Sommario: Numero 3 di luglio-settembre 2010

Numero 3 di luglio-settembre 2010

Premio Hystrio

Premio Hystrio 2010 | pag. 2

La cronaca, i premiati, il Premio Hystrio-Occhi di Scena

La lunga marcia della vocazione | pag. 4

Premio Hystrio

Pieve Ligure: cappon magro, giovani talenti e vasto mare aperto | pag. 5

Vetrina

Lepage, l’ingegneria del racconto | pag. 12

Finalmente in Italia, al Napoli Teatro Festival, Lipsynch del regista canadese. Nove capitoli, otto ore e mezza. E qualche utile riflessione sul linguaggio, sulla parola, sulla voce, sulle nuove generazioni e il teatro, sui luoghi e sui tempi della creazione teatrale.

Rafael Spregelburd: 2+2 fa sempre 4? | pag. 14

Star incontrastata della scena teatrale internazionale, l’eclettico artista argentino racconta il suo modo di fare teatro, la situazione culturale del suo Paese, il rapporto con il Vecchio Continente e con i mass media, i lavori in corso e i progetti futuri.

I sette vizi capitali come incubi onirici | pag. 15

Recensione del testo di Rafael Spregelburd, Eptalogia di Hieronymus Bosch – vol. I: L’inappetenza, La stravaganza, La modestia, La stupidità introduzione di Manuela Cherubini, traduzioni di Antonella Caron e Manuela Cherubini, Milano, Ubulibri, 2010.

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Politica, melodramma e gusto movida per la telenovela argentino-partenopea | pag. 15

Recensione dello spettacolo Bizarra, di Rafael Spregelburd. Traduzione e regia di Manuela Cherubini. Con 45 attori. Prod. Napoli Teatro Festival Italia – Teatro Bellini-Fondazione Teatro di Napoli.

Sartre Memorial Game (over?) | pag. 16

A trent’anni dalla morte, cosa resta del suo teatro? Molto letto, ma poco frequentato sulle scene, sembra mostrare la corda del déjà-vu, salvo trovare nuove strade di rilancio futuro.

Exit

Addio ad Aldo Giuffrè, attore a 360 gradi | pag. 17

Vetrina

Tagli al Fus, decreto lirica e soppressione dell’Eti: scacco matto in tre mosse al teatro italiano | pag. 18

La meglio gioventù della nostra scena | pag. 22

Sono cresciuti con il teatro, che continuano a frequentare con successo. Hanno scelto il cinema. Li ha resi popolari la tv. Gifuni, Lo Cascio, Boni, Bergamasco, Toffolatti, Battiston: ecco la generazione che non ha risparmiato il proprio talento.

Il cuore oltre le sbarre percorsi di teatro nelle carceri minorili | pag. 24

Puntozero Teatro a Milano, Paolo Billi a Bologna, Claudio Collovà a Palermo e Kismet Opera a Bari continuano a essere punti di riferimento fondamentali del lavoro all’interno degli istituti di pena minorili pur tra mille difficoltà, sia nel reperimento delle risorse, sia nel rapporto con le istituzioni.

Teatromondo

Berlino, Theatertreffen 2010: il teatro ai tempi della crisi | pag. 26

Il potere del denaro, la disoccupazione, il disagio sociale: le difficoltà economiche dell’Occidente sono state al centro della maggior parte degli spettacoli selezionati per la più prestigiosa rassegna tedesca.

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Coreografie e musical l’altra faccia dei Theatertreffen | pag. 28

Hedda, Nora e il fantasma di Bergman dittico ibseniano per Daniel Veronese | pag. 29

Recensioni degli spettacoli: El desarollo de la civilizatiòn venidera (Lo sviluppo della civiltà a venire), da Casa di bambola di Henrik Ibsen. Regia di Daniel Veronese. Produzione Compañía Daniel Veronese, Buenos Aires; e di Todos los grandes gobiernos han evitado el teatro ìntimo (Tutti i grandi governi hanno evitato il teatro intimo), da Hedda Gabler di Henrik Ibsen. Regia di Daniel Veronese. Produzione Compañía Daniel Veronese, Buenos Aires.

Mistero Buffo: la libertà della storia o la storia della libertà | pag. 30

Alla Comédie-Française a Parigi e con Paolo Rossi in Italia, il capolavoro di Dario Fo trova inedite strade di rappresentazione e di successo affrancandosi dall’ineguagliabile (e inimitabile) modello incarnato dal suo autore-attore.

Amori da sogno e sogni d’amore le peonie cinesi incantano l’Italia | pag. 32

Teatroragazzi

Una Cenerentola palermitana a “Maggio all’infanzia” . | pag. 33

Grande successo hanno riscosso, alla rassegna pugliese, gli spettacoli di Emma Dante e dei Babilonia Teatri, ma anche La Bella addormentata interrazziale della Bottega degli Apocrifi e la riduzione di Michelangelo Campanale de Il vecchio e il mare.

