Sommario: Numero 1 di gennaio-marzo 2009

Numero 1 di gennaio-marzo 2009

Vetrina

Fokin, “miracolo” a Pietroburgo | pag. 2

Un teatro glorioso in caduta libera, un direttore coraggioso, una sindachessa determinata e un regista anticonformista: sono i protagonisti della rinascita dell’Alexandrinskij di Pietroburgo. Il regista è Valery Fokin, alfiere di un “nuovo accademismo” capace di rispettare i classici, lasciando però spazio alla fantasia e al dialogo con il nostro tempo

Gogol’ + Cechov

Pietroburgo vs Mosca: derby a Milano | pag. 4

Recensione degli spettacoli:Il matrimonio, di Nikolaij Gogol’. Prod. Teatro Alexandrinsky, Pietroburgo. Una domanda di matrimonioL’orso, di Anton Cechov. Prod. Maly Teatr,

Fokin racconta

Prove, improvvisazioni, ruoli: ecco come lavoro | pag. 5

una riscoperta

Il teatro intimodi Jean-Luc Lagarce | pag. 6

La Francia, nel 2008, hadedicato ampio spazioall’opera del drammaturgomorto di aids nel 1995e in Italia sono al debuttodiversi spettacoli, di cuidue a firma di LucaRonconi. Hystrio ne tracciaun ritratto analizzandoneil lavoro di autore,le tematiche dominanti,la lingua e i modelli

Premio Hystrio

Bando di concorso 2009 | pag. 9

Il Premio alla Vocazione per giovani attori, giunto con crescente successo alla decima edizione, si svolgerà nel giugno 2009 a Milano.

Vetrina

Polonia

Warlikowski nostalgia d’Occidente | pag. 10

Il quarantaseienne regista polacco racconta senza peli sulla lingua la situazione teatrale del suo Paese nell’era postsovietica e spiega le ragioni che l’hanno spinto ad allestire testi “scandalosi” come Cleansed della Kane e Angels in America di Kushner

un fenomeno in crescita

Home sweet home… il teatro piace in video | pag. 12

Gli archivi Rai come fonte primaria di approvvigionamento, le strategie editoriali, le collane tematiche, il ruolo di quotidiani e periodici, l’acquirente tipo. Il teatro in homevideo ha sempre più successo e i numeri delle vendite parlano chiaro

Pionieri senza fortuna il caso di Teatro INcivile | pag. 13

La questione teatrale

Il tempo del disincanto e il tormentone del FUS | pag. 15

Teatro sociale

Il teatro della salute, quando è di scena il cancro | pag. 16

La pratica scenica si incontra sempre più spesso con la malattia oncologica, diventando strumento per favorire lo sviluppo di competenze e professionalità, di riflessione e prevenzione. Le esperienze del “Cantiere Teatrale San Giovanni Antica Sede-Narrare la malattia” a Torino e il “Progetto Amazzone” di Palermo

Se la malattia-tabù si trasforma in cabaret | pag. 17

Recensione dello spettacolo Passioni. Cabaret concerto, drammaturgia e regia di Alessandra Rossi Ghiglione. Prod. Teatro Popolare Europeo, Torino.

Speciale

Speciale Marche Umbria Abruzzo Molise

MARCHE:un palcoscenico per mostri sacri e giovani emergenti | pag. 18

Stagioni invernali e festival estiviregalano una proposta diversificata,ma continua durante l’anno su tuttoil territorio. Si sta approvando lanuova legge sullo spettacolo dalvivo: un passo decisivo per distingueretra soggetti e progetti. Il ruolodi Stabile a Amat nella crescita dellacreatività contemporanea in unaregione che si distingue anche per lospazio dedicato alla danza

lirica

Tradizione e innovazionenella terra del belcanto | pag. 20

festival

Polverigi e Invisibili,un’avventura diventata storia | pag. 21

di R R

danza

Sotto l’egida dell’Amatla scommessa del contemporaneo | pag. 22

Raimondo Arcolai

Uno Stabile in movimentotra re Carlo e principe Arturo | pag. 23

Dopo una vita passata all’Amat, di cui èstato a lungo direttore, Raimondo Arcolaiè da un paio di stagioni il vertice artisticodel Teatro Stabile delle Marche, che intendetrasformare, come tiene a precisare, in«una struttura in movimento, non chiusadentro la torre, che vuole confrontarsi coni suoi partner e con tutti quelli che fannoil nostro lavoro»

