Da Nord a Sud, sono molte e decisamente variegate le reazioni all’odierna emergenza che uomini e donne di scena stanno ponendo in essere: dalla prosecuzione online di progettazione e prove, alla risistemazione di archivi e materiali, fino a un ripensamento globale della propria funzione, in relazione al mondo che cambia. 

 

Il Mulino di Amleto
Stiamo facendo dei colloqui, che da tempo volevamo, per integrare la struttura del nostro organico. Abbiamo finalmente risistemato l’archivio e aggiornato i nostri materiali. Dal punto di vista artistico e progettuale, innanzi tutto c’è tra noi un continuo confronto su quale sarà la funzione del teatro quando tutto finirà. Cerchiamo di sfruttare questo tempo per un lavoro e uno studio di preparazione al prossimo progetto cercando di tenere presente l’eredità di questo periodo: si tratta di uno spettacolo su Festen di Thomas Vinterberg del 1998, il primo film di Dogma95, il Manifesto di Lars Von Trier e Vinterberg stesso. Inoltre stare in una casa in due, tre artisti ci sta stimolando a capire come questo tempo possa essere anche una pratica opportunità creativa: ci stiamo interrogando su cosa significhi in questo momento pensare ad una creazione, cominciare a lavorarci, a provare. Che tipo di nuovi principi di messa in scena ci suggerisce?

Paola Donati, Direzione Fondazione Teatro Due
In questa emergenza occorrerà rivedere la programmazione da ora a fine 2020 e per il 2021 con conseguenze ad oggi difficilmente calcolabili per aggravio di costi e mancate entrate.
In sintesi dal 24 febbraio al 3 aprile sono saltate e salteranno per quel che riguarda l’ospitalità n.2 recite di The deep blue sea non recuperabili con incassi di Euro 17.000 e un totale di 960 spettatori, per quel che riguarda le produzioni:
Peggy Guggheneim 9 recite per 480 spettatori con 10.000 euro incassi
The letter of last resort e Und n. 20 recite per 2100 spettatori con 30.000 euro incassi
Così vicino così lontano n.5 recite per 600 spettatori con 6.000 euro incassi
Il Mercante di Venezia n. 18 recite per 6300 spettatori con (ad oggi) 81.900 euro incassi
L’arcipelago dei suoni (per famiglie ) n. 2 recite per 200 spettatori con 1800 euro incassi
Una Eredità senza testamento n. 15 recite per 1275 spettatori con 16.575 euro incassi
Tot: 163.275 solo di mancati incassi, per quasi 12.000 spettatori e 71 recite cancellate in relazione a poco più di un mese di lavoro.
Per quel che riguarda le Conferenze, Attività didattica in sede e nelle scuole (classroom play etc.), Corsi di Alta Formazione artistica sono sospesi così come le proiezioni de Il Teatro dei Divi e tutte le attività fuori sede.
“Consapevoli che la sospensione andrà ben oltre il 3 aprile, siamo e vogliamo essere pronti a contribuire a una socialità ritrovata, a poter mantenere la compagine artistica attiva non soltanto a riprendere da dove si è interrotta l’attività, ma a ripensare -attraverso un ascolto profondo- i progetti in relazione ad esigenze mutate da parte della principale comunità di riferimento, quella della Città .
Alla fine di questo periodo saremo tutti cambiati non solo a causa dell’isolamento e della paura, ma per i lutti che, in particolare nel nostro territorio, stanno colpendo direttamente o indirettamente singoli individui e intere famiglie.
Che teatro avrà senso fare, con che modalità, in che tempi, in quale relazione si metteranno gli spettatori negli spazi alla fine dell’emergenza? Stiamo lavorando affinché queste domande possano essere fertilizzanti di un diverso terreno di lavoro, perché i desideri e le istanze artistiche possano interpretare un necessario, rinnovato senso di appartenenza per una comunità che dovrà trovare un porto a cui attraccare, dopo la tempesta.”

Acti Teatri Indipendenti
Due azioni che la nostra Compagnia sta mettendo in atto durante questo periodo di quarantena e smart working. Prove digitali della nuova produzione Radio Intenational: lavoro sui testi, sull’elaborazione del concept e condivisione dei materiali (testi elaborati, bozzetti di immagini, musiche, riflessioni). Lo spettacolo è ambientato in un’emittente radiofonica; per questo motivo la piattaforma zoom.us, nelle sue caratteristiche, risulta davvero interessante e rispondente alla peculiarità dello spettacolo. L’Italia dei Visionari: Acti, inserita nel progetto Fertili Terreni Teatro, ha deciso di far partire il progetto promosso da Kilowatt Festival, a distanza. Il primo incontro con i visionari è stato fissato il 25 marzo sulla piattaforma zoom.us. Abbiamo incontrato i visionari, cioè il nostro pubblico più fidelizzato, per coinvolgerli nella visione di video di teatro sulla piattaforma ilsonar.it . Dopo aver visionato gli spettacoli, gli spettatori discuteranno (sempre a distanza) per scegliere un titolo che verrà inserito nella stagione di Fertili Terreni Teatro 20.21.

