Sommario: Numero 4 di ottobre-dicembre 2025
SPECIALE HYSTRIO FESTIVAL
Un festival per raccontare il nostro tempo, per ricordare che il teatro è (anche) politica | pag. 4
La quarta edizione di Hystrio Festival si consolida nel suo formato – 10 spettacoli, 6 letture sceniche, un incontro, una mise en espace, le finali del Premio Hystrio alla Vocazione e la serata di consegna dei Premi Hystrio 2025 –, acquisisce nuove prestigiose partnership e diventa sempre di più un fertile luogo di incontro per giovani artisti, critici, operatori e pubblico, che hanno affollato le sale del Teatro Elfo Puccini di Milano.
di Giuseppe Montemagno
VETRINA
Il teatro nel nuovo triennio ministeriale, tra New Public Management e consumismo | pag. 16
Con tagli e declassamenti, il settore esce malconcio dalla ripartizione delle risorse Fnsv. Non solo per la riduzione dei contributi, ma anche per la logica che sembra trasparire dalle scelte operate: quella del commercio, che premia risultati materiali e a breve termine.
di Alessandro Toppi
Toscana Terra Accogliente: spettacoli, territori e comunità | pag. 18
Giunto alla sua quarta edizione, il progetto supporta artisti e compagnie offrendo residenze, spazi e risorse nella prospettiva di delineare un sistema culturale diffuso, policentrico e sostenibile, favorendo processi creativi dalla fase di studio alla circuitazione.
di Matteo Brighenti
L’expo di una Puglia che non vive solo di cartoline | pag. 19
Erede del circuito teatrale regionale, Puglia Culture ha allestito uno showcase di spettacoli dal vivo nei centri storici della provincia di Brindisi: teatro, danza, musica, performance ma non solo. Le eccellenze, i problemi, le idee e le speranze di un territorio.
di Roberto Canziani
Troina, un festival al femminile al centro della terra del mito | pag. 20
Raggiunge il primo lustro di attività il Mythos Troina Festival: la piccola comunità della provincia ennese punta sul teatro per un riscatto civile e sociale nel segno della restanza e nel nome di Artemide.
di Giuseppe Montemagno
L’invasione della bellezza: Scenica, uno dei festival più a sud d’Europa | pag. 21
Vittoria, in provincia di Ragusa, è per latitudine più meridionale di Tunisi: in questo margine del margine, dal 2009, l’Associazione Santa Briganti presenta grandi nomi della scena nazionale, in stretto dialogo con le molte comunità che abitano il territorio.
di Michele Pascarella
TEATROMONDO
Edimburgo e i suoi festival: in cerca della verità | pag. 22
Dall’Edinburgh International Festival al Fringe: l’estate del 2025 porta una ventata di contemporaneità e internazionalità nelle programmazioni di due festival fondamentali per la vita culturale della città. Al centro l’arte come strumento per cercare la verità.
di Ira Rubini
Storie sulla fragilità umana: in scena al Festival di Salisburgo | pag. 24
La sezione “Teatro” del celebre Festival estivo austriaco si concentra su lavori inerenti alla guerra e alla conflittualità apparentemente insita nel genere umano, con uno sguardo privilegiato riservato alle opere di artisti dell’attuale diaspora russa, contraria all’invasione dell’Ucraina.
di Irina Wolf
HUMOUR l’ange du foyer
L’intelligenza teatrale è artificiosa o artificiale? Non è stata mai banale, spesso è fenomenale | pag. 26
di Fabrizio Sebastian Caleffi
DOSSIER
Teatro e Sogno | pag. 27
a cura di Marco Menini e Roberto Rizzente
Lingiardi: sogno e teatro, una realtà poliglotta che parla la lingua delle immagini | pag. 28
Speculare alla rappresentazione scenica, l’esperienza onirica apre infinite possibilità creative che i drammaturghi, nei secoli, hanno saputo raccogliere e interpretare, realizzando testi fondamentali, capaci di parlare a ogni cultura.
di Vittorio Lingiardi e Roberto Rizzente
Essere spettatori, registi e attori sul palcoscenico del nostro inconscio | pag. 30
Il sogno e la rappresentazione teatrale parlano lo stesso linguaggio. Dotati di drammaturgia, scenografia e regia, rendono possibile un viaggio interiore che permette all’essere umano di confrontarsi con la propria complessità, accettandone i compromessi e le contraddizioni.
di Luana Montoli
Uscire dai cardini della realtà: percorsi nella drammaturgia da Eschilo al Novecento | pag. 32
Presente da sempre in tutte le culture, dai Greci fino alla drammaturgia americana del dopoguerra, la dimensione onirica attraversa l’intera storia del teatro, contribuendo a ridefinire il linguaggio, le coordinate della rappresentazione, la psicologia dei personaggi e i confini stessi della realtà, con delle ricadute che spesso sconfinano nel sociale.
