2025 - 3
luglio | settembre

La sparanoia

Atto unico senza feriti gravi purtroppo

Numero personaggi: 2
di Niccolò Fettarappa

AUTOPRESENTAZIONE

Un irriverente appello a «fare danni» in un disordine festoso tra pubblico e privato

 

La sparanoia l’ho scritto nel 2023, quando avevo ventisei anni. È un testo che raccoglie frammenti, appunti, frasi sentite o pensieri scritti, raptus di disperazione, graffi, lividi e dolori incarniti risalenti a un arco di tre anni, cioè dal 2020 al 2023. È una sorta di piccolo album di ricordi e di incubi quotidiani, che cerca di tenere memoria sia di me che di noi, sia del singolo che del branco, di questa mandria sempre più mansueta di docili cittadini, dei bravi nani da giardino che siamo divenuti durante quei quattro anni. Durante la pandemia, si sono accresciute misure securitarie, che hanno alimentato un forte senso di paranoia e accresciuto la divisione del tessuto sociale, condannando tutti a vivere sepolti in casa, lontani da una partecipazione attiva e politica alla vita sociale. Mi ricordo che sentivo i miei amici e che erano tutti incastrati negli angoli di casa, addomesticati, con tutti i crampi di crescita di un corpo ventenne, esagitati, volevano uscire e sudare, intanto mordevano il cuscino mentre fuori dalla finestra c’era il sole, il polline e la polizia.
Oggi la sicurezza è considerata un valore, fa parte di programmi politici e viene salutata come una benedizione. Parlano di zone rosse, arresti preventivi, aumenti della pena, reati di piazza e sospensioni. Fanno di tutto per spegnere ogni vagito di eroismo. Quando avevo scritto lo spettacolo, volevo parlare di addomesticamento, cioè di una pulsione generazionale a renderci sempre più obbedienti e integrati al sistema. Oggi però mi ricredo. C’è in atto dall’alto una spinta autoritaria e repressiva senza precedenti. E quindi, accanto al nostro privato piacere per l’obbedienza, assistiamo a un’infezione repressiva del tessuto sociale, da cui proliferano metastasi di decreti anti-vita, anti-movida, anti-tutto.
La sparanoia è un testo urlato. È un testo manesco. È un attacco epilettico. Risveglia una rabbia  primaria e preistorica. La rabbia dei disadattati, cioè di chi fatica a stare all’ordine. Sicuramente, io  urlo dalla prospettiva di chi ha la mia età, ma il desiderio è che questo urlo, l’urlo che ho cercato di traslocare dalla vita alla pagina, l’urlo scritto nelle parole, sia di tutti. È un invito generale al disordine festoso. Quello che spero è che, visto lo spettacolo, gli spettatori, di qualunque età, escano da teatro e desiderino nuocere allo status quo. Facciamo danni, per cortesia. Questo dice lo spettacolo.

Niccolò Fettarappa

Lorenzo Guerrieri e Niccolò Fettarappa, La sparanoia (foto Laura Farneti).
Lorenzo Guerrieri e Niccolò Fettarappa, La sparanoia (foto Laura Farneti).

La locandina

LA SPARANOIA. Atto unico senza feriti gravi purtroppo, progetto ideato e scritto da Niccolò Fettarappa. Contributo intellettuale di Christian Raimo. Regia di Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri. Con Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri. Prod. Sardegna Teatro e Agidi, con il sostegno di Armunia Teatro, Spazio Zut, Circuito Claps, Officine della cultura. Si ringrazia Carrozzerie n.o.t.

La sparanoia ha debuttato il 30 giugno 2023 a Rosignano Solvay per Armunia Festival. Prossime date da agosto 2025: 6 agosto al Festival dei Tacchi, Jerzu (Nu); 11 novembre al Teatro Verdi, Pordenone; 12 novembre al Teatro Sant’Afra, Brescia; 10 dicembre al Teatro del Fiume, Boretto (Re); 11 dicembre al Tib Teatro, Belluno; 18-20 dicembre al Teatro Due, Parma; 17 febbraio 2026 al Cinema Teatro Boiardo, Scandiano (Re); 18 febbraio al Teatro Comunale, Bomporto (Mo); 19-20 febbraio al Teatro La Contrada, Trieste; 21 febbraio al Teatro Petrella, Longiano (Fc); 21-22 marzo all’Itc, San Lazzaro di Savena (Bo); 23-26 aprile al Teatro Basilica, Roma.

Niccolò Fettarappa

NICCOLÒ FETTARAPPA (Roma, 1996), autore, attore e regista. Si laurea in Filosofia ed esordisce a teatro con Apocalisse tascabile, di cui è autore, regista e interprete. Lo spettacolo vince prestigiosi premi, tra cui In-Box 2021, il Premio della Critica al Nolo Fringe Festival, il Premio delle Giurie Riunite a Direction Under 30, il Premio Italia dei Visionari, e gli vale la candidatura al Premio Rete Critica 2022. Con Apocalisse tascabile inizia una tournée che lo porta in tutta Italia, raccogliendo entusiasti consensi di pubblico e critica.
La sparanoia-Atto unico senza feriti gravi purtroppo è il suo secondo lavoro teatrale, di cui è autore e interprete, prodotto da Agidi e Sardegna Teatro. Con Lorenzo Maragoni scrive e interpreta Solo quando lavoro sono felice, con cui vince la Menzione Speciale al Premio Forever Young 2022. Nel 2023 è finalista al Premio Riccione-Sezione Tondelli con Orgasmo-Prosa dispiaciuta sulla fine del sesso. Nel 2024, scrive e mette in scena con Nicola Borghesi Uno spettacolo italiano, prodotto da Emilia Romagna Teatro. Nel 2025, presenta presso il Teatro Stabile di Bolzano, all’interno della rassegna sulla nuova drammaturgia Wordbox, il suo nuovo testo Il perdente. Commedia con disprezzo. Sempre nel 2025, con Lorenzo Maragoni pubblica e presenta al Salone del Libro di Torino Showpero. Manifesto selvaggio contro il talento, edito da Tlon. I suoi testi teatrali sono pubblicati da Ronzani Editore.

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