2000 - 2
aprile |giugno

Scrivi il Tuo Nome Maiuscolo

Numero personaggi: 0
di Fulvio Fiori

Personaggi

Autopresentazione

L’UOMO MAIUSCOLO HA PERSO IL CORDONE OMBELICALE
Ho scritto questo testo utilizzando diversi strumenti espressivi: il dialogo di prosa, il monologo poetico, la canzone e la pantomima. Faro della scrittura è stata la ricerca di un linguaggio spiazzante e inusuale, sorprendente, pur tuttavia vicino allo spettatore. Non volevo cioè creare un “effetto straniante”, ma al contrario, un’atmosfera calda e coinvolgente. Così sono nati i monologhi (l’amore col linguaggio dei computer, dell’anatomo-patologo…) e le canzoni (un testo utilizza solo le preposizioni, uno solo gli avverbi, uno solo i verbi…), mentre nei dialoghi ho cercato di bilanciare la narrazione con uno stile più quotidiano. Il racconto si basa su un’idea surreale che si snoda in vari quadri legati da un’unità di “luogo psicologico” e si sviluppa su un’asse a-temporale, centrata sul binomio “problema/ricerca della soluzione”. Il tono è leggero, comico, persino scanzonato; a tratti però filtra il dramma del protagonista, che costituisce il tema conduttore dello spettacolo: la difficoltà di amare, legata alla dipendenza affettiva, in particolare dalla madre. Questo testo (omaggio al gran maestro del Teatro Totale e del linguaggio spiazzante, universalmente compreso, Dario Fo) vuole essere un invito alla ricerca della consapevolezza, alla necessità di negare ogni condizionamento psicologico, per affermare la propria irripetibile unicità. E portare alla luce l’Uomo Maiuscolo che abita in ognuno di noi: un Uomo capace di decidere, di condividere, di gioire. In una parola, di amare.
Fulvio Fiori

Scheda autore

FULVIO FIORI, 45 anni, scrittore, musicista e attore, studia mimo ed espressione corporea con Rossana Rossena e Luigi Morini e frequenta stages di clown con Bolek Polivka e Jango Edwards. Nell’’85 scrive Tristissimus, operetta musicale e nell’’87 compone Psicofisico, colonna sonora per la mostra I due serpenti dello scultore Nino Alfieri. Scrive le battute per la campagna pubblicitaria dell’amaro Jägermeister e collabora con Milo Manara, Andrea Pazienza e Johnny Hart, per le storie a fumetti dello shampoo Clear. Nell’’88 scrive e interpreta Tutti i colori del nero, musical per attore e pupazzi, che nell’’89 evolve in Tutti i colori del nero II, musical per un attore solo. Nel ’93 scrive Vivere mi piace da morire (Tranchida Editori), raccolta di aforismi. Nel ’94, sempre con Tranchida, pubblica Riflessioni trasparenti. Dal ’95 al ’99 tiene una rubrica fissa su Re Nudo, chiamata AFioriSMI e collabora con Charles Schulz per i filmati di Soflan/Peanuts e Guido Manuli per Raid Esche Formiche. Nel ’98, con Fioravante Rea e Fabio Lastrucci, scrive Racconti salati, che viene rappresentato nell’Acquarium di Napoli, e col gruppo Propaganda realizza Vulnerabilis, film di 1 minuto, presente nel catalogo di Corto Circuito, festival europeo dell’audiovisivo breve. Sempre nel ’98 partecipa a Galassia Gutemberg, scrivendo Come si chiamava il gigante, un racconto per il laboratorio “Storie e Leggende intorno al Mediterraneo” e vince il Premio Media Stars per la miglior sceneggiatura pubblicitaria (Panettone Motta). Nel ’99, col testo Scrivi il tuo nome maiuscolo, vince la terza edizione del premio Teatro Totale indetto dal Centro Nazionale di Drammaturgia e scrive le canzoni dello spettacolo Giocattolando, diretto da Stefania Grossi e interpretato dagli alunni di una scuola elementare di Pavia. Le prime rappresentazioni avvengono nell’Aula Magna dell’ospedale San Matteo di Pavia, per i bambini dei reparti di Oncologia Pediatrica e di Psichiatria.

Scroll to Top