Sommario: Numero 4 di ottobre-dicembre 1991

Numero 4 di ottobre-dicembre 1991

Editoriale

Uscire dal tunnel | pag. 4

I cartelloni

Un’altra stagione di prosa senza ardimenti

Poche le sorprese e molti i classici | pag. 5

Dal panorama ancora impreciso emergono Pirandello, alcune riproposte del Novecento italiano, Wilde e Schnitzler, Brecht e Eliot – Appaiono i Goldoni pre-Bicentenario e tornano i francesi, da Camus a Sartre a Aimé – Lo Stabile di Torino apre agli sperimentali e riprende O’Neill

La società teatrale

Identikit dello spettatore in un’inchiesta Makno

Conoscere il pubblico per fare buon teatro | pag. 8

La ricerca di cui Hystrio presenta in sintesi i risultati è stata condotta dalla Makno di Milano per conto del ministero del Turismo e dello Spettacolo nel gennaio 1991. Come spiega lo stesso ministro, essa si proponeva di esplorare il pubblico del teatro di prosa su scala nazionale, accertandone motivazioni, atteggiamenti e comportamenti. Il profilo del pubblico (1.711 interviste in 44 teatri) è stato analizzato dal punto di vista della struttura generale e da quello delle sue componenti dei paganti e degli abbonati. Inoltre l’aspetto del consumo è stato affrontato anche con riguardo alle forme medializzate: tv, radio e videocassette.

Il ministro spiega le motivazioni della ricerca

Per una nuova strategia nella gestione teatrale | pag. 11

Lo specifico teatrale resta nella sala, ma…

Ormai il teatro è anche video, radio e cassette

  | pag. 12

Riflessioni della Makno sull’inchiesta

Migliorare il rapporto fra prezzo e qualità | pag. 14

L’esigenza è particolarmente sentita dal pubblico del botteghino – Disinformazione sulla questione dei finanziamenti alle compagnie e scarsa incidenza della critica – Lo spettatore teatrale, culturalmente evoluto, oppone la concentrazione della scena alla superficialità mediatica.

Festival

I sei personaggi secondo Zeffirelli a Taormina

Bussano ad uno Stabile i vu cumprà di Pirandello

  | pag. 16

Appuntamento delle scuole di teatro a Taormina

Che sorpresa! I giovani recitano il Cinquecento | pag. 19

I tesori della commedia italiana del Rinascimento dissepolti da una iniziativa giovane con testi degli Intronati di Siena, del Della Porta e del Tasso.

La prosa Cenerentola al festival di Spoleto

Bertolt Brecht in musical sessantottini e amanti | pag. 21

La rassegna di Menotti, sempre più orientata verso la musica e controllata dagli sponsor, ha presentato l’Opera da tre soldi del Teatro di Colonia abbigliata da operetta, l’attrazione mondana Love letters con la Aimée e Cremer, Ce n’est qu’un debut di Marino su un piccolo palcoscenico e il vecchio Jules Renard affidato alla Villoresi e a Popolizio.

“Sofocle di massa” di Branciaroli al meeting

La liturgia collettiva dell’Antigone a Rimini | pag. 24

Con il regista-attore una fervida Elisabetta Pozzi – Una gigantesca Tebe in rovina nella scenografia di Margherita Palli e le musiche dei Pink Floyd.

Un confronto vivace fra le avanguardie

Vassiliev, Salmon e Thomas al laboratorio di Volterra | pag. 26

La rassegna curata da Roberto Bacci ha puntato anche sull’Off italiano e sulla drammaturgia nascosta che nasce negli stabilimenti carcerari.

Due nuovi spazi per la rassegna napoletana

Mozart e Molière alle ville vesuviane | pag. 27

Con Doppio gioco e Addio Amadeus, benvenuto Mozart il Festival diretto da De Fusco ha dato un contributo alle celebrazioni mozartiane.

Alle ville vesuviane

Ritorna Marivaux rivisto da Cerami | pag. 29

La vivace edizione ’91 di Santarcangelo

Contrasti per il Tibet e matti di mestiere | pag. 30

Con Leggenda la seconda tappa del progetto di Remondi e Caporossi- Una monaca del Mille per le Albe – Céline patrono degli emarginati.

La danza a Cesenatico e tante fiabe a Casola | pag. 31

L’elisabettiano Marlowe messo in scena da Quartucci

Tamerlano o l’utopia barbara del teatro | pag. 32

Con la direzione di Giorgio Pressburger

Mittelfest a Cividale: un incontro riuscito | pag. 34

A confronto i teatri ungherese, slavo, austriaco, ceco e italiano – Una Medea di Goencz in cinque lingue e Festa agreste di Havel – La lunga notte della Divina Commedia dei Magazzini – Il 1992 dedicato a Kafka.

