SEMINARI DI APPROFONDIMENTO
Le drammaturgie contemporanee
Paesi Arabi, Germania, Cina, Paesi Anglofoni

 

online – 4, 11, 18 e 19 giugno 2021

Hystrio organizza quattro approfondimenti sulle drammaturgie contemporanee dei Paesi Arabi, Germania, Cina e Paesi anglofoni. Gli approfondimenti, che si svolgeranno nel corso di quattro mattinate, affronteranno alcuni temi specifici delle drammaturgie dei paesi toccati, oggetto dei Seminari di Hystrio sulle drammaturgie europee ed extraeuropee organizzati a febbraio e a marzo. I quattro seminari sono una guida di viaggio per autori, registi e compagnie in cerca di nuovi stimoli, ma aperta a studiosi e appassionati curiosi di conoscere il mondo dal punto di vista della scrittura teatrale.

Dove: i seminari si svolgeranno online sulla piattaforma Zoom. Agli iscritti verrà fornito un link di accesso per ciascuna delle giornate.

Quando: 4, 11, 18 e 19 giugno 2021

I docenti: Monica Ruocco, Davide Carnevali, Sergio Basso, Monica Capuani.

Argomenti del seminario: Gli approfondimenti sulle drammaturgie contemporanee toccheranno i Paesi Arabi (Monica Ruocco), la Germania della scrittura post-epica (Davide Carnevali), la Cina di Guo Shixing (Sergio Basso), le drammaturghe di lingua inglese (Monica Capuani).

Giorni e orari
Venerdì 4 giugno 2021
ore 9:00 inizio seminario, collegamenti e accoglienza
ore 9:30-13:30 Monica Ruocco, Il mondo arabo. Dalla Siria ai palcoscenici dell’Occidente: Sa‘d Allāh Wannūs

Venerdì 11 giugno 2021
ore 9:00 inizio seminario, collegamenti e accoglienza
ore 9:30-13:30 Davide Carnevali, Germania, la drammaturgia post-epica di Roland Schimmelpfennig, Elfriede Jelinek e Katia Brunner

Venerdì 18 giugno 2021
ore 9:00 inizio seminario, collegamenti e accoglienza
ore 9:30-13:30 Sergio Basso, Cina, la scrittura di Guo Shixing
Per partecipare a questo seminario è raccomandata la lettura del testo Cessi pubblici, di Guo Shixing

Sabato 19 giugno 2021
ore 9:00 inizio seminario, collegamenti e accoglienza
ore 9:30-13:30 Monica Capuani, La drammaturgia al femminile di lingua inglese

Costo: € 50 per ciascun seminario. È possibile iscriversi a un seminario solo o a più di un seminario, indicandolo nella causale.

Modalità d’iscrizione:
Contattare la segreteria all’indirizzo segreteria@hystrio.it indicando il seminario/i seminari a cui si è interessati, i propri dati, poi procedere al pagamento della quota/delle quote di iscrizione. Ogni Seminario si svolgerà al raggiungimento del numero minimo di 10 iscritti.

bonifico sul conto corrente:
Codice Iban IT66 Z076 0101 6000 0004 0692 204, intestato a: Hystrio – Associazione per la diffusione della cultura teatrale, Olona 17, 20123 Milano.
Causale: seminario Hystrio – giugno 2021 (indicare la data)
versamento tramite bollettino su c/c postale n. 40692204 intestato a: Hystrio – Associazione per la diffusione della cultura teatrale, via Olona 17, 20123 Milano.
Causale: seminario Hystrio – giugno 2021 (indicare la data)

Per informazioni:
Hystrio – redazione e segreteria
via Olona 17, 20123 Milano
tel. 02.40073256
email: segreteria@hystrio.it
www.hystrio.it/i-seminari-di-hystrio

 

Programmi dei singoli seminari

 

Venerdì 4 giugno 2021 – Il Mondo Arabo

La drammaturgia di Saadallah Wannus, dalla Siria ai palcoscenici dell’Occidente,

a cura di Monica Ruocco

 

Durante il XXI secolo, il numero di spettacoli teatrali creati da artisti arabi sui palcoscenici europei è aumentato in modo significativo e costante. Dal 2011, poi, queste  pratiche hanno conosciuto una decisa intensificazione, soprattutto a causa dell’enorme aumento del numero di immigrati e rifugiati dal mondo arabo in Europa, in particolare dalla Siria e dall’Egitto, fenomeno che ha avuto un profondo impatto non solo dal punto di vista politico, sociale, economico, ma anche artistico e culturale.
Sa‘d Allāh Wannūs (Damasco, 1941-1997), è il drammaturgo arabo più apprezzato della seconda metà del xx secolo. Fin dai primi anni Sessanta si interessa all’attività teatrale non nascondendo il proprio dissenso per la politica del regime. Wannūs formula il masra al-tasyīs, ovveroteatro di politicizzazione”. Ammiratore di Peter Weiss e di Erwin Piscator, il drammaturgo siriano ha più volte affermato che i modelli occidentali sono difficilmente applicabili nel mondo arabo, a causa delle differenze sociali e culturali. Selezionato per tenere il discorso d’apertura della Giornata mondiale del teatro nel 1996, è l’unico  autore arabo ad essere stato messo in scena alla Comédie Française.