di Martina Treu, Laura Bevione, Giuseppe Liotta, Franco Perrelli, Andrea Bisicchia, Gianni Poli, Marco Castellari, Maurizio Porro
Maeterlinck: quando i sogni muoiono all’alba | pag. 34
di Giuseppe Liotta
Un sogno più forte della realtà: il teatro sudamericano | pag. 37
di Davide Carnevali
«Togli la ragione e lasciami sognare in pace»: il teatro italiano a tu per tu con l’onirico | pag. 38
Di volta in volta connotato come simbolo, scorciatoia per raccontare eventi nascosti o incomprensibili, occasione per sparigliare le carte, rinnovare il linguaggio e arricchire la psicologia di un personaggio, il sogno è presente ovunque nel teatro contemporaneo italiano.
di Diego Vincenti
Carmelo Bene: l’impossibilità del teatro tra attorialità, verticalità e musicalità | pag. 39
di Piergiorgio Giacché
Pasolini: alla ricerca del sogno perduto | pag. 40
di Stefano Casi
Spostare il baricentro del reale: il teatro siciliano da Pirandello a Emma Dante | pag. 41
Impastato di terra e di sangue, contaminato con la crisi dell’Io, il sogno nel teatro siciliano non ha alcuna funzione consolatoria ma serve a dissotterrare il rimosso, spezzare la linearità logica del reale e reinventare il linguaggio, in nome di una nuova e più incerta verità.
di Filippa Ilardo
«Uh Marò che bellu suonno»: prospettive antropologiche sulla scena napoletana | pag. 42
Da sempre presente nella cultura napoletana, il tema del sogno emerge con forza nella drammaturgia a partire dagli anni Settanta, contribuendo a rendere labile il confine con la realtà e a esplorare gli abissi psicologici, le paure e le ambizioni frustrate dei personaggi.
di Giusi Zippo
Eduardo De Filippo, l’ambiguità del reale rivelata | pag. 43
di Stefania Maraucci
Marcuse, Freud, Jung, Hillman e Lynch nella lunga notte del nostro presente | pag. 44
Numerose sono le esperienze che, negli ultimi decenni del teatro italiano, hanno attraversato l’universo onirico, spesso popolato di mostri. Dal sogno inteso come spazio della protesta antiborghese e antiaccademica, fino al confronto con Freud e Jung, senza tralasciare l’eredità di David Lynch.
di Rodolfo Sacchettini
Il teatro “post-traumatico” tedesco contro le trappole del razionalismo | pag. 46
Dal Romanticismo in avanti, passando per gli anni bui del nazismo e del socialismo reale, il sogno ha regalato spazi inesausti di libertà al teatro tedesco, spianando la strada all’esplorazione dell’Io e a una più radicale sperimentazione formale, erede di Brecht e di Müller.
di Davide Carnevali
Risuonano echi strindberghiani nella drammaturgia scandinava del ‘900 | pag. 47
Imitato e più volte citato per la commistione tra reale e onirico, oltre che per gli interrogativi morali e metafisici che solleva, Il sogno di Strindberg è un modello ricorrente nel teatro scandinavo del secondo Novecento, da Bergman a Lagerkvist, fino a Fosse.
di Franco Perrelli
Massini: contro la macchina e l’AI, il sogno come manifesto dell’umano | pag. 48
Drammaturgo, vincitore del Tony Award nel 2022, da pochi mesi alla direzione artistica del Teatro della Toscana, Stefano Massini ha dedicato due lavori a L’interpretazione dei sogni di Sigmund Freud e, nell’arco di un decennio, ha approfondito in maniera sistematica i testi scientifici del padre della psicanalisi.
di Stefano Massini e Marco Menini
Danzare e poi chiudere gli occhi, quando il corpo si fa ultraterreno | pag. 47
Dal balletto romantico ottocentesco alla danza contemporanea, il sogno è stato espediente per esprimersi in modo innovativo sia dal punto di vista drammaturgico che dal punto di vista tecnico-stilistico, sfuggendo alle regole di verosimiglianza del reale.
di Carmelo A. Zapparrata
«Ed ho paura di sognare ancora»: quando l’opera svela l’indicibile | pag. 48
Otto e Novecento sono stati i secoli d’oro nella descrizione di sogni e sonni sulle tavole del melodramma: per raccontare ciò che è inesprimibile, un carico di incubi e premonizioni che lasciano presagire la morte.