Luoghi Comuni
L’associazione culturale Luoghi Comuni si occupa di arti performative e benessere di comunità. Teiamo molti gruppi di laboratorio teatrale in situazioni scolastiche e nei luoghi del cosiddetto “disagio”. Una parte del nostro lavoro ora è legato a inventarci modi per tenere il rapporti con le persone, stare in contatto con loro sia online che attraverso piccoli compiti. Una parte la dedichiamo allo studio e alla progettazione delle cose che vorremmo fare. E un’ultima la spendiamo per un progetto dal titolo RE-AZIONI POETICHE, dove proponiamo alle persone piccole performance individuali, fatte di gesti d’arte, cura e bellezza per la città e gli altri. #reazionipoetiche https://www.facebook.com/AssLuoghiComuni/

Teatro Nucleo
Supernova: un laboratorio interdisciplinare (teatro, scrittura rap, radio, murales) dedicato ai ragazzi e alle ragazze tra gli 11 e i 16 anni di Ferrara, in particolare dei Quartieri periferici di Pontelagoscuro e Barco, iniziato a gennaio e che si concluderà a maggio. In maniera non semplice, si è deciso di portare avanti gli appuntamenti in calendario, utilizzando le tecnologie più accessibili a tutti: il processo di condivisione e di creazione avviene tramite WhatsApp, con dei bellissimi ed eloquenti video, con testi di future canzoni raccolte tramite messaggi, con il coraggio di mettersi in relazione e di riflettere assieme, nonostante tutto. Supernova è diventata così uno spazio in cui i ragazzi e le ragazze possono elaborare il momento che stanno vivendo, in un modo non convenzionale, con il supporto di persone (i docenti) e di strumenti (i mezzi di espressione artistica) a cui altrimenti non avrebbero avuto accesso. Le prime iniziative del Teatro Nucleo in Italia si collocano nell’ambito del movimento Psichiatria Democratica guidato da Franco Basaglia, che dall’inizio degli anni ’70 condusse la lotta contro i metodi “terapeutici” della psichiatria tradizionale italiana. Nel 1973, Giuliano Scabia lavorava nella clinica psichiatrica di Trieste. Nello stesso periodo il Living Theatre lavorava a Genova, l’Odin Teatret nel manicomio di Volterra, Cora Herrendorf ed Horacio Czertok  lavoravano a Ferrara. Un lungo e spesso filo, dunque, che porta alla nuova produzione Mi Ami? con la regia di Natasha Czertok, che si basa sul testo omonimo di Ronald Laing, lo psichiatra-poeta che ha avuto un forte influsso nella riforma basagliana e che – con Nodi – è protagonista anche della rassegna Parola Teatro (al momento la rassegna, prevista fino a giugno, è sospesa in ottemperanza al DCPM e riprenderà in autunno).

Anna Maria Monteverdi
Come Università di Milano Dipartimento Beni culturali per il mio corso di storia della Scenografia: lezioni on line su piattaforma Teams dì Microsoft. Ho chiesto ad artisti di mandare materiali e contenuti digitali di spettacoli e mi ha risposto Compagnia  Nekrosius, Jan Pappelbaum scenografo di Thomas Ostermeier, fornendomi materiali preziosi progetti scenografici e video integrali. Bob Wilson in persona ha mandato un videomessaggio apposta per noi, dopo che ho chiesto qualcosa sul suo Hamlet del 1995. Un video di qualche minuto in cui spiega alcune cose e recita alcune frasi dell’Hamlet che hanno un significato in questo particolare momento. Ho anche lanciato lo slogan #liberiamogliarchivi per avere a disposizione video integrali progetti e materiali teatrali. Ne parlo nel mio sito che si aggiorna sui vari archivi free.

Tecnologia Filosofica
Tecnologia Filosofica, collettivo di Artisti che ha sede a Torino ed è titolare di un progetto in Canavese (Morenica-Cantiere Canavesano), si sta prendendo una pausa di riflessione, all’interno della quale si sta mettendo in ascolto di quel che sta accadendo e nello stesso tempo a servizio delle esigenze più urgenti. Oltre al lavoro di routine, alcuni artisti si sono attivati per reagire e portare una presenza. Francesca Brizzolara, a Ivrea, sta collaborando con il prof. Francesco Migliaccio della Scuola Media Arduino che, su Radio Spazio Ivrea, ha creato un canale radio didattico per fare delle lezioni in diretta ai ragazzi. Si è resa disponibile a registrare delle letture con colonna sonora, sul tema del Racconto di Avventura, per rendere le lezioni più vivaci e accattivanti. Paolo De Santis e Francesca Cinalli stanno portando avanti il loro progetto Campi Creativi, rivolto ai giovani: è stato chiesto ai ragazzi di produrre frammenti video di una loro personale danza domestica di 10 secondi sulla musica di Burning down the house dei Talking Heads, con cui poi produrre un video finale.