Festival di riferimento per tutto il Trentino

Una Babele allegra di linguaggi a Pergine | pag. 36

La rassegna promossa dal centro del Fersina ha avuto un ruolo pionieristico in tutto il comprensorio e resta un’occasione di confronto, in luoghi non convenzionali, della sperimentazione avanzata e della nuova comicità.

Missiroli, Trovajoli e Kezich più Goldoni a Verona

Ed ecco L’Impresario delle Smirne trasformato in un musical del ’700 | pag. 37

Così danza l’Europa a Castiglioncello

Orfani e eredi di Béjart | pag. 38

In un confronto fra italiani e stranieri

Percorsi artistici di ricerca ma aria di Déjà-vu a Polverigi | pag. 40

Shakespeare, Sciascia e il cinema nel borgo saraceno di Verezzi

| pag. 41

Est europeo e America Latina per la rassegna off di Chieri | pag. 41

Davico Bonino dopo Fantoni ha diretto la rassegna

Astiteatro: non basta essere poveri ma belli | pag. 42

Il russo Gel’man, Chiti e la Villoresi in una pièce della Moretti fra le novità di quest’anno – Un futuro reso incerto dalle difficoltà economiche.

Con La vedova al sabato sera

Astiteatro propone Horovitz drammaturgo “arrabbiato” Usa | pag. 43

Continua la favola bella di un festival giovane

C’erano una volta Vilar e una città, Avignone… | pag. 44

Nel ricordo del suo fondatore e di Vitez, la rassegna ha rivelato le Commedie Barbare di Valle Inclàn, ha riproposto Adamov e ha dato spazi alla nuova drammaturgia – Nel ’92 un Don Chisciotte di Lluis Pasqual.

Avignone

L’avvenimento dell’estate al Palazzo dei Papi

Valle Inclan, un barbaro col respiro di Shakespeare | pag. 46

L’allestimento francese di Lavelli delle Comédies barbares ha mostrato la statura europea di un drammaturgo che dovremo riscoprire anche in Italia – Nella saga di una famiglia maledetta la Spagna contadina e feudale.

Festival

L’appuntamento d’estate del teatro inglese

L’est invade Edimburgo ma l’Italia è assente | pag. 48

Difficile convivenza fra la rassegna ufficiale e l’off – Riflessi del nuovo corso nell’Europa orientale con l’aiuto di Jarry e di Brecht – Le provocazioni del Fringe: tutto Shakespeare in due ore e giovani detenuti attori.

Convegno

Aria di rifondazione a San Miniato

Proposte per un futuro del teatro dello spirito | pag. 51

Un convegno e un dibattito per affrontare la questione in termini aperti e non confessionali – Le occasioni perdute del mondo cattolico nelle appassionate relazioni di Costa e Doglio – I contributi di Grégoire, Musati, Caserta, Prosperi e del direttore dell’I.D.P. don Luciano Marrucci.

Humour

Foyer | pag. 53

I maestri

Omaggio della Biennale al maestro di Cracovia

Funerali a Venezia? No, Kantor è vivo | pag. 54

Intorno alla rappresentazione di La classe morta e Oggi è il mio compleanno ad opera dei suoi attori, una mostra, dei filmati, dibattiti e un libro. Per scoprire l’artista e l’uomo oltre le cortine celebrative.

Versi di Tadeusz Kantor

Il quadro, la scena, il teatro della vita | pag. 56

Videoteatro

Scene immateriali

Il teleracconto tra video e teatro | pag. 61

Geografia di goldoni

Il convegno di Siena sulla geografia goldoniana

Goldoni ebbe coscienza di un teatro nazionale | pag. 62

Promosso dall’Aics con il patrocinio del ministero dello Spettacolo, l’incontro ha contribuito a mettere in risalto l’intrico dei legami tra Nord, Centro e Sud in un’opera che ha dato dell’Italia un’immagine straordinariamente viva e unitaria – Le relazioni di Alberti, Bertani, Geron, Lucchesini, Puppa, Ronfani, Squarzina,Villari e di Marina Malfatti.

