1995 - 4
ottobre | dicembre

Gardenia

Numero personaggi: 0
di Maricla Boggio

Personaggi

Autopresentazione

Scheda autore

MARICLA BOGGIO, nata a Torino, vive e lavora a Roma. Laurea in giurisprudenza. Diploma di regia all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, dove ha insegnato varie discipline – recitazione, teorie e tecniche del metodo mimesico, drammaturgia – , di cui attualmente detiene la cattedra. Critico teatrale su giornali e riviste specializzate, tra cui Ridotto, du cui é redattore capo (la rivista degli autori italiani), Hystrio, Minerva. Autrice di numerosi documentari di argomento antropologico, insieme con Luigi M. Lombardi Satriani, e di libri ispirati alle tematiche contemporanee: La Nara – una donna dentro la storia, editrice Quale cultura Jaca Book, e il recentissimo Il volto dell’altro – Aids e immaginario, Meltemi editore, insieme allo stesso Lombardi Satriani ed a Francisco Mele. sefretario generale della Siad – Società Italiana Autori drammatici. Presidente della giuria del Premio teatrale “Giuseppe Fava”.
Una trentina di testi rappresentati, pubblicati su Hystrio, Ridotto, da Marsilio e da E&A; tra questi, Santa Maria dei Battuti, sull’istituzione psichiatrica (1970); Schegge – vite di quartiere, sull’emarginazione giovanile (Premio Idi 1989); lo sguardo di Orfeo (1992); Laica rappresentazione, sull’Aids (1992). Tra i testi per attrice, La monaca portoghese e Rosa Delly (Premio Idi 1978 e 1983) per Rosa Di Lucia; Fedra (1978) per Cecilia Polizzi; Mamma Eroina (1983) per Lina Bernardi; Maria dell’Angelo (1991), per Regina Bianchi; E parlavo alle bambole (1994), per il Gruppo Teatro Teatés di Michele Perreira; Il tempo di Agostino (Hystrio, ottobre 1994) con una presentazione del cardinale Carlo Maria Martini. Alcuni testi sono stati rappresentati in Francia, Olanda, Portogallo, Repubblica ceca. Tra i suoi registi, Camilleri, Gervasio, Gregoretti, Ferrero, Manfè, Martino, Mazzali, Ninchi, Perreira, Salveti, Scaglione, Scaparro, Zampieri, Zuloeta. Tra le fondatrici del Teatro della Maddalena (1973) e dell’associazione “Isabella Andreini”. (1992)

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