Teatro Akropolis
Abbiamo rimodulato i progetti e i percorsi di formazione su teatro e performance rivolti a bambini e ragazzi (anche quelli di tipo curriculare con le scuole), creando e condividendo con i ragazzi materiali video realizzati dai docenti e invitando ogni allievo, in risposta, a fare lo stesso. Stiamo riprogettando il sistema interno di gestione e profilazione del pubblico, dei partecipanti alle attività, dei contatti generici del teatro, attraverso lo studio di nuove piattaforme e sistemi software. Stiamo lavorando alla pianificazione e definizione di nuove strategie di comunicazione sull’intera attività del teatro, da implementare adesso, nel corso dell’attuale situazione emergenziale, ma, soprattutto, in vista della ripresa normale delle attività. Stiamo lavorando alla realizzazione di una nuova produzione, che sviluppa i temi fondanti della ricerca di Teatro Akropolis, il tragico, il mito, l’immagine, la rappresentazione, su direttrici ulteriori rispetto all’ultimo lavoro Pragma. Studio sul mito di Demetra. La produzione è ovviamente ferma dal punto di vista pratico e di incontro in sala i fra i performer, ma completamente attivo sul versante dello studio e dell’approfondimento teorico, i cui risultati e le cui nuove ispirazioni sono costantemente condivisi a distanza fra i registi, Clemente Tafuri e David Beronio, e i performer coinvolti nel progetto.

Faber Teater
Manteniamo stretta la relazione tra di noi tenendo conto delle varie esigenze e situazioni, continuiamo il lavoro di giardinaggio sui corpi e sulle voci, impariamo a confrontarci e proviamo a cantare e progettare esperimenti sonori via Skype, approfondiamo il lavoro organizzativo e cerchiamo strategie per il futuro. Partecipiamo a momenti di formazione, curiamo le relazioni con le persone che ci stanno vicine, studiamo il decreto e la possibilità di sostegni straordinari al settore, leggiamo e studiamo le parole dei maestri del teatro cercandone ispirazione e bellezza.

Elena Lamberti
Non sto lavorando in questo momento. I festival estivi con cui collaborerei (il condizionale è d’obbligo), sono adesso in stand by e quindi mi dedico all’autoformazione: sto studiando testi che, in tempi normali, non avevo modo di leggere con la dovuta attenzione. In questo momento La gestione dei progetti di spettacolo di Lucio Argano e L’archivio Andres Neumann, dopo avrò altri libri fra cui Scenari del terzo millennio e Culture Teatrali.

Il Gatto Rosso
Sforzo creativo collettivo di sperimentazione per la realizzazione di un videopoema. Realizzazione del videomessaggio per UILT dedicato alla Giornata Mondiale del Teatro per la pagina FaceBook dedicata #uiltgmt2020. Realizzazione e montaggio video per il progetto di video-teatro interattivo che avrebbe dovuto debuttare nell’estate 2020 e oggetti di scena / costumi. Adattamento testi “nel cassetto” per nuove produzioni 2020-2021. Aggiornamento sito web. Tutte le attività vengono fatte per quanto possibile in collaborazione, anche se a distanza, dai membri dell’associazione.

Paola Bianchi
Il 7 marzo, quando ancora le zone rosse erano circoscritte a pochi comuni del nord ma i teatri e i luoghi di cultura erano già chiusi, ho lanciato una chiamata pubblica sui social per non fermare la mia ricerca intorno alla trasmissione di archivi di posture attraverso la parola descrittiva. Il progetto ELP (https://elpdance.blogspot.com/) è nato alla fine del 2018 e continua a evolversi. Trasmetto posture che “conosciamo” già, posture che i nostri occhi hanno visto, che i nostri corpi hanno incorporato inconsapevolmente e che ora incarniamo consapevolmente. Le posture che trasmetto via audio nascono infatti da una domanda che ho posto singolarmente a una quarantina di persone: quali sono le immagini pubbliche che si sono impresse nella tua retina e che anche dopo molto tempo continuano a essere vive nella tua memoria visiva? Ho incarnato una selezione delle immagini ricevute. Quelle immagini si sono trasformate e per certi versi deformate attraverso il mio corpo. Ho quindi descritto e registrato in voce le posture nate dal mio corpo. La trasmissione avviene via audio. Io invio  via email la descrizione audio di una postura, chi lo riceve la ascolta, la assume con il corpo così come l’ha capita (non c’è giudizio, c’è personalizzazione, interpretazione), fa una foto a figura intera della postura incarnata e me la invia. In questo periodo avrei dovuto incontrare alcuni gruppi per approfondire la ricerca, ma… Condividere il progetto in rete è stata una soluzione alla stasi del progetto e, imprevedibilmente, ha attirato l’attenzione di molte persone (al momento le adesioni sono più di 170 dall’Italia e dall’estero e aumentano di giorno in giorno). Non solo la mia ricerca non si è fermata, ma, potendo attingere a un bacino più ampio di persone (donne e uomini, ragazzi e ragazze, bambine e bambini, danzatrici e danzatori professionisti/e) si è sviluppata ulteriormente. Sono inoltre nate interessanti discussioni via mail, oltre ai continui ringraziamenti. Rimanere connessi con il corpo in questo momento in cui sembra lo si debba mettere in soffitta è cosa fondamentale.

