pag. 3
In una conversazione con Georges Banu e Jean-Michel Deprats, il regista riflette sul senso del proprio lavoro, confessa la passione per i testi dimenticati, spiega come e perché usa le macchine sceniche, chiarisce i rapporti con gli attori e rivendica la coerenza della sua ricerca – Regia teatrale e regia d’opera, egli afferma, sono attività differenti.
Ronconi ci parla dei suoi progetti
Allo Stabile di Torino, io… | pag. 6
Laboratorio
Il segreto di Pirandello: un saggio capitale di Artioli
Un teatro edificato sulle strutture del mito | pag. 8
Con questo libro, che ha l’importanza di La stanza della tortura di Macchia, il docente patavino propone un’interpretazione globalmente nuova dell’opera del siciliano – Sotto la maschera del realismo, i materiali mitopoietici dei drammi principali – L’itinerarium di Bonaventura come schema compositivo dei Quaderni di Serafino Gubbio operatore – I rapporti con Craig e con gli altri grandi della scena del Novecento.
La sua opera in Germania e in Argentina
Trionfi e ombre di Pirandello nel mondo | pag. 11
Michele Cometa, Il Teatro di Pirandello in Germania, Edizioni Novecento, Palermo 1988
Gabriel Cacho Millet, Pirandello in Argentina, Edizioni Novecento, Palermo 1988
Cronache
Lauretta: bilancio delle giornate di Agrigento
Finora Pirandello è stato dimezzato | pag. 12
Si è tenuto separato il drammaturgo dal narratore, mentre è giusto vederli uniti – Bilancio di due diversi destini nel confronto con D’Annunzio – Il progetto di una biblioteca-emeroteca nella restaurata casa natale.
Novecento
Troppi i nostri autori dimenticati
Bilancio delle amnesie e delle ingiustizie | pag. 14
Il teatro italiano del secolo non è soltanto Pirandello – A partire da D’Annunzio esiste una schiera di drammaturghi significativi ma ignorati, rovinati da registi mediocri o stroncati da critici impreparati – Dei nomi? Rosso di San Secondo, Bontempelli, Simoni, Ciarelli, Betti, Fabbri, e ancora Terron e Flaiano – Perché non verificarne la tenuta sulla scena?
Il pittore e la scena
Autoritratto di un illustratore che preferisce i limiti all’infinito
Luzzati si racconta | pag. 16
Gli entusiasmi giovanili degli anni di rinnovamento, della nascita dello Stabile e della mitica Borsa di Arlecchino – “A Genova si lavora bene, poi però occorre esportare” – Le sovvenzioni? Carrraro ha ragione a voler risparmiare, ma non sa dove e come – I rischi di una civiltà drogata di immagini e degli illustratori ignoranti – La scenografia non è più la pittura e la prosa non è l’opera – “A teatro oggi mi annoio: il futuro è forse Disneyland e Ronconi l’ha capito. Sono per un teatro che faccia sognare, dove ci sono gioco e paura, come in Pinocchio. I giudizi più interessanti li ho ricevuti dai bambini, quelli degli adulti sono prevedibili”.
Utopia scenografica di Luzzati per Hystrio
Nel bosco magico in una notte d’estate | pag. 19
Teatro estate
I “cantieri” del Teatro D’Estate
I Festival fra crisi e ripresa progettuale | pag. 22
È da migliorare il rapporto tra investimenti e risultati culturali, sono da chiarire le funzioni fra amministratori e responsabili artistici – Il ruolo promozionale delle manifestazioni minori – Aria nuova a Spoleto e ad Asti – Europa e teatro indipendente a Polverigi e a Santarcangelo.
Gli addii
L’ultima intervista, quasi un testamento
Trionfo: i miei anni coi giovani dell’Accademia | pag. 24
Il teatro è vitale se la cultura della scena circola fra le generazioni – L’allievo dev’essere in contatto costante con i registi e le compagnie – Troppe scuole sono fabbriche di illusioni e dunque dovrebbero essere chiuse.
Intervista
A colloquio con Gina Lagorio
Il teatro? Un amore troppo poco corrisposto | pag. 27
Scrittrice e saggista apprezzata ma drammaturga poco rappresentata – Finalmente il suo La crepa, sul tema del terrorismo, è stato scelto dal Piccolo – Mentre gli Oscar Mondadori raccolgono i suoi copioni, l’onorevole Lagorio si batte per una legge sul teatro – “ I giovani devono capire che non c’è vocazione che regga senza un solido mestiere”.