Humour

G(L)OSSIP | pag. 34

Dossier

dossier /Sudafrica, scenari in chiaroscuro | pag. 35

Così come in politica, con un lento, arduo eppure inesorabile cammino verso la pacificazione e l’integrazione post-apartheid, anche sulla scena il Sudafrica sta cercando strade consapevoli e originali per accordare le tracce di un teatro di stampo coloniale con una piena rivalutazione delle sue matrici nere. Nel corso degli ultimi decenni, la drammaturgia ha espresso personaggi “internazionali” come Ronald Harwood e Athol Fugard, capaci di raccontare prima le ingiustizie e la lotta per l’uguaglianza, poi le inevitabili contraddizioni e complessità del cambiamento.

La rivoluzione non è un pranzo di gala | pag. 36

Nobel per la Letteratura nel 1991, militante nella lotta contro l’apartheid e per i diritti civili in Sudafrica, Nadine Gordimer parla con la stessa forza con la quale scrive, per raccontare d’un paese ubriaco di rivoluzione, dove il teatro può finalmente portare in scena una realtà multietnica, scissa fra crisi ed entusiasmi.

Al passo con la Storia | pag. 39

La storia del teatro sudafricano è inevitabilmente intrecciata con le vicende drammatiche attraversate dal Paese: dal colonialismo, prima olandese poi inglese, all’apartheid e da questi all’abbattimento del regime razzista, avvenuto giusto vent’anni fa, con la conseguente nascita di una Costituzione oggi all’avanguardia. Grazie anche all’esperienza del teatro di lotta e anti-coloniale dei primi drammaturghi di colore, l’importazione del gusto inglese si mescola oggi con il graduale ma sempre più netto recupero delle tradizioni teatrali e performative dei nativi africani. Il teatro in Sudafrica, sin dagli inizi del ‘900 e in tutte le sue forme, non si è mai sottratto al compito di rivelare i soprusi e scuotere le coscienze.

Un testo nuovo per un nuovo teatro | pag. 45

Il più grande e acclamato drammaturgo sudafricano parla del suo ultimo testo e delle ragioni per le quali ha accettato di farlo mettere in scena, in prima mondiale, a Città del Capo, per l’inaugurazione di un teatro che porta il suo nome.

Il mio amico Athol: incontro con Ross Devenish | pag. 46

Una grande stima e una lunga frequentazione alla base di un rapporto professionale che dura da decenni. Devenish ci parla del Fugard non soltanto autore, ma anche attore e regista.

Sizwe Banzi è morto: la tragicommedia di un irregolare nel nuovo Medioevo | pag. 47

Non solo calcio e parchi naturali uno, nessuno, centomila teatri! | pag. 48

Viaggio per i palcoscenici di un paese dove il teatro lo si incrocia ovunque: dal centro alle periferie, dai ristoranti alle università, dagli agriturismi agli alberghi e i casinò in un mosaico di spazi e di colori.

Danzare al ritmo della libertà | pag. 51

Eredità tribali e accademia, scampoli di ricerca e provocazione: la coreografia sudafricana mette in mostra anime diverse e diviene inaspettato polo di riferimento internazionale. Dal Novecento di John Cranko al maestro Peter Goss, da Gladys Agulhas alle provocazioni di Steven Cohen, una contemporaneità eterogenea e tutta da scoprire.

Reza de Wet: eros, magia e civilizzazione | pag. 54

Una delle più affermate drammaturghe in lingua afrikaans e inglese racconta i suoi inizi e il fascino di una cultura patriarcale usata spesso nei suoi testi come metafora di chiusura al “diverso”.

Mike Van Graan: teatro politico dalla “zona grigia” | pag. 56

Persa la connotazione in bianco e nero, il teatro sudafricano fatica a confrontarsi sulle problematiche più attuali. Dai dilemmi morali alla corruzione politica, passando per la pandemia dell’Aids, pochi gli scrittori che accettano la sfida e portano la realtà sul palcoscenico. Fra questi Mike van Graan, che racconta di autocensure e zone grigie, senza ovviamente dimenticare i Bafana Bafana del calcio.

Johannesburg-Milano: andata e ritorno | pag. 58

Conversazione sull’odierna scena sudafricana con Tia Architto, cantante e attrice di musical, una performer dalla doppia nazionalità che ha debuttato negli anni del post-apartheid

Fiesta sudafricana, un paese come palcoscenico | pag. 60

Fra rigurgiti anni Settanta e avanguardie contemporanee, la scena festivaliera è un mondo variegato di proposte e di talenti, dove tutti (artisti e spettatori) trovano spazi e modi di esprimere caratteri e creatività, circondati dagli splendidi contesti naturali.

Sudafricani d’Italia | pag. 62

Non sono molti gli autori rappresentati sui nostri palcoscenici ma ci sono alcune, luminose eccezioni. Negli ultimi anni, in particolare, i cartelloni italiani hanno visto la presenza di svariati lavori firmati da alcuni dei più affermati registi.

Antigone was black | pag. 64

Elio De Capitani racconta come, insieme a Ferdinando Bruni, furono i primi a portare in Italia Athol Fugard nel 1984, allestendo L’isola.

