Sommario: Numero 4 di ottobre-dicembre 2009

Numero 4 di ottobre-dicembre 2009

Vetrina

Festival di Spoleto

Ronconi-Cechov, alle radici del teatro | pag. 2

Nella chiesa sconsacrata di San Simone, Luca Ronconi è tornato a farsi maestro di un vero e proprio rito di iniziazione al teatro. Dopo i testi ibseniani dell’anno passato, le sue “lezioni aperte” riguardano ora Il gabbiano di Cechov che, lontano da languori e patetismi, viene riletto mettendo in evidenza l’opposizione tra rappresentazione e verità, convenzione letteraria e vita vera. A “strapazzarne” i personaggi, undici attori (lui compreso) allenati nel suo Centro Teatrale di Santa Cristina

Nekrosius, il maestro dagli occhi di neve | pag. 4

La forza emotiva dell’Idiota | pag. 5

Recensione de Idiotas, di Fëdor Dostoevskij. Regia di Eimuntas Nekrosius. Produzione Meno Fortas Theater, Vilnius, e altri 6 partner internazionali.

libri preziosi

Mejerchol’d, mon amour | pag. 6

A settant’anni dalla fucilazione e cinquantacinque dalla riabilitazione, fioriscono numerose iniziative editoriali (per lo più in russo) sull’attività del grande regista. In fiduciosa attesa delle traduzioni in italiano, è stato recentemente ripubblicato, in francese, Ecrits sur le théâtre di Béatrice Picon-Vallin, la sua più importante studiosa europea

Teatromondo

Edimburgo

Sogni e incubi della ragione | pag. 8

Il festival si interroga sull’influenza dell’Illuminismo scozzese nel mondo tra emigrazione e identità nazionale. Alcolismo, follia, criminalità e disagio esistenziale dominano la scena del Fringe

Berlino

Venti di crisi, ultimo atto per Intransit? | pag. 11

Avignone, che tragedia! | pag. 12

Il più importante festival estivo francese è stato dominato da riletture più o meno riuscite dei grandi classici greci. Su tutte spicca (A)pollonia di Warlikowski, ma anche nella sezione Off si trovano interessanti echi ellenici in Bintou, Onysos le furieux e Le cri d’Antigone

Almada

Da Padova a Lisbona, un Ruzante imprevedibile | pag. 14

La Moscheta del commediografo padovano del ‘500 ha chiuso la 26esima edizione del festival che coinvolge Almada e i teatri della capitale portoghese, dove sono stati anche ospiti, tra gli altri, Virgilio Sieni, Luc Bondy, Edith Clever e Matthias Langhoff

Speciale

Milano, geografie in movimento | pag. 16

La scena del capoluogo lombardo è stata contrassegnata, negli ultimi anni, da un ridisegnarsi della topografia teatrale, arricchita quantitativamente e qualitativamente di nuovi spazi (troppi?), ma anche dal tentativo, ancora in corso, di recuperare e rafforzare identità perdute o trascurate. Il risultato è quello di una vitalità ipertrofica, con luci e ombre, eccellenze e sperperi. E la crisi si fa sentire, ma forse non tutto il male vien per nuocere

Lombardia, occasioni perdute, soluzioni trovate | pag. 20

Il complesso sistema teatrale lombardo, che rischia di rimanere schiacciato dall’avara stabilità nazionale (il Ctb è l’unico Stabile pubblico extra-milanese) e dalla povertà degli enti locali, si difende con una fitta rete di sale municipali e spazi alternativi, festival e residenze, conservazione delle specificità territoriali e lampi d’innovazione

Formazione, quale futuro per le nuove generazioni? | pag. 23

Lirica: un bel dì vedremo? | pag. 24

Danza: la Scala non balla da sola | pag. 25

Il Corpo di ballo scaligero ha piedi eccellenti e guida una classifica corta, tallonata da alcune importanti rassegne ma dove le nuove realtà faticano a rendersi competitive

Lombardia in festival, tra local e global | pag. 26

Teatroragazzi

Teatro Ragazzi, numeri da capogiro | pag. 28

Humour

g(I)ossippone

Il sorriso e il ghigno a teatro & dintorni | pag. 30

Dossier

Fronte-Scena: teatro in Israele e Palestina | pag. 32

L’esperienza e l’organizzazione d’Israele a confronto con la caotica instabilità palestinese; la maturità e le contraddizioni di un sistema fiorente, contro l’adolescenza di un teatro in divenire, che vive di aiuti e di entusiasmi. Viaggio per palcoscenici in un Medio Oriente che sorprende a ogni tappa, dove una tradizione di stampo occidentale vive a stretto contatto con un non-Stato, cresciuto sulla narrazione e sui suoi linguaggi. E si scoprono alla rinfusa drammaturgie consolidate o balbettanti, talenti performativi e scuole di circo nel deserto, capolavori e recite da filodrammatica di provincia. Mentre un genio come Hanoch Levin ancora attende d’essere scoperto in Occidente e Abraham Yehoshua racconta il suo “problematico” rapporto con il teatro, nei Territori i ragazzini passano dalle fogne, pur di frequentare i corsi di recitazione. Difficile insomma trovare due Stati tanto distanti, non solo teatralmente. Eppure ci si imbatte in strani incroci, affinità, punti di contatto che ritornano. Come la passione incondizionata del pubblico e la volontà del palcoscenico di leggere i conflitti del quotidiano. Superandoli. Almeno per un attimo. Quando si alza il sipario