Gilberto Santini

AMAT, la scuola per il pubblicoche vuole crescere | pag. 24

A meno di quarant’anni, GilbertoSantini è il direttore dell’AssociazioneMarchigiana Attività Teatrali.Rappresenta dunque un raro esempionel nostro Paese: quello di essere ungiovane a capo di un’organizzazioneculturale pubblica

UMBRIA: a scuola dai maestriper diventare Stabile | pag. 25

A Perugia sono passati i più grandi registi,da Ronconi a Castri, fino a Tiezzi eCorsetti: una palestra che ha formatoamministratori e pubblico, aprendo lastrada all’arrivo di Antonio Latella, simbolodel nuovo corso del Teatro Stabiledell’Umbria. Tra i giovani cresconoVirginia Virilli e ZoeTeatro, mentre realtàstoriche come Donati & Olesen, FarnetoTeatro, Liminalia e Fontemaggiore realizzanoda anni un lavoro figlio del territorio

festival

La rinascita di Spoleto | pag. 27

ABRUZZO: prove tecniche di rinnovamento | pag. 28

Grazie al nuovo direttore artisticoAlessandro Gassman il Teatro Stabiled’Abruzzo sta vivendo una seconda giovinezza.Ma mentre La parola ai giuratiimpazza in Italia e nuovi accordi dicoproduzione vengono stipulati con altrerealtà nazionali, restano insoluti i rapporticon le compagnie indipendenti abruzzesi.Cui né le Società Barbara e Riccitelli,né i Festival di Tagliacozzo e Castelbasso,né i due Stabili di innovazione, l’Uovo eil Florian, sembrano concedere spazio

una regione isolata

TEATRO IN MOLISE: hic sunt leones | pag. 29

Teatromondo

Berlino

Fango sul Bardo | pag. 30

Tradizione e attualità nel segno del post-drammatico: Ostermeier e Thalheimer mettono in scena Amleto e La dodicesima notte, entrambi dominati dalla terra che tutto divora e sporca, mentre Pollesch si interroga, in Tal der fliegenden Messer, sugli effetti dell’irruzione del reale in teatro

Festival d’Automne

Nella cucina di Strindberg | pag. 32

Recensioni degli spettacoli: Julie, Jean ET Kristine e di La dans de la mort, di August Strindberg. Strindberg à Damas, di Georgi Tenev e Ivan Dobchev, da August Strindberg. Prod. Teatro-Laboratorio Sfumato, Sofia. Sofia, al Théâtre de la Bastille per il Festival d’Automne, Parigi.

Le guapparie del feroce Corradino | pag. 33

Recensione dello spettacolo Matilde di Shabran, di Jacopo Ferretti. Prod. The Royal Opera

rivoluzioni

Per un’ecologia dei teatri | pag. 34

A Londra, in Australia, negli Stati Uniti, un numero sempre maggiore di teatri sceglie di ridurre le emissioni e i consumi e di riciclare i materiali. Ecco una mappa degli spazi a impatto ambientale ridotto

Dublino

Irlanda in cerca d’identità | pag. 36

Il Dublin Theatre Festival si conferma una rassegna di fondamentale importanza a livello internazionale ma anche nazionale. Tra le produzioni più interessanti, volte a indagare i possibili mutamenti dell’identità nazionale nel Duemila, ma anche lo snaturamento di quella personale, segnaliamo Dodgems della compagnia di teatro-danza CoisCéim e You are here del Living Space Theatre

Drammaturgia balcanica: ieri le fiamme oggi la depressione | pag. 38

Dopo essere stata la polveriera degli anni Novanta, la scrittura teatrale della ex-Jugoslavia esige oggi nuove e diverse attenzioni, anche nei festival che un tempo ne erano la roccaforte