ELP | ARCHIVI DI POSTURE è come una camminata insieme e se si vede passare il gruppo ci si può aggregare, così come se si è stanchi ci si può fermare. Quando ci si aggrega lo si fa dal punto in cui si trova il gruppo quindi non vengono inviate le tracce precedenti. Non ho condiviso video dei miei spettacoli. La coreografia vive di relazioni reali tra azione e sguardo, a meno che non si tratti di un progetto video. Siamo bombardati da immagini statiche e in movimento veicolate dagli schermi, un po’ di silenzio per gli occhi è per me necessario. È difficile dire ora come si svilupperà il mio fare quando usciremo da questo periodo. So per certo che nulla sarà come prima – non è stata una parentesi. I nostri corpi si saranno modificati, il peso della costrizione sarà entrato sotto la pelle. Come verrà restituita dai nostri corpi questa clausura forzata? Non so rispondere, ma di una cosa sono certa, dovremo farci i conti.

Teatro Laboratorio Isola di Confine
Questo tempo sospeso anche per noi che lavoriamo molto con le scuole del territorio è un momento di ripensamento. Produciamo spettacoli e, attulamente, abbiamo uno spettacolo per bambini (Fiabe Scacciamostri) e un solo (Pulcinellesco) che racchiude l’esperienza ventennale del lavoro in maschera. Cosa stiamo facendo adesso? Intanto da casa stiamo presentando il bando regionale sulla produzione teatrale che hanno appena prorogato (abbiamo ogni anno un piccolo finanziamento dalla Regione Umbria), stiamo comunicando con i circa 60 allievi dei laboratori pomeridiani a cui avevamo appena dato i copioni da imparare e abbiamo pensato di farci inviare brevi filmati delle prove.  Stiamo cercando di “congelare” le centinaia di ore di laboratori nelle scuole per spostarli a settembre e cercare di recuperare le poche repliche che avevamo ma soprattutto stiamo cercando di capire come il nostro teatro di comunità possa adattarsi a questo tempo sospeso

Teatro delle Bambole
Intimità profonda: Il lavoro dell’attore, impossibile da praticare in questo momento, diventa occasione di ricerca di un’intimità diversa e più profonda con la persona, non solo con lo spettatore che era. Stiamo scoprendo una condivisione differente dell’Arte. Personale. Un contatto a tu per tu, attraverso l’utilizzo del telefono (non con una videochiamata o messaggio vocale) che permette di rimetterci in contatto con la relazione della materia vocale nostra e dei nostri contatti (allievi attori, colleghi, amici). Studio e (ri)scoperta: Nonostante la grande quantità di materiale on line, preferiamo la lettura (e rilettura) di artisti dimenticati, non conosciuti o schiacciati dalle ingiustizie. Questo lavoro è individuale e non è pensato per un suo utilizzo specifico (anche futuro) ma abbiamo fiducia che possa avere conseguenze positive nel nostro “stare” e che si possa propagare virtuosamente intorno a noi. Corpo presente: Tempo prezioso, questo, di ascolto del corpo. Inteso come corpo del fisico e corpo della voce. Per noi l’opportunità è di un ascolto del momento presente antecedente all’esercizio “ginnico” o alla vocalizzazione. Un ascolto profondo del silenzio presente. Reazione artistica: Accoglienza di tutte emozioni e sensazioni, anche quelle più fosche, che si tramutano in impulso artistico di parola scritta, di materia modellata, di colori impastati sulla tela. Relazione concreta e operativa che il fare di oggi ha / avrà con il futuro: Tutte le azioni messe in atto in questi lunghissimi istanti di apnea, sono soprattutto interiori. In questo modo riscopriamo una qualità fondamentale del silenzio che lo rende altro dal tacere, ossia la sua relazione profonda con il tempo. I nostri prossimi otto anni di ricerca sono dedicati proprio allo studio del silenzio e, quindi, in futuro, crediamo che i nostri atti volgeranno ad una maggior gratificazione di questo stato nella realtà, modellandolo in una forma più simile alla contemplazione estatica che alla solidità del mutismo.