Università
Un carteggio, un convegno e una mostra
Ritorno a Gordon Craig, per un teatro vivente | pag. 29
Gli studiosi italiani hanno riesplorato la figura e l’opera del teatrante – Promettente la ripresa delle pubblicazioni sui problemi della scena.
Festival
Bilancio senza compiacenze della Biennale bolognese
L’allegra babele dei giovani artisti | pag. 30
Sono stati 700 i partecipanti alla rassegna e fra citazioni di Chaplin, Buñuel e Kantor non sono mancate alcune “promesse” – Ma le critiche hanno denunciato selezioni oscure, spazi inadatti, assenze degli operatori che contano – La formula è buona, la realizzazione lascia a desiderare.
La società teatrale
Caprioli, Missiroli e Rigillo ai giovani
Tu vuoi emergere? | pag. 33
Scarseggiano i maestri e le nuove leve hanno fretta: ecco perché il ricambio dei quadri della scena non funziona – Norma di legge sulla formazione potrebbero rendere meno aspra la competizione fra le generazioni.
Laboratorio
Storia di una conversione al teatro politico
Pinter: “Adesso uso il linguaggio come arma” | pag. 34
Il più celebre commediografo inglese scrive pro e milita in Amnesty International – L’incisiva sobrietà stilistica de Il bicchiere della staffa e Il linguaggio della montagna – Ma sono delicati i problemi di traduzione.
Attrici
Paola Borboni sul lago dorato dei ricordi
Quante belle litigate con il “mio” Pirandello! | pag. 36
“Scagliavo a terra i suoi copioni se non li capivo, era il mio modo di amarlo – Salvo Randone mi tradì per Strehler – Eco? Un Berlusconi della letteratura” – Dopo Savannah Bay, Hystrio di Luzi, aspettando il Duemila.
Exit
Cesare Musatti, il teatro, l’ironia | pag. 37
Attrici
Ritratto – intervista con la Falk
Rossella “la bugiarda” sinceramente donna | pag. 38
“È stato il caso e non la vocazione a portarmi in palcoscenico – Io distaccata? No, mi sento nel mondo – I miei autori: Fabbri e Patroni Griffi”
Confessione a cuore aperto dopo il ritorno alle scene con Strehler
De Sio: fare teatro per ritrovare se stessa | pag. 40
Il cinema spossessa l’attore, per questo è stata lieta di interpretare l’atto unico del giovane Sarti – Gioie e dolori del lavoro al Teatro Studio – Un progetto ambizioso: scrivere nuovi testi, oltreché interpretarli.
Laura Marinoni si definisce e si confessa
Pazza, entusiasta nella vita e sulla scena | pag. 42
“Ho cominciato con Pirandello, se avessi sbagliato avrei chiuso per sempre – Patroni Griffi ha una virtù: è un regista che ti accetta come sei” – La lezione di Ionesco con Albertazzi e l’incontro con Bigagli a Spoleto.
Conversazione con una giovanissima emergente
La brava Galatea non crede al successo | pag. 45
La Ranzi, passata dall’Accademia alla ronconiana Mirra, è stata premiata al Duse come la rivelazione della passata stagione – È attenta a “spiare” i colleghi famosi, apprezza il teatro di regia ma non ha molta fiducia nel lavoro di gruppo – Spettacoli di qualità e non di cassetta.
Polemica
Recensioni come pubblicità televisiva?
Il critico impaurito | pag. 47
Fra teatranti e critici siamo alla farsa – L’autore di questo articolo promette che dirà soltanto bene di coloro che lo minacciano fisicamente.
I maestri
Conversazione con un critico illustre
Rebora: caro teatro non crederti il verbo | pag. 48
“Non mi fido dei punti di arrivo. E vorrei che gli uomini di palcoscenico non dessero nulla per scontato – Penso che oggi i direttori dei giornali farebbero volentieri a meno dei critici” – La stroncatura per Albertazzi e qualche giudizio senza peli sulla lingua a proposito di Bene, Testori, Strehler e Roboni – Commedie distrutte e un nuovo libro in versi.
Danza
La bella sfida dell’Aterballetto
Uno Schiaccianoci quasi rivoluzionario | pag. 50
Il coreografo Amodio rinnova l’interpretazione rifacendosi a Hoffmann e alla simbologia della fiaba e impone il balletto come mito pagano – È la riaffermazione dell’inconscio opposta alla “desacralizzazione del reale” – E la musica di Ciajkovskij risulta quantomai adatta allo scopo.
Di passaggio in Italia
Il balletto umanista di Mats Ek | pag. 53
Figlio della celebre Birgit Cullberg, coreografo che rivisita i classici e non disdgna di trattare temi attuali, Ek sta conoscendo un momento di fortuna in tutto il mondo – Tra i progetti un balletto dedicato alla madre.