Monica Ruocco è professore ordinario di Lingua e Letteratura Araba presso il Dipartimento Asia, Africa e Mediterraneo dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Presidente dell’European Association for the Modern Arabic Literature (EURAMAL) e della Società Italiana di studi sul Medio Oriente (SeSaMO), i suoi interessi spaziano dalla produzione narrativa a quella teatrale dei paesi del Vicino Oriente e del Maghreb, e i suoi numerosi saggi sono pubblicati in Italia e all’estero. I suoi recenti lavori si sono concentrati sul teatro arabo in esilio, sulla letteratura odeporica e sulle avanguardie nella narrativa araba. Tra le sue pubblicazioni Storia del teatro arabo dalla nahda a oggi (Carocci, 2010). Ha curato l’antologia di testi del teatro arabo Esistenze in corso di stampa presso UniOrPress. Traduttrice dall’arabo di romanzi e opere teatrali, ha ricevuto il Premio per la traduzione MIBACT, edizione 2016.

 

Venerdì 11 giugno 2021 – Germania

La drammaturgia post-epica di Roland Schimmelpfennig, Elfriede Jelinek e Katia Brunner,

a cura di Davide Carnevali

 

Il modulo è dedicato al teatro di lingua tedesca, soffermandosi in modo particolare su alcuni testi che possono aiutarci a comprendere i tratti essenziali delle drammaturgie post-epiche e le tendenze post-drammatiche della contemporaneità: La notte araba di Roland Schimmelpfennig; Faust In&Out di Elfriede Jelinek; L’inferno è solo una sauna di Katia Brunner. A partire da lettura, analisi e dibattito su questi testi, seguiremo dunque il decorso del dramma dalla sua forma classica alla sua destrutturazione, riflettendo sul ruolo di una drammaturgia che si propone di ripensare i concetti classici di fabula, personaggio, dialogo e azione. Accompagnerà il percorso una panoramica sulle specifiche del sistema teatrale tedesco da Brecht ai giorni nostri. In quest’ottica osserveremo le figure dell’autore, del Dramaturg e del regista, e l’influenza che hanno avuto nell’evoluzione della drammaturgia di lingua tedesca dell’ultimo mezzo secolo. Riflettendo così sul ruolo del testo nel teatro contemporaneo, in riferimento a una delle linee teoriche più importanti degli ultimi anni: quella di Hans-Thies Lehmann, con la nozione di teatro post-drammatico.

Davide Carnevali (Milano, 1981), drammaturgo, regista, teorico e professore, dottorato in teoria del teatro presso l’Universitat Autònoma de Barcelona. Attualmente è artista associato presso ERT Emilia Romagna Teatro Nazionale. Ha scritto, tra gli altri: Variazioni sul modello di Kraepelin (Premio Theatertreffen Stückemarkt 2009, Premio Marisa Fabbri 2009, Premio Journées des auteurs de Lyon 2012); Sweet Home Europa (Schauspielhaus Bochum, 2012); Ritratto di donna araba che guarda il mare (Premio Riccione per il Teatro 2013); Actes obscens en espai públic (Teatre Nacional de Catalunya, 2017); Maleducazione transiberiana (Teatro Franco Parenti, 2018), Ein Porträt des Künstlers als Toter (Staatsoper Unter den Linden, 2018); Menelao (ERT, 2018). Dal 2018 scrive e dirige i Classroom Plays, spettacoli di teatro nelle scuole, per un progetto di ERT. Nel 2018 gli è stato conferito il Premio Hystrio alla Drammaturgia. Nel 2020/21 gli è stata affidata la direzione annuale dell’École des maîtres. I suoi testi, presentati in diversi paesi, sono pubblicati da Einaudi e Actes Sud.

