1995 - 2
aprile |giugno

Jack lo sventratore

Numero personaggi: 8
di Vittorio Franceschi

Personaggi

Autopresentazione

DA BAMBINO ANDAVO AL TEATRO DEI BURATTINI…
Da bambino andavo al teatro dei burattini. Che non era un teatro per bambini. Ci andavano i grandi, altroché; e i bambini si addormentavano in braccio alle madri. Io non ho mai dormito al teatro dei burattini. Ero affascinato da quel siparietto rosso illuminato fa quattro lampadine, da quella campanella che annunciava l’inizio, dalla testa del burattino di cui si vedeva la pelata spuntare sopra l’asse del piccolo boccascena. Quante bastonate tra Fagiolino, Sganappino e Sandrone! E con che ritmo! Ero ancora bambino quando promisi a me stesso che da grande avrei fatto il “teatro”. Da grande ho mantenuto la promessa…

Scheda autore

VITTORIO FRANCESCHI, dopo le prime esperienze milanesi di teatro-cabaret negli anni ’60, lavora a lungo allo Stabile di Trieste dove, nel 1964, viene rappresentata la sua prima commedia: Pinocchio minore, favola perbene con burattini di carne. Nel 1968, con Dario Fo e Franca Rame, è tra i fondatori dell’Associazione Nuova Scena. Dopo la divisione da Fo e Rame nel 1970, trasforma Nuova Scena in Cooperativa trasferendone la sede a Bologna, sua città natale. In quegli anni si dedica a testi d’impegno politico e civile come Diario di classe, Un sogno di sini-stra, La ballata dello spettro. Nel 1976, con L’Amleto non si può fare, inizia un nuovo percorso di ricerca drammaturgica che include anche una riflessione sulla funzione del teatro e sul ruolo dell ’attore oggi. In quegli anni è Tartufo nel Tartufo di Molière e il Reduce nel Parlamento del Ruzante (entrambe per la regia di Francesco Macedonio). Lasciata Nuova Scena nel 1980, interpreta, tra i tanti, i ruoli di Edipo in Edipo tiranno di Sofocle (regia di Benno Besson), Robespierre in L’affare Danton di Stanislawa Przybyszewska (regia di Andrzej Wajda), Pécuchet in Bouvard et Pécuchet di Squarzina e Kezich da Flaubert (regia di Giovanni Pampiglione), Re Tartaglia in L’oiseau vert di Benno Besson da Gozzi (regia di Benno Besson) e Paragone in Come vi piace di Shakespeare (regia di Marco Sciaccaluga). Tra il 1991 e il 1996 vanno in scena tre sue commedie: Scacco pazzo (regia di Nanni Loy), Jack lo sventratore (regia di Nanni Garella) e Ordine d’arrivo di cui cura la regia per lo Stabile di Genova. In quegli anni è Rousseline in Mille franchi di ricompensa di Victor Hugo (regia di Benno Besson), Hauk-Sendorf in L’affare Makropulos di Karel Capek (regia di Luca Ronconi), Giovanni Pascoli in Un anno nella vita di Giovanni Pascoli di Melania Mazzucco e Luigi Guarnieri (regia di Walter Pagliaro). Nel 1997 è protagonista del monologo L’imbalsamatore di Renzo Rosso (regia di Guido De Monticelli), nel 1998 è Sampognetta in Questa sera si recita a soggetto di Pirandello (regia di Luca Ronconi). Nella stagione 2000/2001 interpreta il ruolo di Jaques nel Come vi piace di Shakespeare (regia di Gigi Dall’Aglio) e viene allestita la sua commedia La signora dalle scarpe strette (regia di Walter Le Moli). Negli ultimi cinque anni è stato Borkman nel John Gabriel Borkman di Ibsen e Hinkfussin Questa sera si recita a soggetto di Pirandello (entrambi con la regia di Massimo Castri). Nel 2005 è Vanni nella sua ultima commedia, Il sorriso di Daphne, prodotta dallo Stabile di Bologna con la regia di Alessandro D ’Alatri. Ha lavorato con gli Stabili di Genova, Torino, Trieste, Bologna, Roma, Parma, Bolzano e Piccolo di Milano, con la Comédiede Genève e inoltre con i registi Sandro Bolchi, Aldo Trionfo, Franco Giraldi, Mario Missiroli, Piero Maccarinelli. È insegnante di recitazione alla Scuola di Teatro “Alessandra Galante Garrone” di Bologna, di cui è condirettore. Ha vinto numerosi premi, tra cui il Riccione/Ater, il Saint-Vincent, l’Idi, il Biglietto d ’oro Agis, il Taormina Arte, l’Ubu, l’Enrico Maria Salerno e il Premio Hystrio 2006.

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