Chille de la balanza
I Chille de la balanza e San Salvi hanno deciso di non proporre spettacoli e progetti in web, ma di enfatizzare sui social (fb, instagram su tutti) i loro progetti. La Compagnia ha deciso poi di proseguire nell’attività di Laboratorio teatrale, che lavora sull’intrigante ed attualissimo testo di Dürrenmatt Romolo il grande: “L’unica arte che ci possa servire in tempi come questi è quella di guardare senza paura la realtà negli occhi, e di fare senza paura ciò che è giusto”. Come? In forma di laboratorio agile con 23 attori che quasi quotidianamente provano da casa collegati su Zoom.

Asini Bardasci
Progetto Maps! Azioni: raccolta di storie e ricordi inviati e condivisi dalla cittadinanza, per la creazione di un copione/spettacolo collettivo per la Città di Montemarciano (AN) da comporre nel periodo della quarantena, strettamente legato ad aneddoti attinenti ai luoghi della collettività che al momento, causa normative vigenti, non sono visitabili; azione teatrale da realizzarsi alla fine della quarantena con la messa in scena del “teatro cittadino” negli undici luoghi simbolo della città toccati dai ricordi e dagli aneddoti della collettività; documentazione delle varie fasi e azioni dei cittadini partecipanti al progetto attraverso video, scritti e azioni social.

Cross Project
Questo tempo sospeso è dedicato alle nuove progettazioni (in corso la scrittura di un Erasmus+). Riprogrammazione del festival da giugno all’autunno. Contatto, e cura, con gli artisti programmati quest’anno per le residenze artistiche e per il festival. Formazione e scambio esperienze tra i gruppi di lavoro. Presenza sui social per mantenere vivo il contatto con il territorio e con il nostro pubblico.
www.crossproject.it

Teatro Laura Betti, Casalecchio di Reno
Abbiamo fatto partire il blog https://teatridivicinanza.wordpress.com/ dove invitiamo il pubblico ma anche artisti, operatori, maestranze e critici a rispondere a una serie di domande, sollecitate da uno storytellig. L’idea è di rendere attivo lo spettatore anche in questa situazione, evitando di sottoporlo a estenuati video teatrali e costruire la base per un “discorso” sul teatro dopo i tempi del coronavirus che ci prepari a ritrovarci sapendo di più l’uno dell’altro.
Dopo la prima, timida domanda, sollecitata dalla storia di Gianni Rodari abbiamo ricevuto e stiamo ricevendo più risposte di quelle che immaginavamo, quindi contiamo di far crescere la partecipazione proponendo ogni settimana “un argomento” diverso, sempre legato al teatro e al rapporto che ognuno di noi, addetto ai lavori o meno, vi può instaurare. Lo abbiamo chiamato Piccolo repertorio portatile per riconoscersi.
Marzo 2020. Siamo in una situazione in cui si mette in discussione la nostra vita teatrale in maniera inedita. Mentre nel terremoto del 2012 i teatri vennero chiusi per inagibilità e si innalzarono tendoni da circo nelle città terremotate, oggi i teatri sono integri. Ai teatri sono stati sottratti gli uomini e le donne. I bambini e le bambine. Gli attori e le attrici. I tecnici, le maestranze, gli impiegati e le impiegate. Gli inagibili, adesso, siamo noi, costretti a stare chiusi nelle nostre case, a doverci certificare se vogliamo raggiungere il nostro luogo di lavoro, costretti a un tempo diverso, di distanze sociali, ma forse di vicinanza affettiva, di sguardi che vogliono dire ti abbraccio e di silenzi che lasciano scorrere il respiro per verificare, forse, che manchi l’affanno. In questo tempo di chiusura, non lasceremo che i nostri palcoscenici si riempiano di polvere. Inauguriamo un appuntamento quotidiano sui social dei Teatri Gestiti da ATER Fondazione per tenere in vita un gesto di cura verso i nostri palcoscenici, quasi come quello del macchinista, che con il suo spazzolone ne pulisce le tavole. Finché non ci saranno spettacoli da promuovere, i teatri del Circuito ATER pubblicheranno ogni giorno un aneddoto, un frammento della propria storia, immagini, suoni e video che li raccontano e chiameranno a raccolta i loro spettatori, gli artisti e gli operatori per costruire un racconto corale. Inoltre, ogni sera verranno dati consigli di visione raccolti e selezionati dall’enorme proliferare di proposte che sta emergendo sul web in questi giorni e da materiale di archivio. Il fine settimana sarà dedicato ai sondaggi on line, per giocare insieme e mettere in palio biglietti da distribuire nei mesi della riapertura. Ogni giorno, sulla pagina Facebook di ATER Fondazione e sui canali social dei 10 teatri gestiti verranno quindi pubblicati uno o due post che raccontino e raccolgano in una comunità teatrale virtuale, il circuito e i suoi teatri, il suo pubblico, i suoi territori, gli artisti e i lavoratori che li abitano. L’obiettivo è inoltre quello di raccogliere, in un unico documento, il materiale pubblicato per diffonderlo nei teatri riaperti quando sarà possibile rivedersi tutti insieme, di persona, e raccontarsi, come dice la poetessa Mariangela Gualtieri, di questo tempo strano.