Humour
Foyer | pag. 55
Ritorni
È cominciata la lunga marcia verso il Pianeta Goethe: terminerà nel 1994 con l’integale del poema
Faustrehler | pag. 57
Un sociologo rilegge Goethe
Nel labirinto di Faust la salvezza e l’abisso | pag. 58
L’eroe goethiano come “ladro di facoltà vietate all’uomo”, viaggiatore illimitato, simbolo più che personaggio: e fin qui la critica è d’accordo – Ma è ora di vedere l’opera in una prospettiva onirica: un sogno popolato di teatri, di spettri di teatri – Siamo in un “delirio creativo” che supera la critica storica per svelare “la follia dell’arbitrio e del potere”.
Exit
È morto in Austria l’autore di Minetti
Bernhard esule nella letteratura | pag. 61
Come Kafka e Beckett, per lui la scrittura esigeva il prezzo di una solitudine irreparabile – Viveva ritirato e disprezzava onori e riconoscimenti – I difficili rapporti con i suoi connazionali e la stima di Italo Calvino.
Cronache
Il testo di Luzi al Quirino di Roma
Hystrio, o il teatro in lotta con il potere | pag. 63
Una compagnia di Siracusa, Siciliateatro, ha messo in scena la tragedia – Paola Borboni, Sebastiano Lo Monaco e Andrea Bosic gli interpreti.
Scrittura
Lo scrittore triestino ci parla di Stadelmann
Magris ha incontrato il servo di Goethe | pag. 65
Traducendo opere di autori teatrali è maturato l’interesse per a parola “detta” – All’origine del testo una breve notizia sulla morte del servitore del poeta, uomo dalla vita oscura e un po’ bizzarra – Le indicazioni di regia sono state esculse dal libro – Presto un versione scenica.
Teatropoesia
La recensione in versi: in exitu di Testori
In alto sta il poeta e in basso il drogato… | pag. 66
Critiche
Critiche degli spettacoli | pag. 67
Teatromondo
Parigi: sguardi la passato
Parrucche e tricorni riecco i cari classici | pag. 76
Anche i registi meno conformisti, come Planchon e Maréchal, guardano a Racine, Molière e Marivaux – Un Goldoni con Emmanuelle Riva.
Londra – Un momento di vitalità
Quando Guinness negozia il disarmo nucleare | pag. 77
Trattative di pace ma anche traditori e spie sono i temi dei due spettacoli di maggiore successo – Splendore e miseria del musical di ritorno.
Biblioteca
Teatro del Settecento e vento della storia
Il massacro dei gatti preludio alla rivoluzione | pag. 78
Un saggio dell’americano Darnton mostra che una strage di felini “rappresentò” mezzo secolo prima le esecuzioni alla ghigliottina – Commedie dell’ancien règime, testi giacobini e pièces anticlericali come Il ballo del Papa hanno preceduto e accompagnato la svolta rivoluzionaria del 1789.
Il testo
Questa commedia ha vinto il Premio Riccione Ater 1987
NERO CARDINALE di Ugo Chiti | pag. 82
Ritratto di Ugo Chiti
Un teatro che nasce dalla lingua del Chianti | pag. 85
Ritualità e cultura contadine si fondono con la potenza sarcastica del fiorentino d’oggi per dare vita ad una drammaturgia nuova – In “Nero cardinale” Francesco Maria dei Medici è rappresentato come un Falstaff toscano – Dopo tante iniziali difficoltà arrivano le messe in scena e i riconoscimenti: ma Chiti punta soprattutto sulla propria compagnia.
In copertina
“Il Re del Teatro”, illustrazione di Lele Luzzati per Hystrio | pag. 999
Disegnatore
Numero 2 di aprile-giugno 1989
Hanno collaborato
Aldo Trionfo, Andrea Bisicchia, Anna Maria Marrè, Antonella Esposito, Barbara Ancillotti, Costanza Andreucci, Cristina Argenti, Elisa Vaccarino, Fabrizio Caleffi, Francesco Saba Sardi, Franco Garnero, Furio Gunnella, Giancarlo Ricci, Gilberto Finzi, Giovanni Antonucci, Guido Almansi, Hystrio, Luigi Forni, Maggie Rose, Maura Chinazzi, Melina Miele, N. N., Paolo Crespi, Paolo Lucchesini, Roberto Guiducci, Rossella Minotti, Salvo Bitonti, Sara Mamone, Silvia Borromeo, Simona Accettella, U R, Umberto Artioli