Dossier

Grotowski: quale eredità? | pag. 40

I dieci anni dalla morte e i cinquanta dalla fondazionedel Teatr Laboratorium sono una buona occasioneper interrogarsi e riflettere sulla complessa figuradi Jerzy Grotowski, ma anche su tracce, fraintendimenti,influenze e trasmissione di quella ben precisaidea di teatro (e di vita) su cui si fondò la sua attività.Considerato genio e ciarlatano, guru e maestro,l’artista polacco ha largamente influenzato il teatrooccidentale a partire dalla fine degli anni Sessanta.Strumenti di indagine rimangono oggi i suoi testi,doverosamente sottoposti a un restauro filologico e ditraduzione, e pochi video, documentari e foto,anch’essi realizzati con un paziente lavoro di recupero. Ma c’è anche la memoria di chi lo conobbe, seguìil suo lavoro o, investito del ruolo di erede, neporta ancora oggi avanti gli insegnamenti, alWorkcenter di Pontedera e in altri luoghi

Grotowski | pag. 41

Bon à tiret. Grot | pag. 44

L’importanza dei testi di Grotowski, l’attuale lavoro di restauro filologico e le nuove traduzioni. È questa la via fondamentale per la conoscenza di un sapere olistico, da molti acquisito in modo acritico, all’interno del quale confrontare le varie fasi di un percorso, cogliendo il fil rouge che le unisce nell’intreccio tra vita e ricerca

Maurizio Buscarino

Grotowski in bianco e nero | pag. 46

Un viaggio nell’“aura” di Grotowski attraverso l’obiettivo di un grande fotografo di teatro, Maurizio Buscarino, che di recente ha recuperato dal suo archivio gli scatti realizzati per le ultime recite di Apocalypsis cum figuris e altre immagini per la mostra in corso a Wroclaw in occasione del decennale della morte

trent’anni dopo

Il Teatro delle Fonti come ecologia dell’umano | pag. 50

Quando Grotowski lascia il teatro degli spettacoli, si apre la nuova fase del parateatro e del Teatro delle Fonti. Partecipazione, festa, transculturalità, ricerca delle tecniche delle origini e lavoro sulla percezione ne sono le parole d’ordine, che generano non pochi fraintendimenti e accuse di “mistericità”

polacchi santi e peccatori

Teatro povero? Povero teatro! | pag. 52

Se la Classe morta è il Kantor del Cigno della regia, il Principe Costante può essere o non essere l’Amleto ateo della sacra rappresentazione? Polemiche polacche da Potocki a Polanski, da Karol W. ai Klossowski, per arrivare a Grotowski (cattivo) maestro

Workcenter e dintorni

Un maestro in esilio da Wroclaw a Pontedera | pag. 54

I primi passaggi in Italia del Teatr Laboratorium e il loro effetto dirompente, la fondazione del Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale nel 1974, gli sconvolgimenti politici nella Polonia dei primi anni Ottanta e la decisione di Grotowski di lasciare il suo Paese furono alla base del percorso che portò alla nascita, nel 1986, del Centro di Lavoro di Jerzy Grotowski

Teatro era, uno spazio a misura d’uomo | pag. 55

porte aperte

Il giardino del Workcenter | pag. 56

Il Centro di Pontedera si apre a una nuova fase: la squadra di “Open Program”, oltre ad aver accettato otto nuovi membri, accoglie persone per periodi più o meno lunghi, modulati sulle esigenze di ciascuno. Il lavoro su The Letter e Action

Genova, Teatro della Tosse

Una lettera che arriva da lontano | pag. 57

Recensione de The letter (precedentemente noto come An Action in Creation), diretto da Thomas Richards. Prod. Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards, Pontedera (Pi).

testimonianze

Video e film, una parziale conversione | pag. 58

Il rapporto tra Grotowski e gli audiovisivi fu sempre dialettico, un misto di diffidenza e di consapevolezza della loro utilità come strumenti di lavoro. L’affascinante e incredibile storia della realizzazione del video del Principe Costante

Grotowski a Milano: scandalo e colpo di fulmine | pag. 60

Humour

Gurutowski grottesco | pag. 61

Dossier

Grotowski in Italia

Il Principe e l’Apocalisse | pag. 62

Shock, entusiasmo, perplessità. Furono solo due gli spettacoli di Grotowski a transitare in Italia e certo non passarono inosservati. Si trattava del Principe Costante (Spoleto, 1967) e di Apocalypsis cum figuris (Biennale di Venezia, 1975, e Milano, 1979).