di Giuseppe Montemagno
Dorothy, Shakespeare, Freud, Dickens, Weill: tutti insieme appassionatamente! | pag. 49
Popolarissimo nelle canzoni e nei balletti, il tema del sogno ha alimentato da sempre la tradizione del musical anglosassone e italiano, rielaborando classici della letteratura drammatica e inventandone di nuovi, senza disdegnare, nei risultati migliori, un risvolto politico.
di Sandro Avanzo
RITRATTI
La sfida della complessità, essere attore secondo Fausto Cabra | pag. 50
Dalla precisione di Ronconi alla corporeità di ricci/forte, dalla comicità di Proietti alla progettualità del Teatro Franco Parenti: il percorso dell’attore bresciano mostra un mosaico di esperienze diverse capace di costruire una pratica attoriale eclettica.
di Nicola Arrigoni
Pedrazzini: immaginare stagioni teatrali, uno strumento per incidere sulla società | pag. 51
Paola Pedrazzini è la direttrice artistica del Festival di Teatro Antico di Veleia e di Bottega XNL a Piacenza. Nel 2025 l’esperienza piacentina è stata premiata a Radicondoli, a testimonianza del valore di un progetto che si è fatto conoscere ampiamente.
di Marco Menini
NATI IERI
La forte voce di giovani artisti sul palcoscenico/fucina del Premio Scenario | pag. 52
Tra eco-ansia, disagio giovanile, dilemmi esistenziali e collettivi, dodici finalisti portano in scena le incertezze del presente con consapevolezza e ironia. Tra gli elementi imprescindibili: musica, originalità, commistione dei linguaggi, come mostrano i vincitori Andrea Mattei e Fondamenta Zero.
di Mario Bianchi
Gen Z protagonista a Gualtieri le novità e i vincitori di Direction Under 30 | pag. 53
di Mario Bianchi
EXIT
Wilson, Asti, Benni e Cardinale: quattro grandi artisti da salutare | pag. 54
di Roberto Canziani, Francesco Tei e Giuseppe Liotta
CRITICHE
Recensioni di prosa, danza e lirica dai principali festival estivi | pag. 58
ANNIVERSARI
Teatro del Buratto: mezzo secolo tra meraviglia e visione | pag. 96
La casa italiana del teatro di figura è più giovane che mai: da cinquant’anni sfida il tempo valorizzando il teatro ragazzi e riconoscendo dignità artistica a linguaggi alternativi, con un repertorio che integra tradizione, nuove tecnologie, attualità e attenzione al pubblico.
di Vincenzo Sardelli
Senza perdere la curiosità: i primi trent’anni delle Colline Torinesi | pag. 97
Nato nel 1996 nelle suggestive ville delle colline torinesi, il festival ideato e diretto da Sergio Ariotti e Isabella Lagattolla da molti anni si è trasferito in città, ma non ha perso né la propria predilezione per il contemporaneo né la propria vocazione a un fertile scouting artistico.
di Laura Bevione
Teatro della Tosse, 50 anni con la capacità di guardare al contemporaneo e farsi coraggio| pag. 98
Un teatro scomodo, non solo perché situato nel centro storico di Genova, lungo una salita, ma anche per adattarsi a «tempi, persone, spazi e accoglienza per tutte le arti: musica, danza, circo, eventi culturali», dai più piccoli ai kolossal da 30.000 spettatori.
di Laura Santini
Le donne di PAV, cercare il futuro progettando nuove vie insieme agli artisti | pag. 99
Curiosità, attenzione, cura, studio continuo: queste le qualità che da venticinque anni fanno di PAV un «liquido che scioglie gli ingranaggi», nel costante lavoro di promozione e sostegno degli artisti, con lo sguardo al cambiamento.
di Elena Stancanelli
Sotterraneo compie vent’anni: storia di un collettivo fuori dagli schemi | pag. 100
Tra superamento delle divisioni dei generi e utilizzo della risata come strumento di riflessione e scrittura scenica, la compagnia nata a Firenze nel 2005, e formata da Claudio Cirri, Sara Bonaventura e Daniele Villa, festeggia il compleanno con un dj set.
di Nicola Arrigoni
TESTI
LA COMPLICITÀ NEL CONTRATTO TEATRALE
4 spettacoli e 1 libro: 5 incipit di Sotterraneo | pag. 101
Testi del vincitore del Premio Hystrio alla Drammaturgia 2025
di Daniele Villa
BIBLIOTECA
Le novità dal mondo editoriale | pag. 112
a cura di Ilaria Angelone e Albarosa Camaldo
LA SOCIETÀ TEATRALE
Le novità dal mondo del teatro | pag. 116
a cura di Roberto Rizzente