Piccola Compagnia della Magnolia 
Azioni: aggiornamento dei dossiers delle produzioni in inglese e francese, stesura del progetto di regia della nuova produzione 2021 (Favola Eretica / The Utopia Rooms, regia di Giorgia Cerruti, drammaturgia di Fabrizio Sinisi, in coproduzione con Teatro Biondo di Palermo e con Fondazione Antonio Presti/Atelier sul Mare), aggiornamento teorico – lettura di nuovi saggi sulle tecniche, corso on line di perfezionamento sul make up teatrale.

Enrico Piergiacomi
Ho aperto con i colleghi uno spazio scientifico in cui cerco di indagare i rapporti tra epidemia e passione. C’è anche un form in cui i lettori possono dare i loro suggerimenti di approfondimento, o persino contributi originali: https://dipassione.fbk.eu/home . Non è uno spazio specificamente teatrale, ma in futuro sicuramente dedicherò qualche breve pezzo ad Artaud e Bergman – e in ogni caso gli esterni possono segnalare/proporre qualcosa in tal senso.

Fienile Fluò
Stiamo creando delle semplicissime clip video di 1 minuto l’una con un pensiero, una canzone e un video girato in estemporanea. Stiamo continuando a lavorare a Scena Natura, la nostra rassegna estiva, sperando che tutto questo finisca il prima possibile.
www.crexida.it
www.fienilefluo.it

Teatro Agricolo
Azioni concrete: per i Laboratori e le Pedagogie saltate lavorare solo on line con gli organizzatori per riprogrammare le date; per le Repliche saltate lavorare solo on line con gli organizzatori per riprogrammare le date; lavoro solo on line con tutti gli Istituti Italiani di Cultura all’Estero per invitarli ad invitare, quando tutto questo sarà finito, docenti, compagnie, spettacoli italiani nelle manifestazioni che organizzeranno.

Alessandro Anglani
In queste settimane non facili, saltando i lavori in precedenza fissati, ho finalmente avuto la possibilità di focalizzarmi sulla comunicazione e promozione del mio progetto di ricerca artistica: drammaturgie ipertestuali applicate a spettacoli interattivi. C’è molta curiosità sull’argomento, e spero sia un bel modo per tornare a sentirci più vicini quando tutto ciò sarà solo un ricordo.

Lucia Baldini
Sono giorni complessi, vivo con due gatti e ho i familiari e gli affetti lontani. Le giornate si dilatano e allo stesso tempo si contraggono. Tutto quello che era stato programmato a livello lavorativo si è cristallizzato in attesa che la glaciazione si sciolga e che i ritmi e i programmi ripartono. Per non sentire la potenza di questa ansia e di precarietà studio di fotografia di teatro, di coreografia, rimetto mano all’archivio guardando con occhi diversi molti lavori che ho fatto negli anni raccontando spalla a spalla tanti palcoscenici, tante regie, tante storie. Il mio lavoro di fotografa ha la modalità di indagare e di rendersi strumento agli artisti attraverso il mio vedere, la mia sensibilità nel cogliere e narrare. Questi giorni sono diventati anche un’ottima opportunità per sentire telefonicamente tante persone con le quali prima, spesso per necessità di tempo, sentivo per messaggio sui social etc. Ho iniziato a dipingere acquerelli, pur non essendo una grande disegnatrice, ma ci trovo una gran pace ne farlo e soprattutto ho incrementato la produzione di collage partendo da mie immagini e ampliandole inserendo elementi di vario tipo. Insomma le giornate si stanno trasformando rispetto le giornate prima dell’isolamento obbligato civico. Anche la relazione con i miei gatti è cambiata, ci divertiamo molto di più insieme.
www.luciabaldini.it

Festival Urbino Teatro Urbano
Abbiamo deciso di fornire alle compagnie gli strumenti per riprogettare, attraverso un percorso gratuito di alta formazione. Tutte le info sul bando Fai il tuo teatro sul sito www.urbinoteatrourbano.it

