2023 - 1
gennaio | marzo

NEVE DI CARTA

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Numero personaggi: 2
di Letizia Russo

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AUTOPRESENTAZIONE

Storia di Gemma, una vita spezzata in manicomio

 

Questa storia non è mai accaduta. Ma molte vite sono state recluse e spezzate, proprio come quella di Gemma, nei manicomi di tutto il mondo, specialmente nel periodo tra la fine del XIX secolo e il post-Seconda Guerra Mondiale. Bernardino e Gemma sono due personaggi inventati, nati dalla lettura di un saggio, Ammalò di testa, scritto dalla storica Annacarla Valeriano. Il saggio si occupa di ricostruire, attraverso le numerose lettere scritte dai pazienti degli istituti psichiatrici ai propri familiari, l’impatto devastante dell’istituzione manicomiale sul tessuto sociale prevalentemente contadino dell’Italia centrale, tra Abruzzo e Molise.
Gemma e Bernardino, i due personaggi di Neve di carta, sono due contadini, sposati, che non si vedono da dieci anni: Gemma è chiusa in manicomio, abbandonata lì da un marito troppo sottomesso alle aspettative di una famiglia che non sa distinguere la vitalità dalla follia. È la storia di un viaggio nello spazio e nel tempo: il viaggio che Bernardino compie in una campagna desolata e abitata da esseri umani e animali segnati dalla fatica di sopravvivere è guidato da una misteriosa scia di carta bruciata portata dal vento che gli consegna, per la prima volta, le parole che Gemma gli ha scritto nel corso di dieci anni di reclusione. Il nostos di Bernardino si intreccia con le parole di Gemma, con la sua lotta all’interno del manicomio per non perdere dignità e vita. Attraverso i racconti, e l’incessante speranza che la reclusione abbia fine, Gemma restituisce un ritratto non storico nel senso realistico del termine, ma vivido e umano delle tante vite che attraversano il suo luogo di reclusione: donne come lei, condannate al manicomio perché tristi, o semplicemente sensibili, o giustamente ribelli, anziani schiacciati dal dolore del lutto per un figlio morto nella Prima Guerra Mondiale, bambini abbandonati, reduci dal fronte, infermieri. Il viaggio di Bernardino, ribelle tardivo e inconsapevole, si fermerà solo di fronte all’immagine di Gemma, finalmente e tragicamente libera.
Il testo è nato anche dall’incontro con Elisa di Eusanio e Andrea Lolli, interpreti di Neve di carta. Gemma e Bernardino sono, teatralmente, “cuciti” sui loro interpreti. La struttura è lineare nello spazio ma non lineare nel tempo, e la lingua è una ricerca di poesia “bassa” e teatrale per un tempo sospeso come quello di certe fiabe feroci. Letizia Russo

Letizia Russo ph Gabriele
Letizia Russo ph Gabriele

LETIZIA RUSSO scrive il suo primo testo, Niente e nessuno, nel 2000 messo in scena al festival Per Antiche Vie. Nel 2001 Tomba di cani vince il Premio Tondelli. Il testo viene diretto da Cristina Pezzoli e, nel 2003, vince il Premio Ubu come miglior novità drammaturgica. Su commissione del National Theatre di Londra, scrive Binario morto-Dead End. Nel 2004 scrive Babele, in scena con la regia di Paolo Zuccari che dirige anche Primo amore. Nel 2005 scrive Edeyen, regia di Fausto Russo Alesi. Nel 2008 cura l’adattamento della Trilogia della villeggiatura, di Carlo Goldoni, prodotto dalla Schauspielhaus di Colonia, per la regia di Antonio Latella. Nel 2009, per il progetto Satyricon di Verdastro/Della Monica, scrive Quartilla. Nel 2014 scrive Se ci sei batti un colpo, in scena con Fabio Mascagni. Nel 2016 cura la riscrittura di Madame Bovary, di Gustave Flaubert, per la regia di Andrea Baracco. Con Franco Visioli codirige la masterclass di drammaturgia e suono alla Biennale di Venezia – Biennale College. Nel 2018 cura la traduzione di Macbeth, regia di Serena Sinigaglia e la riscrittura de Il maestro e Margherita di Michail Bulgakov, regia di Andrea Baracco. Nel biennio 2018-19 coordina insieme a Linda Dalisi il bando Autori under 40 alla Biennale di Venezia. Nel 2018 scrive Neve di carta, che va in scena con Elisa di Eusanio e Andrea Lolli. Nel 2020 cura la riscrittura per il teatro di Guerra e pace di Tolstoj, regia di Andrea Baracco e nel 2022, ancora per Andrea Baracco, cura la traduzione e l’adattamento di Otello, di Shakespeare. Insegna all’Accademia Silvio d’Amico di Roma. Ha ricevuto il Premio Anct nel 2019 e il Premio Hystrio alla Drammaturgia nel 2022.

La Locandina

NEVE DI CARTA, di Letizia Russo. Liberamente ispirato ad Ammalò di testa, di Annacarla Valeriano. Regia di Elisa di Eusanio e Daniele Muratore. Scene di Azzurra Angeletti. Costumi di Angela di Eusanio. Luci di Camilla Piccioni. Musiche di Stefano De Angelis. Con Elisa di Eusanio e Andrea Lolli. Prod. Florian Metateatro, Pescara.

Lo spettacolo ha debuttato il 26 settembre 2019 al Teatro Argot Studio di Roma.

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