2017 - 1
gennaio | marzo

FRATELLI

Numero personaggi: 3
di Pier Lorenzo Pisano

AUTOPRESENTAZIONE

Madri e fratelli, istantanee di un legame eterno

Due fratelli si raccontano attraverso monologhi che prendono la forma di dialoghi a distanza. Le parole tracciano i contorni della vita passata e futura, e si sovrappongono per ricostruire la loro relazione, il rapporto con il mondo esterno e con la madre. Il modo più veloce per creare un legame emotivo è condividere un’esperienza forte. Dalle montagne russe a un incidente stradale, va bene tutto; ogni piccola cosa produce i fili invisibili che attorcigliano le persone che si vogliono bene. In famiglia si possono condividere la stanza, i vestiti, la scuola, la sabbia sotto le scarpe nelle gite al mare e i genitori. Insomma, ci sono tutte le basi per creare un legame profondissimo.

Nonostante questo, si vuole meno bene alle persone che si amano. Non perché quel sentimento sia dato per scontato, al contrario, più intenso è il legame, più va messo alla prova, stressato da continui test, in attesa del giorno in cui, rassicurati su quell’amore bombardato e bucherellato, saremo finalmente pronti a dimostrare il nostro. E spesso, quel giorno è troppo tardi. I legami familiari hanno una forza speciale che li rende sempre più duri, più radicati e più disastrosi. Sono le uniche relazioni in grado di scuotere davvero le nostre fondamenta e cambiarci. Il rapporto tra fratelli comprime e spinge al massimo tutte le variabili: una carezza data a un fratello ha un significato, e un pugno dato a un fratello, per quanto forte, non ha peso. È la forza della famiglia, e non solo quella di sangue: nella nostra vita incontriamo molte madri e padri e fratelli in grado di toglierci la terra sotto i piedi.

Pier Lorenzo Pisano

Marco Cacciola, Arianna Scommegna e Giacomo Ferraù nella lettura scenica di "Fratelli", regia di Sabrina Sinatti (foto: M. Siciliano)
Marco Cacciola, Arianna Scommegna e Giacomo Ferraù nella lettura scenica di “Fratelli”, regia di Sabrina Sinatti (foto: M. Siciliano)

hystrio-12017_testo_fratelli_lettura-scenica-foto-marina-siciliano_3162

LA MOTIVAZIONE

Premio Hystrio-Scritture di Scena 2016

la motivazione di Fratelli

Pier Lorenzo Pisano durante la premiazione (foto: Marina Siciliano).
Pier Lorenzo Pisano durante la premiazione (foto: Marina Siciliano).

La giuria del Premio Hystrio-Scritture di Scena – formata da Laura Curino (presidente), Laura Bevione, Fabrizio Caleffi, Claudia Cannella, Roberto Canziani, Sara Chiappori, Renato Gabrielli, Roberto Rizzente, Massimiliano Speziani e Diego Vincenti – dopo lunga e meditata analisi degli 88 copioni in concorso, ha deciso, all’interno di una rosa di dieci testi finalisti (La sindrome delle formiche di Daniele Aureli, Europa di Francesco Bianchi, Promoter di Carlo Galiero, Kensington Gardens di Giancarlo Nicoletti, Friendzone di Jacopo Pagliari, Tre [+1] di Sara Pessina, Fratelli di Pier Lorenzo Pisano, La cosa brutta di Tobia Rossi, La visita di Tiziana Tomasulo, Di vita o di morte di Jacopo Zerbo), di assegnare il Premio Hystrio-Scritture di Scena 2016 a: Fratell di Pier Lorenzo Pisano, per l’implicita, complessa teatralità di un testo che si presenta in forma prevalentemente narrativa. Per la qualità del linguaggio, denso d’immagini evocate con ammirevole nitore, mai compiaciuto, ricco di tensione e variazioni ritmiche. Per l’abilità con cui la struttura drammaturgica ci attira, in una sorta di movimento a spirale, fino al nucleo originario e pulsante di una dolorosa vicenda familiare.

hystrio-12017_testo_pier-lorenzo-pisano_fotoPIER LORENZO PISANO nasce a Napoli. Studia a Venezia, laureandosi in Conservazione dei Beni Culturali. Intraprende un percorso attoriale specializzandosi presso la Guildhall School Of Music and Drama (Londra). Comincia a lavorare come attore e assistente alla regia per cinema e teatro, e come montatore in vari progetti tra cui il documentario Torn-Strappati, vincitore di un Nastro d’Argento e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Completa la sua formazione diplomandosi come regista cinematografico presso il Centro Sperimentale di Roma (Scuola Nazionale di Cinema). Il suo cortometraggio di esordio Così in terra, è stato selezionato in concorso al Festival di Cannes 2018. Parallelamente si dedica alla scrittura ottenendo riscontri nei maggiori premi italiani di drammaturgia e sceneggiatura, tra cui il Premio Hystrio 2016 con Fratelli, e il Premio Riccione-Tondelli nel 2017 con Per il tuo bene.

Scroll to Top