2020 - 1
gennaio | marzo

LA SORELLA DI GESUCRISTO

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Numero personaggi: -
di Oscar De Summa

AUTOPRESENTAZIONE
Occhio per occhio, la camminata di Maria
e le domande sul senso del vivere civile

La storia che racconto è semplice e terribile. Una ragazza prende una pistola e attraversa tutto il paese per andare a sparare al ragazzo che la sera prima l’ha costretta a subire una violenza. Una camminata, semplice, determina a , senza appelli, pubblica, che obbliga tutti coloro che la incontrano a prendere una posizione chiara. Una ragazza costretta a crescere, costretta a diventare donna, superando soglie di pregiudizi e credenze, come fosse questo, anche, un viaggio iniziatico che dall’infanzia porta diritti nel mondo degli adulti. Un viaggio di crescita e di consapevolezza che porta dall’essere “la figlia di… la moglie di… la sorella di…” all’essere Maria, una ragazza, con un’identità propria, una persona. Si comincia dai familiari, per coinvolgere, piano piano, tutti quelli del paese e rivelare così, nel profondo, la nostra società, quell’italietta degli anni Ottanta convinta che il progresso fosse un processo  automatico e teso all’infinito, quell’italietta tutta incentrata sull’arroganza del maschio dominatore. Così Maria,  per riprendersi il suo corpo, il suo corpo privato, è costretta a farlo pubblico, a darlo letteralmente in pasto alla folla, ad assumere su di sé il suo stesso corpo sessualizzato secondo i criteri della società, dove l’Occidente e l’Oriente giocano tutto il loro potere dominante. Quel corpo diviso in zone, in parti, smembrato a uso e consumo del potere, attraverso l’imposizione di
visioni e divieti.
Ma qual è la via per rimettere tutto al suo posto? In questo momento storico ci troviamo di fronte a una dicotomia molto contemporanea, nucleo di tutte le decisioni, ovvero: è giusto usare la violenza per riparare a una violenza?
Da anni la mia ricerca si concentra sull’individuazione e sullo studio di quelle forze – culturali, antropologiche, storiche – che ci impediscono di essere liberi obbligandoci, a nostra insaputa, nelle scelte. Questo testo è il terzo capitolo della “Trilogia della provincia”, tutta incentrata a svelare il processo di dissipazione e il passaggio
di stato che, negli anni Ottanta, ha reso liquida la nostra società, sostituendo i valori della “civiltà agricola” con quelli legati a una non ben definita idea di progresso infinito tipica del capitalismo. A partire da questo, analizzo il rapporto col femminile, non in quanto genere, ma in quanto energia, posizione, punto di vista e di forza necessario all’equilibrio. E ancora una volta mi rivolgo non agli adolescenti, ma a tutti quanti noi, esseri umani, nel momento del “passaggio” allo stato adulto, con la speranza di risvegliare quella sensazione, quel “tutto è ancora possibile” proprio di quell’età. Non uno spettacolo di teatro civile, ma umano, antropologico, politico.
Oscar De Summa

 

OSCAR DE SUMMA, si forma con Barbara Nativi, presso il Laboratorio Nove di Sesto Fiorentino, specializzandosi poi in Corsi di Alta Formazione e stage con Marco Martinelli, Adriana Borriello, Mohamed Driss, Laura Curino, Gabriele Vacis, Thierry Salmon, Santagata/Morganti, Antonio Fava per la Commedia dell’Arte. Lavora fin dagli esordi come attore (La scena del consiglio di Morganti/Molinari; Satelits Obscens de La Fura dels Baus; Il Mercante di Venezia regia di Massimiliano Civica) e come regista e autore, percorso che negli ultimi anni ha preso due diverse direzioni: la rilettura di Shakespeare (Progetto contemporaneamente Shakespeare) e l’attenzione alla scrittura. La sua “Trilogia della provincia” (Diario di provincia, 2014, Stasera sono in vena, 2015 e La sorella di Gesucristo, 2016) ha ricevuto il Premio Rete Critica 2016. Attualmente sta lavorando a una nuova trilogia che ricerca gli archetipi della tragedia greca nel  contemporaneo. Dopo La cerimonia (2018, Teatro Metastasio di Prato), è attualmente in lavorazione il secondo capitolo, #Prometeo. De Summa ha ricevuto il Premio Hystrio-Anct 2016 e il Premio Mariangela Melato 2017.

 

La Locandina
LA SORELLA DI GESUCRISTO. Terzo capitolo della Trilogia della provincia, di e con Oscar De Summa. Disegni e progetto grafico di Massimo Pastore. Scene e luci di Matteo Gozzi. Prod. La Corte Ospitale, Rubiera (Re) – Attodue, Sesto Fiorentino (Fi) – Armunia, Castiglioncello (Li).
Lo spettacolo ha debuttato nel 2016 al Festival Inequilibrio di Castiglioncello, con una tournée nazionale nelle stagioni successive. Nel 2020 è a Vercelli (27 marzo 2020, Teatro degli Anacoleti), Tre Ville (Tn) (28 marzo, Casa Mondrone), Lastra a Signa (3 aprile, Cantiere delle Arti).

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