 

Venerdì 18 giugno 2021 – Cina

La scrittura di Guo Shixing,

a cura di Sergio Basso

 

Dopo un inquadramento storico della drammaturgia cinese degli ultimi vent’anni, il seminario si concentrerà sulla figura di Guo Shixing, e sulla sua scrittura, una delle più emblematiche e significative della Cina contemporanea. Partendo dalla lettura del suo testo Cessi pubblici (disponibile in italiano), ci interrogheremo sui punti specifici e le criticità: come rendere il testo cinese comprensibile al pubblico italiano? Come superare le differenze culturali in tempo reale, con la parola sulla scena, senza note a piè di pagina? Il Seminario si propone con un approccio molto interattivo da parte dei partecipanti, ai quali è fortemente consigliata la lettura preventiva del testo.
Guo Shixing (1952) figlio di un impiegato di banca, formatosi negli anni della Rivoluzione culturale, è stato giornalista di professione e responsabile delle pagine di critica teatrale del quotidiano Beijing Wanbao (Beijing Evening News). Nel 1989 inizia a scrivere testi per il palcoscenico (rappresentati in Cina solo a partire dal 1993), affermandosi come uno dei più grandi drammaturghi cinesi. La sua trilogia Uomini-scacco, Uomini-uccello e Uomini-pesce conquistò il pubblico di Pechino negli anni Novanta, tracciando un ritratto della società del periodo e delle sue idiosincrasie.

Sergio Basso, regista, ha vissuto in Cina a più riprese, sin dal 1996. Proprio in Cina è stato assistente alla regia e dialoghista di Gianni Amelio sul set del film La stella che non c’è.
 Tra i suoi film Amori elementari (2014, contestualmente al romanzo omonimo per i tipi della Salani) e Dimmi chi sono (2020), musical in un campo profughi in Nepal. Nel 2014 è stato chiamato a Beijing per girare un documentario in cinese per il prime time della tv di stato, CCTV 6. L’invito è stato rinnovato nel 2016: ha girato per BeijingTV il documentario per l’ottantesimo della Lunga Marcia, con cui ha vinto il China Award 2016. Scrive regolarmente di Cina e Via della Seta su La lettura de Il Corriere della Sera. Ha tradotto per la CuePress e portato in scena Cessi pubblici del drammaturgo Guo Shixing. Sta scrivendo il videogioco per Playstation Gray, in uscita nel 2022. Ha scritto la serie Marta&Eva, in uscita su RAI. Sta ora scrivendo una nuova serie TV.

 

Sabato 19 giugno 2021 – Paesi anglofoni

La scrittura al femminile di lingua inglese,

a cura di Monica Capuani

 

Caryl Churchill, Marina Carr, Annie Baker, Sarah Ruhl, Amy Herzog, Ella Hickson, Lucy Kirkwood, Nina Raine, Alice Birch, Sabrina Mahfouz, Zinnie Harris, Melissa Bubnic, Yasmina Reza, Nathalie Fillion, sono solo alcune delle protagoniste della scena anglofona contemporanea, con qualche incursione in Francia: autrici teatrali dal segno drammaturgico preciso, con una specifica qualità di scrittura che caratterizza la “drammaturgia delle donne”, ricchissima, molto prolifica, varia e diversa per temi, stili, linguaggi, generi. Di che cosa scrivono le donne? Come scrivono? Perché la loro opera è così interessante? Il focus condotto da Monica Capuani, che alla drammaturgia inglese e al teatro scritto dalle donne si dedica con particolare attenzione, sarà rivolto ad esplorare questo mondo in cerca di alcune risposte a queste e altre domande.

Monica Capuani. Nata a Roma, si è laureata in Letteratura Italiana all’Università di Roma “La Sapienza” con Maria Serena Sapegno presso la cattedra di Alberto Asor Rosa. Per vent’anni ha svolto un’intensa attività come giornalista freelance su L’Espresso di Claudio Rinaldi e sulle più importanti testate periodiche nazionali. Ha sempre affiancato al giornalismo un’attività di traduzione letteraria dall’inglese e dal francese, e ad oggi ha al suo attivo la traduzione di una settantina di romanzi per le maggiori case editrici italiane. Il teatro è sempre stato un suo interesse primario, sia come giornalista sia come operatrice culturale. Qualche anno fa ha creato la casa editrice Reading Theatre, che in tre anni ha pubblicato 17 testi teatrali stranieri contemporanei inediti in Italia e un manuale sull’emissione della voce. Ad oggi, ha al suo attivo la traduzione di 124 testi teatrali, molti dei quali prodotti o in fase di produzione nei teatri di molte città d’Italia. Per due anni ha organizzato per l’Istituto Italiano di Cultura di Londra “Contemporary”, un ciclo di incontri tra teatranti italiani e inglesi, e nel 2018 è stata direttore artistico della prima edizione dell’Italian Theatre Festival al Print Room at the Coronet di Notting Hill. Da qualche anno, ha scelto il teatro a tempo pieno in un ruolo pionieristico: “scout, traduttrice e promotrice teatrale”. Perché i testi li sceglie, li traduce e cerca di suscitarne produzioni, in Italia e all’estero.

 

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