Un paese dove il teatro è ancora rito e luogo di dibattito | pag. 35

drammaturgia

Storia e storie lungo un secolo | pag. 36

La drammaturgia ha partecipato, con il suo appoggio o le sue critiche, a tutte le vicende storiche vissute dal Paese nel secolo scorso, dalla rivoluzione sionista alle otto guerre combattute. Una scrittura ideologica o, negli ultimi decenni, esistenzialista, che solo raramente ha conosciuto il naturalismo

l’autrice

«Il teatro è la mia oasi» incontro con Anat Gov | pag. 40

di P T

l’autore

Hanoch Levin, il poeta delle domande senza risposta | pag. 42

Viaggio in Israele di una drammaturga italiana alla scoperta di Hanoch Levin, l’artista più prestigioso e controverso del teatro ebraico. Scomparso nel 1999, Levin ha scritto oltre cinquanta opere, nelle quali ha raccontato e discusso, in maniera appassionata e contro corrente, la storia del Paese in tutte le sue tappe. A tutt’oggi si susseguono, nei teatri israeliani, messinscene delle sue pièces, molte delle quali considerate dei capolavori

Acco Theater Center: danzando con una stella | pag. 44

Teatri e istituzioni | pag. 45

Brecht, si è fermato a Tel Aviv | pag. 46

In Israele da circa 15 anni, Claudia Della Seta, attrice e regista italiana, ha maturato molte esperienze che le hanno permesso di conoscere a fondo la realtà teatrale del Paese, molto aperto a quanto arriva dal nord-est europeo, più diffidente nei confronti della cultura latina

L’Internazionale dell’ebraismo | pag. 48

La quotidianità dell’esilio e la cultura yiddish: Moni Ovadia racconta di quelle generazioni d’artisti che resero l’ebraismo universale. E di come quasi riuscirono a costruire un mondo nuovo. Con umorismo e gusto del paradosso

Milano

Teatro Franco Parenti: un filo rosso con Israele | pag. 49

Israele e la danza

Movimenti laici e rivoluzionari | pag. 50

Dalla Batsheva Dance Company alla Kibbutz di Yehudit Arnon; da Hofesh Shechter alle “fastidiose” sperimentazioni di Yasmeen Godder o la ricerca formale del duo Yossi Berg & Oded Graf: storia e contemporaneità di una scuola che ha saputo divenire internazionale, mischiando arti e talenti. Coreografie dove il gesto fisico s’amplifica attraverso una tecnica impeccabile, mentre si rielaborano dogmi, tradizioni e linguaggi

Palestina

La giovane scena di un popolo giovane | pag. 52

Di nascita recente e inesperto come la società che porta in scena, il teatro palestinese è un mosaico di piccoli palcoscenici e grandi entusiasmi, negli ultimi anni sempre più spesso ospiti anche in Europa e nei festival internazionali. Sguardo su un microcosmo complesso dove si uniscono anime militanti e ingenuità, tocchi di genio e progetti ambiziosi

Palestinian Circus School

A scuola di sorrisi dove il muro è un lenzuolo | pag. 54

Teatro dell’Oppresso

Costruire ponti, rompere barriere | pag. 55

Il Metodo di Augusto Boal arriva fino in Palestina grazie all’Ashtar Theatre di Ramallah, da dodici anni impegnato a risolvere in scena conflitti e discriminazioni

Dalla stanza n. 4 al palcoscenico | pag. 56

Gabriele Vacis racconta la sua esperienza con i giovani studenti palestinesi del progetto Tam. Un’innata attitudine alla narrazione si unisce alle difficoltà del quotidiano, fra permessi negati, carte d’identità dimenticate, allieve col velo e passaggi dal sottosuolo. Tutto per arrivare in tempo alle prove

Cadono le parole: reportage dalla Palestina | pag. 58

Viaggio in Medio Oriente a seguire il progetto “Tam, strumenti di pace”, promosso dalla Cooperazione Italiana in collaborazione con l’Eti e il Pnt-Teatro Nazionale Palestinese. Nonostante poliziotti, interrogatori e violenze psicologiche, in scena uno Shakespeare rivoluzionario, con decine di Amleti e di Ofelie a dividersi il palco sotto la regia di Gabriele Vacis. Mentre in platea cresce un tifo da stadio e si scopre un linguaggio “nuovo”: il teatro

uscite editoriali

Amleto a Gerusalemme diario di un viaggio teatrale | pag. 61

Caryl Churchill

Sette bambine ebree una scomoda filastrocca | pag. 61

Recensione deSette bambine ebree, di Caryl Churchill. Traduzione di Masolino D’Amico. Regia di Francesco Randazzo. Produzione Festival di Drammaturgia Contemporanea Internazionale In Altre Parole, Roma.