Sfumature in Atto
Abbiamo deciso di utilizzare questo periodo per fare il punto della nostra realtà e la prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di iniziare a fare un archivio digitale e cartaceo di tutto il lavoro fatto in questi sette anni di Sfumature in Atto, essendo una nuova realtà non avevamo un archivio ben strutturato. In questi sette anni di attività abbiamo lavorato sodo per portare il teatro in servizi di Salute Mentale, centri di disintossicazione, centri sociali per anziani, centri diurni per autistici, scuole medie. Abbiamo creato un centro di Formazione Teatrale quest’anno più attivo che mai, percorsi di formazione teatrale applicata al sociale, produzioni teatrali, reading, organizzato rassegne di spettacoli, convegni, conferenze, workshop. E vogliamo organizzare tutte queste attività in un archivio.  Credo che questo possa darci la possibilità di capire il percorso fatto fino ad oggi e di comprendere come muoverci al meglio una volta finita l’emergenza.

Trento Spettacoli
Sfruttiamo questo momento per: studiare; provare a farci rispondere via mail o telefono dai colleghi che di solito non ci rispondono mai; costruire con i sindacati di categoria (Agis, Cresco, Cgil) le condizioni normative  e istituzionali per il sistema che ci troveremo finita l’emergenza, a livello nazionale e locale.

Kilowatt Festival
CapoTrave / Kilowatt ha lanciato il reading espanso di “C’era due volte il Barone Lamberto” di Gianni Rodari. Una storia per adulti e bambini sulla rinascita di una comunità. Il reading coinvolge oltre 50 lettori che provengono dai vari ambienti della scena contemporanea e che rappresentano diverse competenze, ovvero attori, danzatori, coreografi, registi, drammaturghi, tecnici, organizzatori del teatro e della danza, e anche alcuni Visionari di Kilowatt. I lettori si alternano ogni sera nella lettura integrale del racconto di Rodari attraverso dei video artigianali girati da ciascuno di loro nella loro abitazioni. Il senso dell’iniziativa è che tanti esponenti della scena contemporanea e non, sono coinvolti in un’ attività comune per lanciare un messaggio di rinascita attraverso le parole del grande Rodari.
I video vengono caricati online da mercoledì 11 marzo fino al 4 aprile, ogni sera, alle 19:00 e 19:05, sul facebook di CapoTrave e Kilowatt Festival e su Instagram (@kilowattfestival).
Tra i lettori: gli attori, drammaturghi e registi Caroline Baglioni, Renzo Boldrini, Nicola Borghesi, Elena Bucci, Riccardo Caporossi, Claudio Cirri di Sotterraneo, Oscar De Summa, Lisa Ferlazzo Natoli, Giovanni Guerrieri de I Sacchi di Sabbia, Stefania Marrone, Ermanna Montanari, Woody Neri, Antonio Rezza, Gioia Salvatori, Michele Sinisi, i danzatori e coreografi Chiara Bersani, Alessandro Carboni, Luna Cenere, Silvia Gribaudi, Michela Lucenti, Carlo Massari, Giorgio Rossi, gli organizzatori teatrali e coreografici Selina Bassini, Paolo Cantù, Natalia Casorati, Gemma Di Tullio, Angela Fumarola, Elena Lamberti, Gilberto Santini, Gerarda Ventura, i critici e giornalisti Maddalena Giovannelli, Graziano Graziani, Gerardo Guccini, Tamara Malleo, e ancora 3 tecnici, 4 Visionari di Kilowatt, 4 rappresentanti delle associazioni e della società civile di Sansepolcro, tra cui l’Assessore alla Cultura Gabriele Marconcini, e ancora molti altri artisti in via di conferma, per arrivare a 50 persone.

Instabili Vaganti
Azioni: riordino del nostro archivio video e foto; montaggio video di spettacoli, workshop e progetti precedenti; elaborazione testi e materiali visivi per prossima pubblicazione editoriale.

Teatro dei 25
Azioni: partecipazione a Bandi futuri; sistemazione libro soci; scrittura del nuovo lavoro HamletFaust, da Faust di F. Pessoa.

Teatro dell’Orsa
Stiamo pensando a un rito di congedo, per i corpi sepolti senza una carezza. Un lessico che salvi vite sparite. Una pancia di balena per contenere strette di mano e racconti resistenti di vita: raccogliere brevi narrazioni / memorie dalle persone, per uno spettacolo collettivo a venire, “Niente che resti non amato”, un rito partecipato con canto finale, da allestire in spazi non per forza teatrali.