The Syringa Tree: la storia di un paese con gli occhi di una bambina | pag. 65

L’attrice e regista friulana ripercorre l’esperienza che l’ha portata a mettere in scena in Italia un monologo doloroso e avvincente che racconta gli ultimi decenni del Sudafrica.

Exit

Kazuo Ohno o il gesto di carta velina | pag. 66

Stava per compiere 104 anni. È scomparso in Giappone, ai primi di giugno, il danzatore che ha creato spettacoli con l’età, la lentezza, l’antichità della pelle.

Saramago, garofani rossi e passioni laiche | pag. 67

La scomparsa di Sanguineti, maestro dell’avanguardia | pag. 67

Biblioteca

Le novità editoriali | pag. 69

Cento testimoni per Leo de Berardinis | pag. 70

Recensione de La terza vita di Leo. Gli ultimi vent’anni del teatro di Leo de Berardinis a Bologna riproposti da Claudio Meldolesi, con Angela Malfitano e Laura Mariani e con “cento” testimoni Corazzano.(Titivillus, 2010)

Critiche

Oltre 100 recensioni di teatro, danza, lirica, teatro di figura e teatro ragazzi dell’ultima parte della stagione. | pag. 72

Dostoevskij demone della scena, Donna Rosita secondo Pasqual, Generazione, Scenario 2009, Il dolore della Melato, Pro & Contro: L’avaro del Teatro delle Albe, Finale di partita per Castri, Teatro Sotterraneo incontra Darwin, Cesar Brie e la strage dei campesinos, Gassman e il suo cucciolo, inferni di coppia per Lavia e Guerritore, Primavera dei Teatri a Castrovillari.
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Danza

La danza contemporanea? Non ci si capisce niente | pag. 98

Il fatto che molti danzatori contemporanei rifiutino di consegnare al pubblico un messaggio lineare e codificato, spesso irrita e destabilizza lo spettatore. Come evitarlo? Essendo permeabili alle emozioni e disposti ad avventurarsi in territori che sfuggono alla logica.

La primavera nera della performance | pag. 102

Diventati in pochi anni delle eccellenze per il settore, i festival milanesi (Uovo, Danae, Exister) faticano a sopravvivere e sono costretti a ridimensionarsi, fra miopie politiche e tagli ai finanziamenti.

Lirica

Fate l’amore, non fate la guerra | pag. 103

Conflitti e passioni di scena al Covent Garden: anche qui il repertorio ottocentesco viene proposto alla luce di interessanti interpretazioni registiche, che sondano inusitate implicazioni antropologiche o preferiscono divertenti parodie.

Teatro di figura

Gli ultimi giorni di Adolf Hitler danza di morte per pupazzi e attori | pag. 106

L’invidia (Malediction) e il Führer (Schicklgruber alias Adolf Hitler) sono i protagonisti dei due spettacoli delle compagnie olandesi DudaPaiva e Stuffed Puppet presentati a Milano in chiusura della terza edizione di IF Festival.

Testi

Un mondo perfetto di Sergio Pierattini | pag. 108

Premio Riccione – Premio Speciale della giuria 2007
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Società teatrale

Notiziario

Tutta l’attualità nel mondo teatrale, corsi e premi dall’Italia e dall’estero | pag. 118

Hanno collaborato alla rubrica: Laura Bevione, Fabrizio Sebast ian Caleffi, Lucia Cominoli, Giorgio Finamore, Pierfrancesco Giannangeli, Giuseppe Montemagno, Andrea Porcheddu, Marta Vitali.

Nel prossimo numero

Anticipazioni

DOSSIER: Regia, le ultime generazioni / TEATROMONDO: i festival di Edimburgo, Avignone e Lhasa / LE CAPITALI DEL TEATRO: Mosca / CRITICHE: tutte le recensioni dei festival estivi e molto altro… | pag. 1000

Hanno collaborato

HANNO SCRITTO PER QUESTO NUMERO: | pag. 1000

Paola Abenavoli, Elena Basteri, Massimo Bertoldi, Laura Bevione, Fabrizio Sebastian Caleffi, Roberto Canziani, Davide Carnevali, Sara Chiappori, Tommaso Chimenti, Lucia Cominoli, Giorgio Finamore, Renato Gabrielli, Gigi Giacobbe,Pier Francesco Giannangeli, Gerardo Guccini, Katia Ippaso, Margherita Laera, Barbara Leonesi, Giuseppe Liotta, Enrico Luttmann, Rita Maffei, Stefania Maraucci, Laura Mariani Meldolesi, Antonella Melilli, Giuseppe Montemagno, Andrea Nanni, Simone Nebbia, Pier Francesco Piccolomini, Sergio Pierattini, Gianni Poli, Andrea Porcheddu, Eugenia Praloran, Valeria Ravera, Ricci/ Forte, Domenico Rigotti, Paolo Ruffini, Rodolfo Sacchettini, Francesco Tei, Pino Tierno, Francesco Urbano, Nicola Viesti, Diego Vincenti, Marta Vitali, Itala Vivan, Giusi Zippo
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