Exit

Pina Bausch, l’eredità dell’imperatrice | pag. 62

Il suo sorriso, raro e prezioso | pag. 63

New York

Addio a Merce Cunningham, grande padre della new dance | pag. 64

Peter Zadek, un teatro mercuriale | pag. 65

Tullio Kezich, non solo cinema | pag. 65

Claudio Meldolesi, teatrologo militante | pag. 66

Mario Morini, teatrante e gentiluomo | pag. 66

di R R

Nati ieri

Protagonisti della giovane scena/34

Premio Scenario, dal Nord-Est con ironia | pag. 68

Dopo anni dominati da compagnie meridionali, sono tutti del Nord i gruppi vincitori della dodicesima edizione del Premio Scenario. L’attore e la drammaturgia al centro di molti lavori, spesso contaminati (con ironia) dal teatro di narrazione, dell’assurdo e di figura

Biblioteca

Le novità editoriali | pag. 70

Critiche

Teatro, danza e lirica: tutte le recensioni dai festival estivi | pag. 72

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Piemonte

Nuove sensibilità: l’incerto futuro della X Generation | pag. 72

Recensioni de L’operazione,testo e regia di Rosario Lisma. Produzione Fondazione Teatro Piemonte Europa,Torino. Brugole,di Lisa Nur Sultan.Regia di Emiliano Masala e Lisa Nur Sultan. Produzione Nuovo Teatro Nuovo, Napoli. Bios Unlimited, regia e scene di Filippo Andreatta. Produzione Compagnia Gli Ipocriti, Napoli. If I was Madonna, di Alessandra Morelli e Alessandro Sciarroni. Regia di Alessandro Sciarroni. Produzione Teatro Stabile delle Marche e Amat, Ancona. Very contemporary men, di Yuri Ferrero. Regia di Damiano Madia Produzione Tieffe Teatro Stabile di Innovazione, Milano. Kvetch (Piagnistei), di Steven Berkoff. Adattamento e regia di Tiziano Panici. Produzione Argot produzioni e Pierfrancesco Pisani, Roma. Cronache da un tempo isteriche, testo e regia di Armando Pirozzi. Produzione Nuovo Teatro Nuovo, Napoli. Festival teatro a Corte, Torino.
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Festival Omissis 09 performance a fior di pelle | pag. 81

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Mittelfest

Sradicati di ieri e di oggi | pag. 82

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Santarcangelo: primi passi verso un nuovo festival | pag. 83

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Wilson/Beckett

Winnie e Krapp o l’impotenza della parola | pag. 90

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Frascati

Frammenti di Teatro, primizie a mezza pensione | pag. 91

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Testi

Odissea – di Mario Perrotta | pag. 104

Premio Hystrio alla Drammaturgia 2009
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Il villaggio sommerso – L’ultima notte di Antonin Artaud di Franco Celenza | pag. 112

Premio Vallecorsi 2009
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PREMIO VALLECORSI 56a EDIZIONE | pag. 118

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Società teatrale

Notiziario

Tutta l’attualità nel mondo teatrale, corsi e premi dall’Italia e dall’estero. | pag. 120

Hanno collaborato Laura Bevione e Marta Vitali.

Hanno collaborato

Hanno scritto per questo numero: | pag. 1000

Paola Abenavoli, Nicola Arrigoni, Elena Basteri, Laura Bevione, Claudia Brunetto, Fabrizio Sebastian Caleffi, Roberto Canziani, Laura Caretti, Davide Carnevali, Franco Celenza, Tommaso Chimenti, Massimo Dezzani, Laura Forti, Massimo Franceschelli, Renato Gabrielli, Giorgio Gennari, Gigi Giacobbe, Pierfrancesco Giannangeli, Dani Horowitz, Katia Ippaso, Margherita Laera, Fausto Malcovati, Antonella Melilli, Andrea Nanni, Pier Giorgio Nosari, Mario Perrotta, Valeria Ravera, Domenico Rigotti, Maggie Rose, Paolo Ruffini, Rita Sanvincenti, Francesco Tei, Pino Tierno, Nicola Viesti, Diego Vincenti, Marta Vitali, Abraham Yehoshua.

In copertina

Al di là del muro, immagine digitale di Massimo Dezzani | pag. 1000

Nel prossimo numero

Anticipazioni | pag. 1000

dossier: la regia lirica, speciale Triveneto, conversazione con Árpád Schilling, corrispondenze da Londra, Parigi, Berlino, Dublino, il testo Le Pulle di Emma Dante, le recensioni della prima parte della stagione e molto altro…
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