DoveComeQuando
Stavamo sviluppando un nuovo testo. Stiamo proseguendo il lavoro drammaturgico, interrogandoci su che forma e contenuti debba avere il teatro almeno nel primo post-emergenza, cercando di ipotizzare non tanto cosa desidererà il pubblico, ma di cosa avrà bisogno. Fino a qualche anno fa organizzavamo il Premio di drammaturgia DCQ (7 edizioni). Abbiamo deciso di riprenderlo, in una veste con una formula e quasi sicuramente con un nome rinnovati. Stiamo mettendo a punto i dettagli, con un occhio particolare al servizio reso agli autori. Dal 2011 organizziamo a Roma il Festival Inventaria, la festa del teatro off, a maggio-giugno (quest’anno probabilmente verrà spostato). Stiamo approfittando di questo periodo per unire le forze con i teatri partner di tutta Italia (quelli che offrono repliche o residenze in premio alle compagnie selezionate) per cercare di far nascere un circuito interregionale del teatro indipendente che affianchi e potenzi l’operato del festival, utile specie in tempi di “ricostruzione”.

Tedacà
In queste settimane abbiamo il tempo, cosa rara e preziosa. E così abbiamo aperto filoni di riflessioni scritte e via webex fra tutto lo staff sul senso del nostro spazio, del rapporto con il pubblico, e sul nostro agire. Stiamo provando a mettere a fuoco le cose su cui lavorare e le cose su cui lasciar perdere. Quali scommesse ha senso provare a giocarsi e quali strade abbandonare. E un bando che mai avremmo preso in considerazione ha aperto una riflessione che mai “ci saremmo permessi”: il nostro lavoro teatrale e l’innovazione tecnologica. Sfide, possibilità, occasioni. Non importa cosa succederà per il bando, è importante finalmente avere del tempo per porsi delle domande. Infine in queste settimane con tutti i nostri laboratori stiamo organizzando incontri periodici ma non per fare lezione, semplicemente per parlare, scambiarci opinioni su libri, streaming di altre realtà, film, ricette, condividere paure e sorrisi. Facciamo centinaia di ore di laboratori ogni anno, e mai come in questi giorni ci siamo sentiti comunità.

Teatro Patalò
Attività pratiche: riordino magazzino: costumi, scenografie, manutenzione oggetti di scena e materiale tecnico /riordino dello studio e cominciata catalogazione della biblioteca e videoteca. Attività amministrativo-organizzative (consuntivo per la Regione e verifica conti arretrati) Attività artistica: in attesa di riprenderci dal contraccolpo che in questo momento ci rende molto difficile scrivere e studiare, ci dedichiamo a due ore di allenamento fisico ogni giorno, poi ci dedichiamo a studiare alcune canzoni. Inoltre, ci sentiamo abbastanza regolarmente con alcuni colleghi con cui stiamo collaborando.

Associazione Culturale Spericolata QUINTA, Milano
Gianna Coletti (direttrice artistica e attrice) e Stefania Cito (organizzatrice). Quando gli spettacoli di “MAMMA A CARICO-Mia figlia ha novant’anni” sono saltati per il Coronavirus, la quarantena per qualche giorno mi ha resa nullafacente. Non stavo così male. Poi il senso di colpa. Comincio a cercare di mettere insieme vecchi articoli di giornali raccolti da mia madre da quando avevo nove anni: cantavo e suonavo la chitarra, una marea di spettacoli. Raduno video, interviste, recensioni del film con la mia vecchia, presentazioni del mio libro: ho tutto sparso. Faccio un coro, una lettura, per cause buone. Nel frattempo un’idea: la pagina FB di MAMMA A CARICO diventa un luogo di condivisione legato al tema del prendersi cura di una persona cara. Ora leggo mail di coloro che scrivono una testimonianza, chiedendo aiuto. Io non do consigli, per quello ci sono gli esperti che rispondono sulla stessa pagina. Posto interventi, filmati, faccio interviste in radio e online. E penso sempre a come si potrebbe trasformare MAMMA A CARICO. Mi balla qualcosa in testa…
Da organizzatrice di Spericolata QUINTA, e dipendente della Civica Scuola Paolo Grassi, guardo con preoccupazione alle sorti del settore spettacolo dal vivo. In pochi giorni ho visto bruciare il risultato della  pianificazione di eventi e repliche. Ora lavoro in smartworking, con tempi e spazi che favoriscono la  riflessione. La quarantena mi ha permesso di focalizzarmi su alcuni termini chiave: fare rete, co-progettare, ripensare ai canali distributivi. Continuo a occuparmi di pubbliche relazioni, sento colleghi e giornalisti, penso in modo creativo, sperando che la crisi porti ad un cambiamento positivo nel modo di vivere e relazionarci. Ho la responsabilità di definire obiettivi e priorità per l’Associazione, trovando partners, puntando all’estero e ad una diversa comunicazione. Ora MAMMA A CARICO, intensa trilogia performativa,
si completa online offrendo un servizio di utilità sociale. Anche a distanza, il mio deve restare un lavoro quotidiano di resilienza, fatto di attenzione e motivazione.

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