Grotowski in pillole | pag. 63

Citazioni tratte dai seguenti volumi: Opere e sentieri – Testimonianze e riflessioni sull’arte come veicolo, a cura di Antonio Attisani e Mario Biagini, vol. III, Roma, Bulzoni, 2008. Opere e sentieri – Jerzy Grotowski. Testi 1968-1998, a cura di Antonio Attisani e Mario Biagini, vol. II, Roma, Bulzoni, 2007. Jerzy Grotowski, Per un teatro povero, (La tecnica dell’attore. Intervista con J.G., di Denis Bablet e Incontro americano. Intervista con J.G., di Richard Schechner e Theodore Hoffman), Roma, Bulzoni, 1970.

Biblioteca

Le novità editoriali | pag. 66

Critiche

Oltre 100 recensioni della prima parte della stagione teatrale | pag. 68

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Danza

Alain Platel

Una pietà senza tempo | pag. 99

Fuoristrada, giovani coreografi a Ferrara | pag. 100

Exister o non Exister? l’incerto futuro milanese | pag. 101

Drammaturgia

conversazione con Laura Curino

Scrivere le aziende | pag. 102

Olivetti, Agip, Eni, Illy… quando il teatro di narrazione cominciò a raccontare l’industria italiana e i grandi personaggi che la realizzarono. Prima a farlo è stata l’attrice- autrice piemontese con le due pièce su Camillo e Adriano Olivetti nel 1996 e 1998, a cui hanno fatto seguito una su Enrico Mattei nel 2006 e, più di recente, una sulla lavorazione del caffè per la Illy di Trieste

Premio Hystrio

Premio Hystrio-Occhi di Scena | pag. 105

Hystrio e il Centro per la fotografia dello spettacolo di San Miniato si associano per la creazione di un premio dedicato alla fotografia di scena proseguendo e ampliando il progetto del Festival Occhi di Scena creato due anni fa dal centro toscano.

Testi

Adriano Olivetti, di Laura Curino e Gabriele Vacis | pag. 106

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Società teatrale

Notiziario

Tutta l’attualità nel mondo teatrale, corsi e premi dall’Italia e dall’estero. | pag. 118

Hanno collaborato: Eliana Amadio, Elena Bruni, Lucia Cominoli, Silvia De March, Lorenzo Donati, Alice Fumagalli, Paola Gnesi, Francesca Giuliani, Valentina Guaiumi, Serena Terranova (www.altrevelocità.it), Marco Andreoli, Fabrizio Caleffi e Ugo Ronfani.

In copertina

Jerzy Grotowski, illustrazione digitale di Giorgio Baroni | pag. 1000

Hanno collaborato

Hanno scritto per questo numero: | pag. 1000

Eliana Amadio, Marco Andreoli, Antonio Attisani, Sandro Avanzo, Laura Bevione, Claudia Brunetto, Elena Bruni, Filippo Bruschi, Gabriella Calchi Novati, Fabrizio Sebastian Caleffi, Roberto Canziani, Davide Carnevali, Lucia Cominoli, Laura Curino, Linda Dalisi, Sisto Dalla Palma, Silvia De March, Marco De Marinis, Lorenzo Donati, Elisa Ferrari, Alice Fumagalli, Renato Gabrielli, Simone Gallinella, Gigi Giacobbe, Pierfrancesco Giannangeli, Francesca Giuliani, Paola Gnesi, Valentina Guaiumi, Margherita Laera, Giuseppe Liotta, Fausto Malcovati, Stefania Maraucci, Antonella Melilli, Renata M. Molinari, Giuseppe Montemagno, Andrea Nanni, Pier Giorgio Nosari, Alberto Pagliarino, Franco Perrelli, Carla Pollastrelli, Eliana Quattrini, Valeria Ravera, Ricci/Forte, Thomas Richards, Domenico Rigotti, Francesco Tei, Serena Terranova, Luisa Tinti, Gabriele Vacis, Nicola Viesti, Diego Vincenti, Giusi Zippo.

Nel prossimo numero

Anticipazioni | pag. 1000

Dossier Ariane Mnouchkine – Speciale regioni: Emilia Romagna – Focus sulla nuova scena spagnola, ungherese e israeliana – Gli “anomali” musical parigini – Ritratto di Jürgen Gosh – Giovani gruppi: Babilonia Teatri – Il bando integrale del Premio Hystrio 2009 – Le recensioni della seconda parte della stagione e molto altro…

| pag. 1000

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