La sua Italia: un gioco dell’oca gigantesco folto di locande per l’avventura e il sogno

  | pag. 64

Penna, valigia e barca: gli emblemi del lungo viaggio nel teatro e nella vita | pag. 65

Una ricca geografia dell’esotico e dell’antico prima della Parigi coi suoi Tartufi intriganti | pag. 66

Venezia, una città – mondo inafferabile che per Goldoni è stata ricordo e utopia | pag. 67

Il Meridione fantastico del Veneziano è arrivato fino alla lontana Sicilia | pag. 69

Nella figura viva e misteriosa di Mirandolina la nostalgia di una Toscana portata nel cuore | pag. 70

La Francia di Molière: un Paese-guida ma anche un luogo di libera osservazione | pag. 71

Memorie

Storia di un rapporto fra vita e scena

Marta Abba e Pirandello ancora insieme ad Agrigento | pag. 74

Una tavola rotonda con Fabio Battistini, coordinatore, Maricla Boggio, Paolo Emilio Poesio, Ugo Ronfani e Ketty Fusco, testimone dell’unica registrazione radiofonica di un’interpretazione dell’attrice nella Svizzera italiana – La storia di una passione che ha obbedito alle leggi alte della creazione artistica e ha lasciato tracce profonde nell’opera dello scrittore – La trasposizione dalla realtà all’immaginario della vicenda del Maestro e della sua ispiratrice nei resoconti che Hystrio pubblica in queste pagine.

“Il mio teatro vivrà e si spegnerà con te”

Un legame che l’ha impegnata per dare tutto il meglio di sé | pag. 75

Per rendere giustizia a Marta Abba

Chiediamoci: senza di lei come sarebbe stata la sua vita? | pag. 79

Dai ricordi di un giovane spettatore fiorentino

La sera del duello di Marta con Benassi in Santa Giovanna | pag. 83

Una scrittrice analizza i testi per Marta

Una passione tutta da indagare nelle commedie scritte per lei | pag. 86

L’edizione di trovarsi nel racconto di un’attrice

Quando Marta prese congedo recitando alla radio svizzera | pag. 89

Festeggiati la Borboni, la Jonasson e Scaparro

La settimana pirandelliana e i premi caos a Agrigento   | pag. 91

Testi

L’antica altalena del mare, commedia in due atti di Enzo Giacobbe   | pag. 94

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Analisi della commedia di Giacobbe

L’integrità del magistrato e le pressioni del potere   | pag. 97

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La fonte ardente, due atti per Simone Weil di Maura Del Serra   | pag. 107

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Mario Luzi legge La fonte ardente

Una agiografia appassionata sulle orme di Simone Weil | pag. 111

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Simone Weil: profilo biografico-cronologico | pag. 117

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Polemica

Teatro pubblico e drammaturgia italiana

Gli stabili latitanti verso i nuovi autori? | pag. 124

Trentatrè produzioni nella scorsa stagione: i dati ridimensionano gli addebiti – Il vero problema è la distribuzione affidata a incompetenti.

Laboratorio

Riflessioni su un cartellone stimolante

La ricerca di Savelli sul comico a Rifredi | pag. 125

Amado Mostro e Ay Carmela sono stati, in un viaggio immaginario alla scoperta del nuovo teatro spagnolo, due momenti di notevole interesse nella recente attività del giovane e vivace sodalizio toscano.

Teatromondo

Cinque anni di lavoro al Centre Textes

Moretti: in Francia arrivano i nostri | pag. 126

La promozione dell’autore italiano sur Seine, avviata negli anni Cinquanta e poi interrotta, è stata ripresa su più fronti: letture, allestimenti anche radiotelevisivi, incentivi alle traduzioni, pubblicazione di testi – Interesse per la scuola napoletana e per la drammaturgia al femminile.

Exit

Fama e oblio di un drammaturgo del secolo

L’addio di Carlo Terron ad un teatro ingrato | pag. 128

Autore fra i più prolifici e rappresentati nel dopoguerra, anche da grandi interpreti, in rottura con la società teatrale, si era confinato nella pagina scritta: ma i suoi copioni aspettano l’intervento riparatore di registi e attori.

Scomparso con Tonino Micheluzzi l’ultimo dei capocomici veneti | pag. 129

di G P

Critiche

| pag. 132

Il viaggio di Peter Brook nel profondo della Tempesta – Futile e dilettevole: l’umorismo del dopoguerra – Gli affilati Rasoi di Moscato – Andrea Jonasson, musa in un giardino sul mare – C. Argenti, F. Battistini, G. Bartalotta, C. Cannella, M. Caveggia, A. Melilli, V. Paniccia, E. Quattrini, U. Ronfani
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Poesia del profondo nella Tempesta di Shakespeare

Il viaggio di Peter Brook all’isola degli incanti | pag. 132

Un allestimento agli antipodi di quello strehleriano, che punta sulla “naturalezza” dei prodigi di un Prospero e di un Ariel che hanno la pelle nera. E che ci aiuta a ritrovare i valori misteriosi ed essenziali del teatro.  
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In copertina

Tadeusz Kantor – Figura imballata – Courtesy Federico Motta Editore | pag. 999

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