2011 - 2
aprile |giugno

The End

Numero personaggi: 2
di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani

Autopresentazione

The End: passo a due con la morte per tornare a vivere un destino rimosso

The End è la nostra paura di vivere e la nostra paura di morire. È un passo a due con la morte. Oggi la morte non esiste. Non fa parte della vita. Non della nostra. The End parte dal nostro vissuto. Dai nostri trent’anni con i loro sconvolgimenti e le loro consapevolezze. Dalla nostra presa di coscienza che tutto è perituro. Temporaneo. Fugace. Parte dal bisogno di confrontarci con un dato di fatto ovvio che oggi viene negato. Rimosso. Celato.

La morte oggi è un tabù. Forse proprio per questo, nel momento in cui la incontriamo, tornano a galla in modo dirompente le nostre paure. Il buon senso o senso comune non servono più a nulla. Non basta sapere che la vita ha un ciclo, che i propri genitori invecchiano, che ammalarsi è possibile. Non basta neanche la visione consolatoria che la religione ci offre. La morte rimane tale. Uno spettro di cui abbiamo infinitamente paura. In modo estremamente tragico. In modo estremamente comico. Oggi invecchiare come ammalarsi non è consentito. Il mito dell’eterna giovinezza dilaga. Ci stiamo trasformando in un mondo di Dorian Gray. Vecchi e malati vivono separati dal resto della popolazione.

Ci guardiamo e proviamo a fotografarci. A interrogarci sulle ragioni che ci portano a vivere la morte come un corpo estraneo. Violento. Traumatico. A considerare la medicalizzazione come l’unica strada possibile. A vedere un corpo morto per la prima volta solo in età adulta. A non veder morire le bestie che mangiamo. A non ucciderle direttamente. Incontrare la morte oggi è un  eccezione. Ma la regola continua a volerci mortali. The End è il nostro bisogno di ricordarlo. Per non delegare ad altri le scelte sulla nostra vita. Perchè crediamo valga la pena di decidere come vivere e come morire. The End è un grido di vita. Una richiesta di dignità. Un’invocazione di pietà. Valeria Raimondi ed Enrico Castellani

Compagnia veronese nata nel 2005, Babilonia Teatri è diretta da Valeria Raimondi ed Enrico Castellani. Del gruppo fanno parte Ilaria Dalle Donne, Luca Scotton e Alice Castellani. Collaborano a vario titolo Vincenzo Todesco, Gianni Volpe, Franca Piccoli, Francesco Speri, Marco Olivieri e Francesca Botti. Il loro primo spettacolo, Panopticon Frankenstein, risultato del lavoro svolto all’interno del carcere di Montorio, nel 2006 è finalista della prima edizione del Premio Scenario Infanzia e nel 2007 è vincitore di Piattaforma Veneto, all’interno di Operaestate Festival Veneto. Sempre nel 2007 la compagnia debutta con Underwork – spettacolo precario per tre attori tre vasche da bagno tre galline e nello stesso anno vince l’undicesima edizione del Premio Scenario con made in italy. Quest’ultimo spettacolo va in scena nel 2008 e viene candidato ai Premi Ubu nella categoria Miglior novità italiana; nel 2010 vince la prima edizione del premio Vertigine. Nel 2009 debuttano Pornobboy e Pop star e alla compagnia viene assegnato il Premio speciale Ubu, mentre del 2010 è The best of, che nello stesso anno vince la prima edizione del Premio Off del Teatro Stabile del Veneto. A gennaio 2011, dopo alcune tappe di avvicinamento, debutta The End.

Enrico Castellani e Valeria Raimondi (foto: Sara Castiglioni).
Enrico Castellani e Valeria Raimondi (foto: Sara Castiglioni).
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